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CRISTIANA COMPAGNO - Confindustria Udine

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Gli studenti dell’Itc Marchetti di Gemona alla Frag Srl<br />

a tutte le curiosità dei ragazzi. Durante il<br />

percorso in fabbrica, infatti, gli studenti ci<br />

hanno posto domande che erano già state<br />

in qualche modo preparate e calibrate sulla<br />

realtà aziendale, mentre al termine si sono<br />

lasciati andare facendo domande su temi<br />

più generali del tipo “come avete affrontato<br />

la crisi” o “come affrontate i mercati<br />

internazionali” che avrebbero avuto bisogno<br />

di più tempo per ricevere una risposta<br />

completa. Nel complesso, comunque, ho<br />

visto ragazzi molto attenti e interessati e<br />

spero che questa esperienza sia stata loro<br />

utile per percepire meglio la realtà lavorativa.<br />

Sono convinto che iniziative come queste<br />

andrebbero ripetute anche più spesso,<br />

perché quello che continua a mancare in<br />

Italia è un adeguato collegamento fra scuola<br />

e mondo del lavoro.<br />

STEFANO MIDOLINI,<br />

Fornaci di Manzano<br />

Già da tempo apriamo la nostra<br />

fabbrica alle scuole per<br />

diverse visite durante l’anno,<br />

in particolare con l’istituto geometri<br />

Marinoni e con il Malignani,<br />

e, quindi, partecipiamo<br />

e continueremo a partecipare<br />

volentieri a “Fabbriche Aperte”.<br />

L’obiettivo in generale<br />

è quello di far conoscere ai<br />

ragazzi la realtà del mondo<br />

del lavoro, mentre per quanto<br />

riguarda la nostra azienda,<br />

nello specifi co, cerchiamo di<br />

dimostrare agli studenti come<br />

si realizzi un prodotto tradizionale<br />

come i laterizi. Pensiamo,<br />

infatti, che rendendosi conto<br />

di persona di come nasce un<br />

dato prodotto, i<br />

ragazzi possano<br />

trarne una conoscenza<br />

maggiore<br />

che potrà tornar<br />

loro utile quando<br />

si avvieranno al<br />

lavoro. Quest’anno<br />

abbiamo accolto<br />

gli studenti<br />

del Marinoni e<br />

devo dire che li<br />

ho visti particolarmente<br />

attenti<br />

e penso che ciò<br />

dipenda dal fatto<br />

che vedere in<br />

concreto come<br />

si realizza un<br />

prodotto che è<br />

oggetto del proprio corso di studi sia sempre<br />

particolarmente interessante.<br />

I PROFESSORI<br />

ROBERTO D’AGOSTINI,<br />

Iti Malignani di <strong>Udine</strong><br />

Iniziative come “Fabbriche aperte” sono<br />

molto importanti per far approcciare gli studenti<br />

con le realtà con le quali andranno a<br />

confrontarsi una volta usciti da scuola. Servono,<br />

inoltre, a far comprendere ai ragazzi<br />

come lo studio non sia solo ciò che si fa in<br />

classe, ma anche, come previsto dalla riforma<br />

che si sta preparando, orientamento<br />

continuo grazie all’alternanza scuola-lavoro.<br />

Per quanto riguarda le visite, sarebbe<br />

auspicabile che un numero ancora più<br />

ampio di aziende si rendessero disponibili<br />

Gli studenti dell’Itg Marinoni di <strong>Udine</strong><br />

alla Fornaci di Manzano Spa<br />

Economia<br />

Focus<br />

a partecipare a “Fabbriche Aperte”, che<br />

possono essere un buon prodromo alla<br />

realizzazione dell’alternanza scuola-lavoro,<br />

magari per iniziativa degli stessi studenti<br />

che conosciuta una data azienda potrebbero<br />

proporsi per sviluppare insieme ad essa<br />

progetti di alternanza. In effetti, molti degli<br />

studenti che in passato hanno partecipato<br />

alle visite si sono successivamente proposti<br />

alle aziende visitate per fare stage, project<br />

working, ecc. Tutto ciò è molto utile perché<br />

circa il 70% di coloro che hanno frequentato<br />

in passato stage o progetti di alternanza<br />

scuola lavoro in una data azienda,<br />

sono stati, poi, richiamati da quell’azienda<br />

per continuare o addirittura per essere<br />

inseriti in organico. “Fabbriche aperte”,<br />

insomma offre ai nostri studenti un’utile<br />

carrellata per capire quali sono le aziende,<br />

cosa si produce in Friuli e cominciare a<br />

prendere contatto con il mondo produttivo.<br />

I ragazzi, generalmente, reagiscono molto<br />

bene a questa iniziativa e, anzi, vorrebbero<br />

poter visitare un numero maggiore di<br />

aziende durante l’anno scolastico. Devo<br />

dire che negli anni ho visto migliorare il<br />

rapporto fra scuola e mondo del lavoro,<br />

ma anche, onestamente, che le aziende<br />

potrebbero fare ancora qualcosa in più<br />

per cercare di dare una mano alla scuola,<br />

consentendo una maggiore frequenza<br />

dei ragazzi nelle aziende, da un lato, e<br />

avendo una maggior attenzione, dall’altro,<br />

al percorso di orientamento degli studenti<br />

quando si trovano all’interno delle imprese.<br />

Voglio dire che il percorso didattico di uno<br />

studente in un’azienda non può servire,<br />

come talvolta è successo, a sostituire un<br />

operaio, né, come è accaduto in altri casi, a<br />

“fare fotocopie”, ma deve essere concretamente<br />

utile al ragazzo per crescere<br />

e formarsi e all’azienda<br />

per valutare adeguatamente se<br />

nel singolo studente intravede<br />

le qualità per una possibile<br />

assunzione futura. Per questo<br />

serve che la valutazione sia<br />

fatta con attenzione, seguendo<br />

alcune regole prefi ssate.<br />

AMEDEO<br />

VENTURINI,<br />

Itc Marchetti di<br />

Gemona<br />

Il nostro istituto aderisce con<br />

entusiasmo al progetto “Fabbriche<br />

Aperte” in quanto si<br />

inquadra perfettamente nel<br />

più ampio progetto di alternanza<br />

scuola lavoro che noi<br />

dicembre09 13

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