CARTUCCE A PALLINI - RWS

La definizione dei calibri per fucili a pallini è nata in Inghil-
terra ed è valida in tutto il mondo. Il calibro indica il numero
di pallini fusi in puro piombo, della stessa misura, che dà il
peso di una libbra inglese (453,6 p). 16 pallini identici ven-
gono quindi definiti “calibro 16”. I calibri più comuni per fucili
sono 12, 16, 20, 28 e 36 (=.410). L’indicazione del calibro
si trova, assieme al nome del produttore, sul fondello della
cartuccia a pallini. La lunghezza del bossolo viene a sua volta
indicata nel calibro, quindi ad esempio calibro 16/70. Ciò sta
ad indicare l’intera lunghezza del bossolo, come 65, 67,5, 70,
76 o 89 mm. Le cartucce a pallini chiuse sono leggermente
I vari calibri
più corte della misura di riferimento, ovvero di ca. 6 mm nel
caso di bossoli bordati con disco di chiusura e di ca. 11 mm.
Per questo le cartucce con bossoli più lunghi, prima di essere
sparate trovano posto anche nelle camere più corte dei fucili.
Tuttavia, con lo sparo, il cono di forzamento della camera
blocca parzialmente l’apertura del bossolo. Un’ostruzione dei
pallini può provocare un eccessivo aumento della pressione
all’interno della camera. Per riuscire ad utilizzare una sola
cartuccia nelle camere da 65 e 70 mm nei calibri 12, 16 e
20 sono quindi state sviluppate delle cartucce con bossoli
“intermedi” da 67,5 mm.
In Germania, come negli altri paesi aderenti alla CIP *, i pro-
duttori di cartucce a pallini sono tenuti a rispettare determi-
nati limiti stabiliti per legge. La legislazione in materia pre-
vede che la pressione media nel
calibro 12 non possa superare il
valore di 740 bar, nel calibro 16
i 780 bar e nel calibro 20 gli 820
bar. Nelle cartucce a pallini inol-
tre non viene misurata la velocità
di volata (V 0), ma quella a 2,5
m dalla canna, ovvero V 2,5. La
velocità dei pallini è determinata
soprattutto dalla loro grandezza.
Infatti, partendo dalla stessa
velocità alla volata della canna,
la misurazione V 2,5 rivela già
delle notevoli differenze, poiché
i pallini con un diametro più pic-
colo perdono più rapidamente la
velocità per il loro peso inferiore,
incontrando una maggiore resi-
stenza in aria. La portata totale
La sicurezza innanzitutto
15 m
cartucce normali
25 m
cartucce normali
dei pallini di piombo, ovvero la distanza massima entro la
quale essi possono risultare pericolosi, si calcola con la for-
mula seguente: diametro dei pallini x 100 = zona di pericolo
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in metri. Esempio: pallini da 3 mm x 100 = 300 m. Questa
è la portata massima in caso di un angolo di tiro ideale. Nei
pallini in ferro dolce questa zona di pericolo è ridotta con-
15 m
cartucce con dispersore
25 m
cartucce con dispersore
seguentemente al minore peso
specifico dei pallini. Al contra-
rio, dei grumi di pallini formano
proiettili di peso maggiore e
possono quindi – a seconda del
loro peso – essere pericolosi
ad una distanza ancora mag-
giore. Di regola un cacciatore
non dovrebbe mai trovarsi ad
una distanza di tiro superiore ai
35-40 m. Oltre tale limite la
rosata diventa troppo grande e
poco omogenea nella sua coper-
tura. Anche la forza di penetra-
zione, e quindi la funzione letale
dei pallini, viene meno ad una
maggiore distanza, e natural-
mente in misura maggiore più i
pallini sono piccoli.
C.I.P. = Commission internationale permanente pour l’èpreuve
des armes à feu portatives (Commissione Internazionale Per-
manente per la prova delle armi da fuoco portatili)