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sembra essere quello di mantenere l'utero in uno stato quiescente per garantire la progressione della<br />

gravidanza.<br />

Numerosi studi hanno dimostrato che l'estradiolo può modulare la produzione di numerosi<br />

ormoni placentari [16], in particolare esso stimola la produzione di hCG e hCS e la formazione del<br />

sinciziotrofoblasto [2]. Tali effetti sono dose dipendenti e specifici poiché sono inibiti da<br />

tamoxifene. L'azione del progesterone sul trofoblasto è più incerta; molti effetti sono probabilmente<br />

dovuti ad un'azione glucocorticoide-simile dello steroide. Tuttavia è stato riportato che anche questo<br />

ormone può regolare il rilascio di hCG [16] e che concentrazioni fisiologiche non hanno effetto<br />

sulla modulazione della differenziazione del trofoblasto. Infine è stato dimostrato che il<br />

progesterone diminuisce la produzione di MMP-9 nel citotrofoblasto del primo trimestre attraverso<br />

un’azione mediata dal recettore dell’ormone, infatti tale effetto è inibito dagli anti-progestinici [17].<br />

Questi risultati sono in linea con l’osservazione che la produzione di peptidasi trofoblastiche è più<br />

abbondante nel citotrofoblasto del primo trimestre piuttosto che al termine della gravidanza, quando<br />

la produzione di progesterone è massimale. Poiché non sono stati riscontrati elementi che<br />

rispondono al progesterone nella regione che regola il gene MMP-9, è verosimile che le azioni<br />

dell’ormone siano mediate da altri fattori che agiscono a livello intracellulare.<br />

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