CRISTIANA COMPAGNO - Confindustria Udine

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01.03.2013 Views

Orizzonti Università Il mensile “Realtà industriale” viene distribuito dal numero di Ottobre 2009 in 100 copie agli studenti della Facoltà di Economia dell’Università degli studi di Udine. Ne parliamo con il preside della Facoltà, professor Nereo Mazzocco. . Cosa pensa, preside Mazzocco, di questa iniziativa? Ritengo sia un’iniziativa estremamente utile per gli studenti che hanno la possibilità di conoscere le problematiche e i diversi aspetti economici che riguarda- no le aziende manifatturiere e dei servizi friulane. Potranno così rendersi conto che le tematiche discusse in aula sono solo apparentemente lontane dalla realtà, ma al contrario sono fondamentali per comprenderla, analizzarla e trovare possibili soluzioni ai problemi che si presentano. In che rapporti sono, a suo avviso, il mondo dell’impresa e quello dell’università? L’idea di Aldo Moro delle “convergenze parallele” rende bene la situazione dei rapporti impresa-università. Credo che le imprese e gli atenei lavorino uno accanto all’altro convergendo, ma senza mai sovrapporsi, in quanto i compiti di entrambi sono diversi: le prime devono produrre beni e servizi, i secondi devono formare persone e fi gure professionali anche, ma non solo, per le imprese e fare ricerca. Vedo soprattutto tre convergenze possibili. La prima, l’università per le sue esigenze di ricerca si rivolge, non a una, ma a un campione signifi cativo di aziende per analizzarle nei loro aspetti produttivi e gestionali, cercando di evidenziare eventuali problemi generali e offrendo, se possibile, utili suggerimenti risolutivi. La seconda casistica riguarda il fatto che un’associazione di categoria (ad esempio Confi ndustria), o un gruppo di imprese, si rivolge a un ateneo affi nché cerchi di risolvere una criticità comune. L’ultimo aspetto concerne la consulenza scientifi ca che una singola azienda richiede ad un dipartimento per essere aiutata a risolvere un particolare problema o a sviluppare una ricerca applicativa. Vede all’orizzonte altri punti di convergenza? Un altro avvicinamento tra mondo accademico ed imprenditoriale si ha negli spin-off universitari, quando un ateneo promuove la creazione di aziende nate da scoperte scientifi che frutto del lavoro e dello studio dei suoi ricercatori. 58 dicembre09 REALTA’ INDUSTRIALE si laurea in Economia a Udine Un avvicinamento ulteriore tra imprese ed università è possibile? E’ possibile che imparino a conoscersi meglio: le imprese a utilizzare compiutamente le possibilità che le competenze di ricerca degli atenei offrono e le università a coniugare con maggiore frequenza la ricerca di base con quella applicata, senza ritenere, come forse accadeva in passato, che questa contaminazione signifi chi diminuzione del suo ruolo. Il tutto, però, senza far venir meno le specifi cità dei due interlocutori. Secondo lei, quali benefi ci si sono avuto per il mondo imprenditoriale da quando esiste la Facoltà di Economia presso l’Università degli studi di Udine? I corsi di economia vennero attivati nel 1985, ma effettivamente è dal 1987 che la Facoltà di Economia è diventata autonoma. In questi venti anni abbondanti di alta formazione molti nostri laureati si sono inseriti nel mondo del lavoro sia in Friuli, sia in altre realtà italiane, europee ed extraeuropee. Penso che queste persone con le loro idee e con i loro suggerimenti abbiano contribuito a rendere più competitivo il tessuto imprenditoriale di questo territorio. Nella foto, la facoltà di Economia e Commercio di Udine; nel bollo, il professor Nereo Mazzocco La linea guida che abbiamo seguito nel formare le fi gure professionali, che caratterizzano i laureati di una facoltà di Economia, è stata quella di fornire loro un metodo per risolvere problemi e per affrontare le sfi de che via via possono presentarsi. Laureati, quindi, capaci di autoapprendimento e di inserimento con successo in ogni contesto operativo, magari dopo un breve periodo di ambientamento. Lei è uno dei professori che ha contribuito alla fondazione della Facoltà di Economia a Udine, cosa la rende più orgoglioso di questo Suo impegno ultra-ventennale? Sono molte le cose delle quali sono orgoglioso, ma dovendone scegliere una cito il corso di laurea in “Banca e Finanza”, che è stato fi n dall’origine della facoltà, inizialmente di Scienze economiche e bancarie, quello sul quale si è costituito un nucleo di docenti e di ricercatori che, per la qualità della loro ricerca e dei contenuti veicolati agli studenti, lo ha fatto diventare un punto di riferimento con capacità di attrazione non solo regionale. m.d.l.

START CUP FVG L’UNIVERSITÀ DI UDINE SUGLI SCUDI Sono PharmaDIAGEN, Specchi Lineari, DrugSteps, QFAB e Ironscan, nell’ordine, i nomi dei cinque progetti vincitori di Start Cup Fvg, la business plan competition tra idee imprenditoriali innovative che, quest’anno, coinvolge per la prima volta le tre università regionali, ovvero l’Università degli Studi di Udine, quella di Trieste e la Scuola Internazionale Superiore di Studi Avanzati SISSA di Trieste. I cinque gruppi vincitori sono stati proclamati nel corso della serata fi nale della manifestazione, svoltasi nella Sala De Banfi eld Tripcovich di Trieste e presentata dall’attrice e conduttrice televisiva Giorgia Surina. L’evento è stato anche accompagnato dalla musica jazz del Glauco Venier Quartet con la partecipazione straordinaria della cantante Diana Torto. A conquistare il primo posto e un premio in denaro del valore di 15mila euro è stato PharmaDIAGEN, dell’Università di Udine, che si propone di produrre kit diagnostici di farmacogenetica per ricavare da un semplice esame del sangue preziose informazioni sull’attività dei farmaci antitumorali somministrati ai singoli pazienti, in modo da defi nire profi li di rischio individualizzati. Il secondo posto è stato assegnato, insieme a 10mila euro, a Specchi Lineari, sempre dell’ateneo udinese, che ha ideato un sistema per lo sfruttamento dell’energia solare consistente in un sistema di assi inclinati e di leve, mentre sul terzo gradino del podio è salito, aggiudicandosi seimila euro, il team DrugSteps, della SISSA, che intende sperimentare nuovi trattamenti contro alcune delle principali malattie neurodegenerative. Al quarto posto, con un premio di quattromila euro, si è classifi - cato QFAB, dell’Università degli Studi di Trieste, che propone, nel settore nanotech, la realizzazione e commercializzazione su larga scala di quantum dot, ovvero nanocristalli di semiconduttori con peculiari proprietà optoelettroniche che ne fanno il materiale del futuro per la realizzazione di dispositivi ottici ad alta effi cienza, mentre la quinta posizione, con un premio di tremila euro, è stata assegnata a Ironscan, dell’Università di Udine, che ha creato un dispositivo in grado sia di visualizzare in “realtime” la forma dell’armatura in acciaio all’interno del calcestruzzo armato, sia di identifi care con accuratezza i principali parametri geometrici. Oltre ad aggiudicarsi il premio in denaro, i cinque vincitori parteciperanno al Premio nazionale innovazione (Pni), in programma il 4 dicembre a Perugia. Orizzonti Università Nelle foto, due momenti delle premiazioni di Start Cup Fvg, e sotto il logo dell’iniziativa Sono stati inoltre assegnati i “Premi Start Cup Fvg” ai tre migliori progetti fra i non classifi cati per ciascun ateneo partecipante (2mila euro ciascuno): Warm Motion per l’Università di Udine, Marks per l’Università di Trieste e Furbo per la SISSA. Alla serata hanno preso parte, fra gli altri, il rettore dell’Università degli Studi di Trieste Francesco Peroni, quello dell’Università degli Studi di Udine Cristiana Compagno, il direttore della SISSA Stefano Fantoni, il direttore di Start Cup Fvg-Trieste Maurizio Fanni, quello di Start Cup Fvg-Udine Andrea Tabarroni e quello di Start Cup Fvg-SISSA Antonio De Simone. Sono intervenuti anche la responsabile del Progetto Start Cup Udine Manuela Croatto, la presidente della Provincia di Trieste Maria Teresa Bassa Poropat, l’assessore regionale al Lavoro, università e ricerca Alessia Rosolen e il consigliere della Fondazione Crup Marco Maria Tosolini. L’iniziativa è sostenuta, oltre che dalla Fondazione Cassa di risparmio di Udine e Pordenone, che ha legato il suo nome a Start Cup Udine fi n dalla prima edizione, anche dalla Fondazione Cassa di risparmio di Trieste, dalla Fondazione Cassa di risparmio di Gorizia, dalla Camera di commercio di Trieste e da Friulia. La serata è stata organizzata in collaborazione con il Conservatorio “Giuseppe Tartini” di Trieste, Vodafone e con PniCube. dicembre09 59

START CUP FVG<br />

L’UNIVERSITÀ DI UDINE<br />

SUGLI SCUDI<br />

Sono PharmaDIAGEN, Specchi Lineari,<br />

DrugSteps, QFAB e Ironscan, nell’ordine,<br />

i nomi dei cinque progetti vincitori di Start<br />

Cup Fvg, la business plan competition tra idee imprenditoriali<br />

innovative che, quest’anno, coinvolge<br />

per la prima volta le tre università regionali, ovvero<br />

l’Università degli Studi di <strong>Udine</strong>, quella di Trieste e<br />

la Scuola Internazionale Superiore di Studi Avanzati<br />

SISSA di Trieste.<br />

I cinque gruppi vincitori sono stati proclamati nel<br />

corso della serata fi nale della manifestazione, svoltasi<br />

nella Sala De Banfi eld Tripcovich di Trieste e<br />

presentata dall’attrice e conduttrice televisiva Giorgia<br />

Surina. L’evento è stato anche accompagnato<br />

dalla musica jazz del<br />

Glauco Venier Quartet<br />

con la partecipazione<br />

straordinaria della<br />

cantante Diana Torto.<br />

A conquistare il primo<br />

posto e un premio in<br />

denaro del valore di<br />

15mila euro è stato<br />

PharmaDIAGEN,<br />

dell’Università di <strong>Udine</strong>,<br />

che si propone di produrre kit diagnostici di farmacogenetica<br />

per ricavare da un semplice esame del<br />

sangue preziose informazioni sull’attività dei farmaci<br />

antitumorali somministrati ai singoli pazienti, in<br />

modo da defi nire profi li di rischio individualizzati. Il<br />

secondo posto è stato assegnato, insieme a 10mila<br />

euro, a Specchi Lineari, sempre dell’ateneo<br />

udinese, che ha ideato un sistema per lo sfruttamento<br />

dell’energia solare consistente in un<br />

sistema di assi inclinati e di leve, mentre sul terzo<br />

gradino del podio è salito, aggiudicandosi seimila<br />

euro, il team DrugSteps, della SISSA, che intende<br />

sperimentare nuovi trattamenti contro alcune delle<br />

principali malattie neurodegenerative. Al quarto posto,<br />

con un premio di quattromila euro, si è classifi -<br />

cato QFAB, dell’Università degli Studi di Trieste, che<br />

propone, nel settore nanotech, la realizzazione e<br />

commercializzazione su larga scala di quantum dot,<br />

ovvero nanocristalli di semiconduttori con peculiari<br />

proprietà optoelettroniche che ne fanno il materiale<br />

del futuro per la realizzazione di dispositivi ottici ad<br />

alta effi cienza, mentre la<br />

quinta posizione, con un<br />

premio di tremila euro,<br />

è stata assegnata a Ironscan,<br />

dell’Università di<br />

<strong>Udine</strong>, che ha creato un<br />

dispositivo in grado sia<br />

di visualizzare in “realtime”<br />

la forma dell’armatura<br />

in acciaio all’interno<br />

del calcestruzzo armato,<br />

sia di identifi care con<br />

accuratezza i principali parametri geometrici.<br />

Oltre ad aggiudicarsi il premio in denaro, i cinque<br />

vincitori parteciperanno al Premio nazionale<br />

innovazione (Pni), in programma il 4 dicembre a<br />

Perugia.<br />

Orizzonti<br />

Università<br />

Nelle foto, due momenti delle<br />

premiazioni di Start Cup Fvg, e<br />

sotto il logo dell’iniziativa<br />

Sono stati inoltre assegnati i “Premi Start Cup<br />

Fvg” ai tre migliori progetti fra i non classifi cati per<br />

ciascun ateneo partecipante (2mila euro ciascuno):<br />

Warm Motion per l’Università di <strong>Udine</strong>, Marks<br />

per l’Università di Trieste e Furbo per la SISSA.<br />

Alla serata hanno preso parte, fra gli altri, il rettore<br />

dell’Università degli Studi di Trieste Francesco<br />

Peroni, quello dell’Università degli Studi di <strong>Udine</strong><br />

Cristiana Compagno, il direttore della SISSA Stefano<br />

Fantoni, il direttore di Start Cup Fvg-Trieste<br />

Maurizio Fanni, quello di Start Cup Fvg-<strong>Udine</strong><br />

Andrea Tabarroni e quello di Start Cup Fvg-SISSA<br />

Antonio De Simone. Sono intervenuti anche la<br />

responsabile del Progetto Start Cup <strong>Udine</strong> Manuela<br />

Croatto, la presidente della Provincia di Trieste<br />

Maria Teresa Bassa Poropat, l’assessore regionale<br />

al Lavoro, università e ricerca Alessia Rosolen e<br />

il consigliere della Fondazione Crup Marco Maria<br />

Tosolini.<br />

L’iniziativa è sostenuta, oltre che dalla Fondazione<br />

Cassa di risparmio di <strong>Udine</strong> e Pordenone, che ha<br />

legato il suo nome a Start Cup <strong>Udine</strong> fi n dalla prima<br />

edizione, anche dalla Fondazione Cassa di risparmio<br />

di Trieste, dalla Fondazione Cassa di risparmio<br />

di Gorizia, dalla Camera di commercio di Trieste e<br />

da Friulia. La serata è stata organizzata in collaborazione<br />

con il Conservatorio “Giuseppe Tartini” di<br />

Trieste, Vodafone e con PniCube.<br />

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