macchine e attrezzature - Macplas
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● <strong>macchine</strong> e <strong>attrezzature</strong> ●<br />
SAPER ESTRUDERE E CONOSCERE L’ESTRUSIONE<br />
Mario Miani<br />
Un paio d’anni fa su questa<br />
stessa rivista è stato pubblicato<br />
un articolo a mia firma, intitolato<br />
“Estrusione - Arte o Scienza?”,<br />
che invitava a usare la reologia<br />
per affrontare i problemi<br />
dell’estrusione di polimeri.<br />
Ritengo opportuno tornare<br />
sull’argomento perché, a mio<br />
avviso, il successo di una<br />
tecnologia come l’estrusione non<br />
può prescindere dalla conoscenza<br />
della scienza, la reologia, che ci<br />
insegna le leggi del flusso nei<br />
condotti (la testa di estrusione e la<br />
filiera sono condotti di forma<br />
speciale) e delle altre leggi della<br />
fisica, come la trasformazione di<br />
energia elettrica in meccanica e<br />
termica, che vengono applicate<br />
quando la tecnologia<br />
dell’estrusione viene attuata.<br />
Saper estrudere non vuol dire<br />
conoscere l’estrusione. Questo<br />
processo trasforma un polimero,<br />
allo stato solido, in un fuso che<br />
viene spinto dalla pressione<br />
generata dalla vite attraverso le<br />
<strong>attrezzature</strong> poste a valle<br />
dell’estrusore.<br />
Conoscere l’estrusione vuol dire<br />
sapere come e perché una determinata<br />
quantità di polimero solido si trasforma<br />
in un fuso che viene spinto fuori dalla<br />
filiera, quali azioni vengono esercitate<br />
dall’estrusore sul polimero e quali<br />
reazioni vengono messe in atto dalle<br />
molecole del polimero per contrastare<br />
quelle azioni. Il risultato è che il<br />
polimero solido, per effetto del lavoro<br />
subito e dell’energia accumulata, si<br />
trasforma in una quantità di fuso a una<br />
ben precisa temperatura e quindi in un<br />
polimero che esce dall’estrusore a una<br />
ben precisa viscosità.<br />
Una viscosità che non può cambiare nel<br />
tempo se non cambiano le condizioni di<br />
estrusione, perché l’estrusione è un<br />
processo assolutamente stabile. Una<br />
viscosità che è la qualità dell’estruso<br />
che esce dal complesso di estrusione<br />
per cui, con estrema sicurezza, si può<br />
affermare che, se durante un’estrusione<br />
cambia la viscosità, ossia la<br />
temperatura del fuso, c’è sicuramente<br />
una causa e questa causa si può<br />
individuare.<br />
* * *<br />
Conoscere l’estrusione vuol dire<br />
conoscere la reologia, ossia come<br />
fluisce il fuso nelle teste a una certa<br />
portata, qual è la sua velocità di taglio e<br />
a quella velocità di taglio qual è lo<br />
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sforzo di taglio alla parete e quindi qual<br />
è la differenza di pressione necessaria<br />
per farlo fluire.<br />
Saper estrudere vuol dire saper<br />
intervenire sulle condizioni di lavoro in<br />
modo che la viscosità del fuso sia<br />
quella che permette di estrudere la<br />
maggior quantità possibile della<br />
migliore qualità.<br />
Saper estrudere vuol dire applicare le<br />
leggi della reologia in modo da ottenere<br />
la qualità desiderata, senza conoscere<br />
la reologia. Infatti il flusso avviene<br />
secondo le leggi della reologia<br />
indipendentemente dalla volontà di chi<br />
estrude; chi conosce la reologia alla<br />
perfezione è proprio il polimero che non<br />
sa fluire se non seguendo quelle leggi.<br />
L’esperto di estrusione conosce l’arte e<br />
non la scienza, è guidato<br />
dall’esperienza che ha acquisito<br />
facendo tanti tentativi che sono andati a<br />
buon fine e avendo sempre meno<br />
delusioni. Purtroppo però chi si basa<br />
sull’esperienza aumenta le sue capacità<br />
solo facendo nuove esperienze, che<br />
solo raramente sono successi che gli<br />
insegnano qualcosa di nuovo. Si tratta<br />
comunque di un procedimento di<br />
apprendimento lento che, per effettuare<br />
tentativi innovativi, presuppone il rischio<br />
di brutte figure.<br />
Chi conosce l’estrusione e usa la<br />
scienza è in grado di sapere il<br />
risultato che otterrà senza fare<br />
prove pratiche, ma solo<br />
attraverso simulazioni con il<br />
modello che si è costruito. Le<br />
prove pratiche gli servono solo<br />
per confermare la bontà della<br />
scelta o dell’idea su come<br />
migliorare la qualità o la quantità<br />
prodotta. I miglioramenti dei<br />
macchinari o della tecnologia si<br />
fanno a tavolino senza spreco di<br />
materie prime, senza impegnare<br />
le linee che nel frattempo<br />
possono produrre.<br />
Chi conosce l’estrusione impegna<br />
le linee di produzione per trovare,<br />
per ciascuna di esse, le<br />
correlazioni tra le variabili e gli<br />
interventi effettuati, ossia per<br />
quantificare gli effetti che<br />
sicuramente ci saranno e che<br />
sicuramente si ripeteranno come<br />
qualità ed entità, anche in futuro,<br />
perché l’estrusione è un processo<br />
stabile che a parità di condizioni<br />
garantisce la stessa qualità. Per<br />
esempio è importante impegnare<br />
una linea per sapere di quanto<br />
cambia la temperatura del fuso,<br />
ossia la qualità dell’estruso, per una<br />
determinata variazione di pressione alla<br />
fine della vite.<br />
* * *<br />
Nell’articolo “Estrusione - Arte o<br />
Scienza?” avevo avuto modo di far<br />
sapere a chi estrude che il complesso<br />
di estrusione è un reometro di forma<br />
particolare che usa una vite, anziché un<br />
pistone, per far fluire il fuso attraverso la<br />
filiera. Quindi non è pensabile che si<br />
possa ragionare di estrusione e quindi<br />
creare tecnologia senza conoscere<br />
come funzionano i reometri che<br />
estrudono tonnellate di fuso.<br />
La situazione mondiale è identica a<br />
quella italiana. L’estrusione è cresciuta<br />
in quantità e qualità negli ultimi anni<br />
solo per opera di quelli che sanno<br />
estrudere. L’incidenza di quelli che<br />
conoscono l’estrusione è stata<br />
impercettibile nelle produzioni, forse<br />
leggermente maggiore nelle<br />
progettazioni.<br />
Anch’io sono stato per anni uno che<br />
sapeva estrudere in mezzo a tantissimi<br />
altri che sapevano estrudere meglio di<br />
me. Poi, per migliorarmi il più<br />
velocemente possibile, mi sono affidato<br />
alla reologia e sono arrivato a<br />
conoscere l’estrusione al punto che,<br />
quando guardo un complesso di<br />
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