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La somatostatina<br />
La storia della somatostatina (SRIF) ha inizio nel 1968 quando Krulich et al, nel tentativo di<br />
isolare il fattore ipotalamico capace di stimolare la secrezione della somatotropina o ormone della<br />
crescita (GH) isolarono, invece, un peptide a basso peso molecolare con attività inibitoria. Solo nel<br />
1973 il premio Nobel Roger Guillemin e i suoi collaboratori [104] isolarono e sequenziarono un<br />
tetradecapeptide capace di inibire la secrezione della somatotropina e per questo lo chiamarono<br />
somatostatina. Studi successivi hanno dimostrato che la somatostatina viene prodotta, oltre che a<br />
livello ipotalamico, anche a livello del sistema nervoso periferico, a livello pancreatico e nel tratto<br />
gastrointestinale.<br />
Nei mammiferi la somatostatina è codificata da un unico gene e sintetizzata come parte di<br />
un precursore più grande, la pre-pro-somatostatina, lungo 116 amminoacidi e caratterizzato<br />
all'estremità N-terminale da un peptide segnale di 24 residui. Il precursore viene, però, rapidamente<br />
trasformato in un peptide lungo 92 amminoacidi, la pro-somatostatina. Nei mammiferi il proormone<br />
viene processato ad entrambe le estremità N-terminale e C-terminale a dare i due prodotti<br />
biologicamente attivi, la somatostatina-14 (SRIF-14) e la somatostatina-28 (SRIF-28) (Fig.8).<br />
Figura 8: Sequenza amminoacidica della SRIF-14 e dellaSRIF-28.<br />
La SRIF-28 è costituita da 28 amminoacidi e contiene interamente, all'estremità C-<br />
terminale, la struttura della SRIF-14, la quale risulta costituita da 14 amminoacidi tra i quali è<br />
presente un ponte disolfuro che lega il terzo e il quattordicesimo residuo. Le differenti forme<br />
molecolari di somatostatina non sono distribuite, nei diversi tessuti, in modo uniforme: la SRIF-14<br />
predomina nel tessuto nervoso ed è virtualmente l'unica forma presente nella retina, nel sistema<br />
nervoso periferico, nel pancreas e nei neuroni presenti a livello dello stomaco; la SRIF-28 si trova,<br />
invece, ad elevate concentrazioni nel cervello, nell'intestino, nel pancreas e nello stomaco. Le<br />
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