marketing - Macplas
marketing - Macplas
marketing - Macplas
Create successful ePaper yourself
Turn your PDF publications into a flip-book with our unique Google optimized e-Paper software.
I<br />
RIPARTENZA COL FIATONE<br />
Preconsuntivo 2009 per macchine e attrezzature<br />
l bilancio dellʼanno scorso<br />
dovrebbe risultare di forte<br />
contrazione per i costruttori<br />
italiani di macchine per materie<br />
plastiche e gomma. Secondo una prima<br />
valutazione, formulata a gennaio da<br />
Assocomaplast basandosi sullʼeximport<br />
settoriale nei primi 11 mesi del 2009<br />
nonché sul fatturato conseguito lʼanno<br />
passato da un buon numero delle<br />
imprese associate, è stato elaborato il<br />
preconsuntivo che segue.<br />
Rispetto al 2008 è stimata una caduta<br />
della produzione attorno al 24% e di<br />
circa il 27% per le esportazioni che,<br />
notoriamente, rappresentano il volano<br />
del comparto. La forte contrazione dei<br />
due indicatori rimane in assoluto la<br />
maggiore dal lontano 1975, da<br />
quando cioè lʼassociazione ha iniziato<br />
a raccogliere sistematicamente i dati<br />
settoriali.<br />
Anche le importazioni, stante lʼaffanno<br />
dei produttori italiani di manufatti e<br />
semilavorati in materie plastiche e<br />
gomma, sarebbero retrocesse di un<br />
24% a confronto del 2008; nondimeno<br />
ne avrebbe sofferto il saldo della<br />
bilancia commerciale,<br />
sceso sotto 1,4 miliardi di<br />
euro (-28%). La somma<br />
algebrica di produzioneimport-export,<br />
da cui<br />
consegue il cosiddetto<br />
valore teorico del mercato<br />
interno, mostrerebbe altresì<br />
una diminuzione del 21%.<br />
Le risultanze di cui sopra si<br />
riverberano negativamente<br />
altresì sulle variazioni<br />
percentuali medie degli<br />
indicatori sia nel passato<br />
triennio sia, anche se in<br />
decisa minor misura, nella<br />
prima decade del nuovo<br />
millennio.<br />
* * *<br />
Per quanto riguarda solo lʼexport<br />
gennaio-novembre 2009, come detto,<br />
pur notando che tutte le voci doganali<br />
(salvo gli estrusori per monomultifilamenti)<br />
sono in rosso, il<br />
pessimo risultato dʼinsieme, a<br />
confronto del novembre 2008, viene<br />
ricondotto alla maggior caduta della<br />
domanda estera delle principali<br />
tecnologie di trasformazione<br />
(ancorché non preponderanti ma, al<br />
contrario, alleggeritesi parecchio):<br />
macchine a iniezione (-42%),<br />
estrusori (-44%), “altre” macchine<br />
(-37%); per componentistica e ricambi<br />
il risultato è altrettanto fortemente<br />
negativo: -34% circa. Di contro,<br />
lʼexport di stampi (il più consistente sul<br />
globale: 28,5%) è calato solo del<br />
3,5%, attenuando la regressione<br />
complessiva.<br />
In qualche dettaglio, a solo livello<br />
aggregato circa macro-aree<br />
economiche e principali paesi di<br />
estinazione dellʼexport settoriale<br />
italiano, le proiezioni elaborate per<br />
fine 2009 prefigurano quanto segue.<br />
A fronte di presunti 1,8 miliardi di euro<br />
EXPORT ITALIANO DI MACCHINE PER MATERIE PLASTICHE E GOMMA<br />
9,6<br />
6,7<br />
11,6<br />
5,6<br />
4 2 1<br />
13,8<br />
SUDDIVISIONE DEI MERCATI DI DESTINAZIONE (%)<br />
UNIONE EUROPEA (-25,8; -8,5)<br />
ALTRI EUROPA (-37,3; -4,4)<br />
NAFTA (-28; -13,3)<br />
AMERICA CENTRALE (+127,2; -3,6)<br />
SUDAMERICA (-26,3; +4,6)<br />
VARIAZIONE MEDIE (%) 2009/2008 E NEL TRIENNIO 2007-2009<br />
0,7<br />
● <strong>marketing</strong> ●<br />
esportati complessivamente lʼanno<br />
passato, contro 2,.5 circa del 2008, il<br />
quadrante prioritario rimane il Vecchio<br />
Mondo, ove si sarebbero diretti<br />
macchinari italiani per oltre 1 miliardo<br />
(60%), registrando cali del 29% a<br />
paragone del 2008 e dellʼ8%<br />
mediamente nel triennio 2007-2009.<br />
Stessa cosa, prescindendo dai valori<br />
(prevedendo 450 milioni totali a<br />
consuntivo in luogo dei circa 590 di un<br />
anno prima), per la corrente import<br />
europea che si arresterebbe sotto i<br />
350 milioni (76%; -26 e -13%). Da<br />
notare che 140 milioni (31% del<br />
globale) originano in Germania, che<br />
mantiene da sempre la testa della<br />
graduatoria, registrando però un calo<br />
del 27% sul 2008 e del 15% nella<br />
media triennale.<br />
A larga distanza, e quasi allo stesso<br />
livello, si piazzerebbero le vendite<br />
settoriali italiane nel Nuovo Mondo e<br />
in Asia. Le prime rasenterebbero 310<br />
milioni di euro (17% delle totali) e<br />
diminuirebbero di oltre 24 punti<br />
percentuali, mentre crescerebbero in<br />
media del 7% nel passato triennio; le<br />
seconde, superando altresì i 300<br />
milioni, rivelerebbero invece<br />
decrementi di 28 e 9 punti,<br />
rispettivamente. In coda lʼexport<br />
diretto allʼAfrica, ben oltre i 100 milioni<br />
(6%), previsto ripiegare di un 9%<br />
sullʼanno precedente ma crescere del<br />
5% a livello di media triennale;<br />
residuali le vendite settoriali verso<br />
Australia-Oceania - 12 milioni<br />
(nemmeno lʼ1% sul totale) - che<br />
crollerebbero del 40 e 17%.<br />
* * *<br />
Se si guarda ai singoli e prioritari<br />
mercati di sbocco, i primi dieci assoluti<br />
rappresentano il 55% dellʼexport<br />
settoriale italiano 2009. Al primo posto<br />
si ritrova la Germania - come dal più<br />
lontano 1991, con unʼincidenza media<br />
sui totali 2000-2009 attorno al 15% -<br />
in funzione di vendite a<br />
45<br />
VICINO-MEDIO ORIENTE (-39,7; -7,2)<br />
ESTREMO ORIENTE (-19; -10,1)<br />
NORDAFRICA (-6,8; +12,9)<br />
ALTRI AFRICA (-12,5; -4,9)<br />
AUSTRALIA-OCEANIA (-39,7; -16,5)<br />
fine anno scorso che<br />
avrebbero superato i<br />
240 milioni (13,5% del<br />
totale), riducendosi di un<br />
16% a un anno e di un<br />
6% mediamente negli<br />
ultimi tre.<br />
A seguire, tra i cosiddetti<br />
“top 10”, a fronte di<br />
valori tra 100 e 40<br />
milioni di euro,<br />
figurerebbero<br />
grossomodo gli stessi<br />
paesi del biennio<br />
precedente, salvo il<br />
rimescolamento di<br />
posizioni e i più o meno<br />
notevoli cali rispetto al<br />
<strong>Macplas</strong> 315 ● 7