01.03.2013 Views

marketing - Macplas

marketing - Macplas

marketing - Macplas

SHOW MORE
SHOW LESS

Create successful ePaper yourself

Turn your PDF publications into a flip-book with our unique Google optimized e-Paper software.

anche di un certo rilievo, dovevano<br />

essere bilanciate con un passo verso i<br />

bisogni di produttività, flessibilità e<br />

rispettoso e reciproco rigore normativo.<br />

* * *<br />

Abbiamo chiesto una regolamentazione<br />

delle riduzioni dellʼorario di lavoro più<br />

moderna e che, senza ridurre le tutele di<br />

chi ha comportamenti di vera<br />

consapevolezza del ruolo che ricopre,<br />

potrebbe segnare una svolta in<br />

direzione del contenimento<br />

dellʼassenteismo.<br />

Abbiamo chiesto una più puntuale<br />

pianificazione della legge 104 che<br />

consente di assistere componenti del<br />

nucleo familiare che necessitano di<br />

particolari cure: senza nulla togliere a<br />

casi di questa gravità abbiamo così<br />

permesso di migliorare lʼorganizzazione<br />

del lavoro.<br />

Abbiamo chiesto che lʼassenza venga<br />

dʼora in poi comunicata prima dellʼinizio<br />

dellʼorario di lavoro, disposizione questa<br />

utile allʼazienda, in termini di<br />

pianificazione, ma anche ai lavoratori e<br />

segnatamente a quelli che vengono<br />

chiamati in sostituzione del collega<br />

assente.<br />

Abbiamo concesso una<br />

regolamentazione del mercato del<br />

lavoro per limitare lʼabuso in materia di<br />

contratti a tempo determinato e di<br />

somministrazione per quanto fossimo, e<br />

lo siamo ancora, convinti che la<br />

stabilizzazione di un precario da parte<br />

delle aziende avviene rapidamente, e<br />

spontaneamente, quando il rapporto di<br />

lavoro è di piena e reciproca<br />

soddisfazione.<br />

Abbiamo concesso una misura, in via<br />

sperimentale, di ricorso garantito ai<br />

contratti di part-time pur nella quasi<br />

consapevolezza che questa formula<br />

contrattuale, tipica dei settori ad alta<br />

concentrazione di manodopera<br />

femminile, mal si concili con le esigenze<br />

produttive del nostro settore.<br />

Abbiamo proposto un aumento salariale<br />

di 122 euro lordi in un triennio ma<br />

chiedendo per lʼanno in corso, ancora<br />

critico per la maggioranza delle<br />

imprese, la tranche più leggera (32<br />

euro). Abbiamo chiesto di mantenere il<br />

principio di pariteticità nellʼerogazione di<br />

somme da destinare alla previdenza<br />

integrativa e accettato, ma differendo i<br />

costi al 2013, di farci carico di qualche<br />

intervento in materia di assistenza<br />

sanitaria.<br />

Abbiamo proposto una serie di<br />

innovazioni anche nel sistema di<br />

relazioni industriali a partire da un<br />

impegno più concreto dellʼosservatorio<br />

bilaterale. Non abbiamo voluto dare a<br />

questa entità una veste formale per<br />

evitare costi inutili ma abbiamo stabilito<br />

che le parti, su una serie di argomenti,<br />

sʼincontreranno periodicamente per uno<br />

scambio di informazioni.<br />

Per far capire meglio al sindacato dei<br />

lavoratori la vastità e la complessità<br />

merceologica del comparto, da un lato,<br />

e per registrare dallʼaltro fenomeni in<br />

materia di legislazione e organizzazione<br />

del lavoro che il contratto nazionale<br />

deve prendere in considerazione in fase<br />

di rinnovo.<br />

* * *<br />

Siamo convinti che lʼapprofondimento<br />

delle tematiche relative ai mercati di<br />

sbocco di gomma e materie plastiche,<br />

mercati praticamente infiniti, possa<br />

aiutare il sindacato dei lavoratori a<br />

percepire la profonda vocazione<br />

manifatturiera dei due comparti,<br />

agevolando il confronto quando sul<br />

tavolo negoziale compaiono materie, e<br />

oneri, più tipici dei comparti ad alta<br />

intensità di capitale.<br />

Siamo convinti che i bisogni di<br />

flessibilità, spesso scambiati per<br />

È<br />

8.000<br />

7.000<br />

6.000<br />

5.000<br />

4.000<br />

3.000<br />

2.000<br />

1.000<br />

0<br />

Un milione perduto<br />

stata pubblicata lʼedizione 2009 dello<br />

studio annuale di Plastic Consult nel<br />

quale viene analizzato lʼandamento<br />

del mercato dei principali polimeri termoplastici<br />

in Italia. I risultati indicano in meno di 6<br />

milioni di tonnellate i consumi complessivi di<br />

polimeri, con un calo prossimo al 9% che,<br />

sommato al -8% del 2008, determina una<br />

perdita di oltre 1 milione di ton nel biennio<br />

2008-2009.<br />

Sul fronte dei consumi, lʼunico polimero in<br />

controtendenza (+2,9%) è il PET, grazie al<br />

buon andamento del comparto dellʼimbottigliamento<br />

di liquidi alimentari.<br />

Il polietilene a bassa densità (-10,5%) è stato<br />

penalizzato dal forte rallentamento delle<br />

applicazioni in palletizzazione, mentre il polietilene<br />

ad alta densità (-8,1%) evidenzia<br />

una flessione più accentuata per i comparti<br />

legati a edilizia e industria. Presentano un<br />

calo più contenuto della media settoriale il<br />

polipropilene (-6,3%) e i polistireni (nel complesso<br />

espansi e compatti calano del 6,2%);<br />

in fortissima flessione PVC (-15%) e tecnopolimeri<br />

(con cali variabili tra -15 e -20%),<br />

determinata dallʼandamento depresso dei<br />

precarietà, potranno essere meglio<br />

apprezzati se si conoscono le<br />

dinamiche congiunturali dei settori e che<br />

il termine produttività non cela alcun<br />

tentativo di sopruso ma indica un<br />

essenziale bisogno di competitività.<br />

Abbiamo introdotto tante piccole<br />

innovazioni sulle quali torneremo<br />

magari anche con dettagli più tecnici. Le<br />

abbiamo proposte, come sempre<br />

abbiamo fatto, nella convinzione che il<br />

contratto nazionale non sia un libriccino<br />

da consultare occasionalmente o<br />

quando si attiva un contenzioso ma uno<br />

strumento di crescita per le imprese<br />

quanto per i lavoratori.<br />

Il confronto si concluderà probabilmente<br />

entro il mese di marzo: è lʼimpegno che<br />

come parte datoriale ci diamo per non<br />

aggiungere incertezze allʼattività<br />

produttiva che di tutto ha bisogno<br />

tranne che di tensioni e interruzioni.<br />

2007 2008 2009<br />

( * ) PRODUZIONE APPARENTE (PRODUZIONE - VARIAZIONI DI STOCK DEI PRODUTTORI)<br />

(Δ) CONSUMO REALE (ACQUISTI - VARIAZIONI DI STOCK DEL TRASFORMATO)<br />

MERCATO DEI TERMOPLASTICI IN ITALIA (kton)<br />

● <strong>marketing</strong> ●<br />

principali settori di sbocco: auto, elettrodomestici<br />

e meccanica.<br />

Prosegue la contrazione della produzione<br />

nazionale di polimeri, determinata dalla situazione<br />

di blocco degli impianti di PVC a<br />

Porto Marghera e Porto Torres. Il saldo commerciale<br />

con lʼestero si è ulteriormente degradato,<br />

con lʼimport che ha coperto nel<br />

2009 quasi il 75% della domanda di termoplastici<br />

in Italia.<br />

I principali flussi dellʼimport riguardano in<br />

prevalenza materiali provenienti dai paesi<br />

dellʼEuropa Occidentale e Orientale, con<br />

lʼeccezione del PET, che ha visto nel 2009<br />

lʼaffermazione dei prodotti dʼimportazione<br />

da stabilimenti mediorientali, con quote di<br />

mercato in crescita a doppia cifra.<br />

Lo studio si articola in una parte generale<br />

riassuntiva, dove vengono illustrati gli sbocchi<br />

delle materie plastiche nei principali mercati,<br />

seguita da una dettagliata segmentazione<br />

dei consumi di termoplastici per il<br />

triennio 2007-2009 con previsioni per 2010<br />

e 2011.<br />

PRODUZIONE (*)<br />

IMPORT<br />

EXPORT<br />

CONSUMO (Δ)<br />

m<br />

m<br />

<strong>Macplas</strong> 315 ● 9

Hooray! Your file is uploaded and ready to be published.

Saved successfully!

Ooh no, something went wrong!