marketing - Macplas
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● materiali e applicazioni ●<br />
vantaggi, per esempio, nel rivestimento<br />
di parti in plastica usate per contenitori di<br />
prodotti cosmetici e vasi di alta qualità<br />
per piante, così come per involucri e<br />
coperchi per aspirapolvere.<br />
* * *<br />
Parti in plastica stampate vengono<br />
rivestite direttamente nello stampo<br />
mediante tecnologia IMC (In-Mould<br />
Coating). A tal fine viene prima introdotta<br />
nello stampo una vernice liquida o uno<br />
smalto in polvere adeguato e quindi<br />
viene iniettato il materiale plastico.<br />
Trascorso il corrispondente tempo di<br />
reazione, il pezzo può venire rimosso<br />
dallo stampo già verniciato.<br />
Il processo IMC viene utilizzato, per<br />
esempio, nella produzione di cruscotti,<br />
braccioli e rivestimenti portiere realizzati<br />
in poliuretano. Esso consente lʼuso di<br />
una variante poco costosa di poliuretano<br />
non resistente alla luce (non-fading), in<br />
quanto i componenti vengono poi dotati<br />
di resistenza ai raggi UV per mezzo del<br />
rivestimento.<br />
Il pezzo IMC viene quindi ulteriormente<br />
trattato, per esempio i cruscotti vengono<br />
schiumati. Anche sporgenze tetto per<br />
cabine di camion verniciate a polvere in<br />
plastica rinforzata con fibra di vetro<br />
(SMC) vengono ottenute utilizzando la<br />
tecnologia IMC. Oltre alla maggiore<br />
libertà di progettazione, dove si tratta di<br />
forme, il processo IMC consente anche<br />
di ridurre i costi eliminando o riducendo<br />
singole fasi di processo.<br />
Giganti spostati<br />
L<br />
e piattaforme in mare aperto, impiegate<br />
per estrarre e immagazzinare<br />
petrolio e gas prima di trasferirli sulle<br />
petroliere, sono vere e proprie case galleggianti<br />
per il personale che vi trascorre interi<br />
mesi. Comprendono in media un centinaio<br />
di camere da letto singole con bagno<br />
e, alla stregua di grandi hotel, ospitano anche<br />
ristoranti, palestre e talvolta piste da<br />
jogging.<br />
Le mareggiate e i forti venti marini rendono<br />
più facile la costruzione delle piattaforme<br />
sulla terraferma ma i piani giganti che le<br />
compongono vanno poi trasferiti alle strutture<br />
di supporto in mare aperto. Questi piani<br />
sono possono essere alti come un edificio<br />
di 15 piani e ogni livello è ampio quanto<br />
un campo da calcio.<br />
A tale scopo sempre più aziende - tra cui,<br />
per esempio, la francese Technip - utilizzano<br />
la tecnica di galleggiamento, che richiede<br />
un costo operativo molto inferiore rispet-<br />
48 ● <strong>Macplas</strong> 315<br />
m<br />
NOTIZIARIO DEI COMPOSITI<br />
A cura di Luca Carrino (tel/fax 0776 2993678 - e-mail: l_carrino1@alice.it)<br />
MATERIALI PER LA MOBILITÀ<br />
Concludiamo la pubblicazione in sintesi, iniziata<br />
sullo scorso numero, delle relazioni<br />
più interessanti - dal punto di vista dei compositi<br />
po limerici - presentate al convegno<br />
“Materiali per lʼeco-sostenibilità e il riciclo<br />
nel settore dei trasporti”, organizzato il 6 novembre<br />
svoltosi scorso a Pomigliano dʼArco<br />
(Napoli) da ATA (Associazione Tecnica<br />
dellʼAutomobile) per fare il punto su applicazioni<br />
e prospettive di bio polimeri, biocompositi<br />
e fibre naturali nel settore automobilistico<br />
e presentare una panoramica su materiali,<br />
tecnologie (riciclo incluso) e prodotti<br />
che registrano una crescente richiesta di<br />
eco-sostenibilità.<br />
* * *<br />
Tra i molti interventi interessanti per lo sviluppo<br />
della scienza e tecnologia dei polimeri<br />
rinforzati, troviamo quello di Mauro Ussorio<br />
(CNR), riguardante il trattamento di fine<br />
vita dei materiali compositi.<br />
Attualmente le pratiche maggiormente diffuse<br />
per lo smaltimento dei materiali rinforzati<br />
sono costituite da processi di triturazione e<br />
conferimento in discarica. Il riciclo dei materiali<br />
compositi non è un processo facile; si<br />
tratta di prodotti realizzati per una durata<br />
lunghissima, non sono facilmente attaccabili<br />
da agenti naturali e risulta complicato<br />
separare le fibre (vetro e carbonio) dalle<br />
matrici.<br />
Considerato il sempre più vasto impiego dei<br />
compositi rinforzati con fibre nei prodotti di<br />
uso comune (biciclette, barche, racchette,<br />
sci, automobili ecc.), la possibilità di disporre<br />
di un processo in grado di riciclare le fibre<br />
inorganiche (carbonio, vetro, aramide ecc.)<br />
to ad altri sistemi che prevedono, per<br />
esempio, lʼimpiego di sollevatori modulari o<br />
lʼinstallazione unica mediante una grande<br />
chiatta. Inoltre, in tal modo è possibile eseguire<br />
a terra una parte rilevante dei preparativi<br />
alla messa in opera.<br />
Per agevolare lo scorrimento per caricare i<br />
piani sulle navi di trasporto e scaricarli sulle<br />
strutture di supporto in mare sono adottati<br />
cuscinetti a basso attrito realizzati con Orkot,<br />
materiale composito sviluppato da<br />
Trelleborg e ottenuto mediante lʼimpregnazione<br />
di un tessuto sintetico rinforzato con<br />
resina termoindurente addizionata di<br />
PTFE, lubrificanti e bisolfuro di molibdeno.<br />
Il galleggiamento impone prestazioni elevate:<br />
il materiale utilizzato deve rimanere<br />
stabile durante lo scorrimento e sostenere<br />
carichi elevati continui per lʼintera costruzione<br />
dei piani che richiede circa due anni.<br />
Oltre alla elevata capacità di carico, Orkot<br />
offre resistenza alla compressione, ridotto<br />
coefficiente di attrito ed eccellente resistenza<br />
alle sostanze chimiche.<br />
m<br />
nei processi produttivi, senza degradare le<br />
proprietà chimico-fisiche delle stesse, risulta<br />
oggi altamente desiderabile in quanto, oltre<br />
alla riduzione dellʼimpatto ambientale<br />
dei rifiuti, aprirebbe la strada allʼutilizzo dei<br />
materiali compositi in settori in cui il limite di<br />
impiego è costituito dallʼalto costo delle fibre.<br />
In tale contesto si colloca la soluzione della<br />
Karborek, una giovane azienda di Lecce<br />
che, in collaborazione con ENEA, ha messo<br />
a punto un processo combinato di pirolisi e<br />
gassificazione in grado di evitare che centinaia<br />
di tonnellate di scarti di lavorazione di<br />
fibre di carbonio vengano smaltite in discariche<br />
inerti.<br />
Il sistema Karborek Recycled Carbon Fiber<br />
permette di conservare circa il 90% delle<br />
proprietà meccaniche delle fibre di partenza<br />
e di ottenere superfici pulite e prive di residui,<br />
oltre a una buona adesione alle nuove<br />
matrici polimeriche.<br />
I vantaggi si riflettono anche sullʼambiente,<br />
il processo è infatti interamente eco-sostenibile<br />
in quanto il materiale, una volta riciclato,<br />
potrà essere rimesso sul mercato in<br />
sostituzione di fibre di carbonio vergini o di<br />
altri materiali compositi. Il progetto porterà a<br />
un abbattimento dei costi con possibile un<br />
ampliamento dellʼimpiego delle fibre riciclate<br />
in settori diversi da quelli tradizionali: dal<br />
design allʼarredamento, dallo sport allʼedilizia.<br />
* * *<br />
Lʼintervento di Luca Di Tommaso (Alenia<br />
Aeronautica) riguarda un nuovo sistema di<br />
riciclaggio messo a punto per i materiali<br />
compositi preimpegnati. La presentazione è<br />
iniziata con una veloce panoramica sul<br />
mondo dei compositi, sottolineandone la<br />
TRELLEBORG