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SCENARI DI SOCCORSO - Ven. Confr. Misericordia Montelupo

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_________________________________Manuale operativo per Soccorritori Volontari___________________________<br />

b) Bocca-bocca: mantenendo la testa in iperestensione l’indice ed il pollice della mano<br />

posizionata sulla fronte provvedono a chiudere le narici della persona incosciente che<br />

non respira. Il soccorritore, posto di lato alla vittima dopo aver eseguito una profonda<br />

inspirazione, appoggiata la propria bocca su quella della vittima, espira lentamente,<br />

controllando che il torace della vittima si sollevi. L’insufflazione deve essere eseguita<br />

per due volte consecutive con la stessa modalità, avendo cura fra la prima e la seconda<br />

insufflazione di staccare ed allontanare la propria bocca da quella della vittima e di<br />

controllare che il torace torni nella posizione di riposo. Questa tecnica di ventilazione,<br />

oltre a poter risultare sgradevole per il soccorritore, può esporre a rischio di infezioni a<br />

trasmissione aerea, come la tubercolosi o la SARS. Tuttavia, non è mai stata segnalata<br />

la trasmissione del virus dell’HIV. Importante: il soccorritore non è obbligato ad<br />

eseguire la ventilazione bocca a bocca; se non se la sente di adottare tale tecnica si<br />

procede solo con il Massaggio Cardiaco Esterno.<br />

Qualunque sia la tecnica di ventilazione utilizzata è importante rispettare questa regole per ottenere<br />

una ventilazione efficace:<br />

• ogni insufflazione ha la durata di 1 secondo;<br />

• ogni insufflazione è efficace se determina il sollevamento del torace;<br />

• insufflazioni brusche o eseguite senza mantenere una corretta iperestensione del<br />

capo possono provocare distensione gastrica con conseguente rischio che la vittima<br />

possa vomitare.<br />

Generali norme di comportamento<br />

Quando non iniziare le manovre di rianimazione:<br />

→ presenza di macchie ipostatiche<br />

→ decomposizione tissutale o carbonizzazione<br />

→ rigor mortis<br />

→ protratta sommersione accertata<br />

→ decapitazione o altre lesioni palesemente incompatibili con la vita<br />

Da non considerare:<br />

→ età apparente<br />

→ aspetto cadaverico<br />

→ temperatura corporea<br />

→ midriasi<br />

Le manovre di rianimazione cardiopolmonare, in assenza di un medico che coordina<br />

l’intervento, si interrompono solo nelle seguenti situazioni:<br />

1. arrivo del Defibrillatore Semiautomatico Esterno<br />

2. arrivo dell’A.L.S.<br />

3. ricomparsa dei segni di vita<br />

4. esaurimento fisico dei soccorritori<br />

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