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marketing - Macplas

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● <strong>marketing</strong> ●<br />

design@giannirusconi.it<br />

Made in Italy since 1954<br />

info@triaplastics.com<br />

www.triaplastics.com<br />

16 ● <strong>Macplas</strong> 315<br />

Safe Steady<br />

Reliable<br />

Mercato mondiale<br />

S<br />

ol Levante in picchiata<br />

Il consuntivo 2009 dellʼeximport<br />

giapponese di<br />

macchine e stampi per materie<br />

plastiche e gomma - in base ai<br />

dati diffusi dal locale ufficio di<br />

statistica - segna una definitiva<br />

caduta per entrambe le correnti:<br />

-41% allʼimport e -40% allʼexport.<br />

Relativamente agli acquisti<br />

dallʼestero (70,4 miliardi di yen<br />

contro quasi 120 nel 2008), la<br />

flessione risulta condizionata<br />

dal negativo andamento degli<br />

stampi (-33% sul 2008), che costituiscono<br />

il 60% circa sul totale<br />

e vengono forniti principalmente<br />

da Corea Sud e Cina, che peraltro<br />

risultano essere, nel complesso,<br />

i primi due paesi di provenienza<br />

del totale importato,<br />

entrambi con un incidenza del<br />

32%.<br />

LʼItalia rappresenta solo lʼ1,4%<br />

sul totale, avendo venduto macchinari<br />

ai trasformatori giapponesi<br />

per un controvalore di circa<br />

7,3 milioni di euro, costituiti per il<br />

52% da macchine a iniezione.<br />

Tuttavia, a fronte di picchi in discesa<br />

più o meno accentuati allʼimport,<br />

si notano le eccezioni di<br />

stampatrici flessografiche e impianti<br />

per mono e multifilamenti<br />

che, pur rappresentando percentuali<br />

limitate sul totale, registrano<br />

un aumento considerevole:<br />

le stampatrici sono soprattutto<br />

di provenienza tedesca e<br />

danese, mentre le linee per filati<br />

sono fornite in larga misura dalla<br />

Germania.<br />

Per quanto concerne lʼexport<br />

(245 miliardi di yen contro 405<br />

nel 2008), al vertice della classifica<br />

dei primi 10 paesi di destinazione<br />

si registrano segni fortemente<br />

negativi: Cina -44%,<br />

Tailandia -20%, Stati Uniti -44%<br />

(slittando dal secondo al terzo<br />

posto), Corea Sud -23%, Hong<br />

Kong -55%.<br />

Entrando in dettaglio, appare<br />

evidente il dimezzamento delle<br />

vendite di macchine a iniezione:<br />

in sofferenza sono soprattutto le<br />

forniture agli Stati Uniti, che nel<br />

2009 hanno assorbito solo un<br />

terzo del valore registrato nel<br />

2007. Male anche le esportazioni<br />

verso tutti i mercati del Sudest<br />

Asiatico.<br />

LʼItalia si trova in 23a posizione,<br />

con un controvalore di quasi 12<br />

milioni di euro pari allo 0,6% su<br />

totale esportato; nel nostro caso,<br />

dimezzate le forniture di<br />

macchine a iniezione (fermatesi<br />

a 4,2 milioni di euro), mentre so-<br />

no in recupero quelle di estrusori<br />

e linee di estrusione (2,7 milioni).<br />

Svizzera calante<br />

Lʼufficio di statistica elvetico ha<br />

recentemente pubblicato i dati<br />

relativi allʼimport-export 2009 di<br />

macchine e attrezzature per<br />

materie plastiche e gomma, nei<br />

quali si nota un sensibile ripiegamento<br />

di entrambe le correnti<br />

di scambio.<br />

Relativamente allʼimport (464,5<br />

milioni di franchi contro 634,6<br />

nel 2008), la contrazione del<br />

26,8% è riconducibile principalmente<br />

ai minori acquisti di stampi<br />

(che rappresentano il 52% del<br />

totale) e di macchine a iniezione.<br />

I primi sono forniti soprattutto<br />

dalla Germania - però in controtendenza<br />

positiva – mentre,<br />

per quanto concerne le macchine<br />

a iniezione, a fronte di una<br />

flessione degli acquisti da Germania<br />

(-46%) e Austria (-49%),<br />

si registra un considerevole incremento<br />

degli ordini ai costruttori<br />

italiani, passati da 1,8 milioni<br />

di franchi del 2008 a 5,7 lo corso<br />

anno.<br />

Nel complesso, primo fornitore<br />

della Svizzera è nuovamente la<br />

Germania, pur con un margine<br />

di distacco minore rispetto allʼItalia,<br />

che resta in seconda posizione<br />

ma con il 35% in meno<br />

rispetto al 2008, mentre la Cina<br />

)+16%) sale di tre posti.<br />

In merito alle esportazioni, al<br />

vertice della classifica dei paesi<br />

partner troviamo ancora la Germania<br />

ma con un -22% sul<br />

2008; a seguire lʼItalia, con una<br />

contrazione ancora più sensibile<br />

(-48%, in funzione delle minori<br />

vendite di stampi e termoformatrici).<br />

Al contrario si registra una<br />

tenuta delle forniture svizzere<br />

allʼIndia (+14%, grazie soprattutto<br />

al buon andamento degli<br />

estrusori) e una lenta ma costante<br />

espansione di quelle verso<br />

lʼArabia Saudita (+10%).<br />

Ottimismo britannico<br />

Lʼultima rilevazione periodica effettuata<br />

in gennaio da BPF (British<br />

Plastics Federation) evidenzia<br />

un miglioramento del clima<br />

per lʼindustria locale delle materie<br />

plastiche e un diffuso atteggiamento<br />

più positivo quanto alle<br />

previsioni per i prossimi mesi.<br />

Infatti il 70% del campione di<br />

aziende interpellate si attende<br />

un incremento, nellʼordine del 2-<br />

10%, del fatturato 2010 a fronte<br />

di un declino dal 15 al 40% nel

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