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I componenti della famiglia Gαi/o più abbondantemente espressi sono il tipo Gi (Gi1, Gi2,<br />
Gi3) che mediano l’inibizione recettore-dipendente di vari tipi di AC [49]. La condivisione da<br />
parte delle 3 sottofamiglie di Gi di alcuni aspetti funzionali suggerisce che esse potrebbero avere<br />
azioni in parte ridondanti. Questo è anche indicato dalla mancanza di cambiamenti fenotipici<br />
evidenti riscontrati in topi Knock out (KO) per Gαi1 o Gαi3 [143]. Inoltre, è stato dimostrato che<br />
l’inibizione della ciclasi, mediata da recettore, in colture primarie derivate da topi KO per Gαi2,<br />
come pure in cellule embrionali Gαi2 (-/-), è mediata da Gαi1 e Gαi3 [62] [63].<br />
La subunità Gαo è ampiamente espressa nei neuroni, dove costituisce lo 0.5% delle proteine<br />
totali di membrana. E' anche presente, sebbene a livelli più bassi, in altri tessuti come il cuore,<br />
l’ipofisi e il pancreas. Nonostante la grande abbondanza nel sistema nervoso, la sua funzione è<br />
ancora poco conosciuta. Diversamente da altre proteine G, sembra che molti degli effetti<br />
dell’attivazione di Gαo siano mediati dalla subunità βγ, tuttavia i risultati relativi alla regolazione<br />
diretta degli effettori da parte di Gαo sono piuttosto controversi.<br />
La subuntà Gαz, insensibile alla tossina della pertosse, è espressa in vari tessuti come il<br />
sistema nervoso, le piastrine e la ghiandola surrenale, dove inibisce le isoforme 1 e 5 dell’AC. Il<br />
ruolo fisiologico di questa proteina non è del tutto chiaro, comunque, recenti dati, ottenuti da topi<br />
KO per Gαz, evidenziano un suo ruolo nell'attivazione piastrinica e nel sistema nervoso centrale.<br />
La famiglia Gαi/o comprende anche altre subunità α come la gustoducina (Gαgust) o la transducina<br />
(Gαt-r; Gαt-c) che sono coinvolte nelle funzioni sensoriali.<br />
La famiglia Gαq<br />
I membri della famiglia Gαq mediano la regolazione, insensibile alla tossina della pertosse,<br />
delle isoforme della fosfolipasi C (PLC). La famiglia Gq consta di quattro membri (Gαq, Gα11,<br />
Gα14, Gα15/16) le cui subunità α sono espresse da distinti geni, con diversi pattern d'espressione. Gαq<br />
e Gα11 sembrano essere espresse più o meno ubiquitariamente, [64] al contrario, la subunità Gα15<br />
del topo e la sua controparte umana Gα16 sono espresse solamente in una sottopopolazione di cellule<br />
emopoietiche; infine l'espressione della Gα14 è limitata ad alcuni organi come rene, testicoli e<br />
polmone [65] [66].<br />
Questa famiglia di proteine mostra quindi una grande varietà il cui significato però,<br />
attualmente, non è chiaro. Nel mammifero, i recettori non discriminano tra Gq e G11 [67] [68]<br />
[69] [70] e sembra esserci poca differenza nella loro capacità di regolare le isoforme della PLC.<br />
Infatti Gαq e Gα11 attivano indistintamente le isoforme β1, β3 e β4 della PLC ed entrambe regolano<br />
in modo debole la PLC β2 [64]. Per quanto il preciso pattern d’espressione delle subunità Gα14 e<br />
Gα15/16 faccia supporre che esistano specifiche funzioni in relazione al tipo cellulare considerato,<br />
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