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Zoomps - ISIS De Nicola

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layout2.qxp 22/04/2005 10.12 Pagina 1<br />

www.itcdenicola.it<br />

Periodico a cura della redazione scolastica dell’ITC Enrico <strong>De</strong> <strong>Nicola</strong>, Via E.a. Mario - Napoli. e-mail: zomps@itcdenicola.it<br />

ANNO I N°3 APRILE 2005<br />

LA SCAMPIA CHE VORREI<br />

Il proverbio più indicato per la situazione di questo<br />

quartiere è probabilmente "non<br />

bisogna fare di tutta l'erba un fascio" perché<br />

Scampia non è solo criminalità e violenza.<br />

Ci sono persone che hanno una vita "normale" o<br />

meglio, vorrebbero averla: gente<br />

onesta che lavora, studia, cerca di crearsi un<br />

mondo estraneo a quello che lo circonda. Sono<br />

molti i genitori che cercano, nei limiti delle loro<br />

possibilità economiche, di assecondare con grandi<br />

sacrifici le richieste dei propri figli e non far<br />

mancare loro nulla. In questa era di consumismo<br />

sfrenato, è proprio il desiderio di possedere di<br />

tutto e di più che spinge i ragazzi a prendere brutte<br />

strade, diventando facili prede di un mercato<br />

malavitoso che offre guadagni facili e immediati in<br />

cambio di azioni criminose.<br />

Sono proprio i genitori di questi ragazzi che desiderano<br />

più di tutti che quest'incubo finisca, che<br />

Scampia non venga più ricordata solo per fatti di<br />

cronaca nera. Spesso, però, queste stesse persone<br />

vengono considerate omertose, perché vedono,<br />

ma non dicono di aver visto; sentono, ma non<br />

dicono di aver sentito, e quando a volte parlano in<br />

realtà non parlano.<br />

Si può condannarli perché non vogliono correre il<br />

rischio di essere coinvolti in fatti e situazioni particolari<br />

e pericolose dei quali sono completamente<br />

estranei? In fondo si limitano a sopravvivere in<br />

questa realtà infernale, alzando un muro a protezione<br />

del loro piccolo mondo, ben consapevoli<br />

che per cambiare una realtà sociale così degradata<br />

ci sarebbe bisogno soprattutto della loro incondizionata<br />

collaborazione. È giusto? Non è giusto?<br />

Sinceramente non sappiamo dare una risposta.<br />

Noi possiamo dare testimonianza di quanto appena<br />

detto, perché viviamo in un quartiere vicino e<br />

conosciamo bene quali possano essere le paure<br />

delle persone per bene e il loro forte desiderio di<br />

cancellare il male. Anche noi, come loro, vorremmo<br />

che Scampìa fosse aiutata a diventare un<br />

quartiere come tanti, o anche meglio, un posto<br />

dove poter finalmente camminare, passeggiare<br />

tranquillamente senza avere paura, senza dover<br />

assistere a tristi scene di violenza o di droga. È<br />

questo che la gente onesta di Scampìa (e non<br />

solo) vorrebbe. È sicuramente un obiettivo difficile<br />

da raggiungere, ma se le istituzioni riusciranno,<br />

come promettono, a dare un aiuto importante con<br />

nuovi progetti , noi crediamo che ci possa essere<br />

ancora una speranza.<br />

Speriamo davvero che tutto questo possa accadere,<br />

perché migliorare la situazione di Scampìa<br />

significa migliorare Napoli, una città splendida che<br />

potrebbe divenire la più bella per eccellenza.<br />

Imma Lancia V H<br />

Ilaria Gammieri VH<br />

GLI 'A67 INTONANO LA REALTÀ DI SCAMPIA<br />

Un’intervista per conoscere una realtà musicale nuova e stimolante<br />

Daniele, Andrea, Enzo, Alfonso e Luciano sono 5<br />

ragazzi di periferia che nel 1996 decidono di formare<br />

il gruppo 'A67 con l'intento di creare musica, ma non<br />

solo, soprattutto di denunciare "La Realtà di<br />

Scampia". E chi meglio di loro può sapere qual'è<br />

questa realtà? Loro che sono vissuti proprio lì, dove<br />

la violenza, la criminalità e l'illegalità sono divenute<br />

sempre più il pane quotidiano di questo posto. Ed è<br />

proprio ad uno di loro, Enzo, chitarrista del gruppo,<br />

che abbiamo posto alcune domande per saperne di<br />

più sugli 'A67 ma soprattutto su questa realtà che<br />

molto spesso sembra essere invisibile.<br />

Come è perché è nato il vostro gruppo?<br />

Il progetto nasce come risposta a una condizione<br />

sociale difficile, cercando di dar voce a tutte le periferie<br />

del mondo, perché la nostra periferia non è quella<br />

più degradata, ce ne sono altre come lo Zen di<br />

Palermo che si trovano in condizioni peggiori essendo<br />

più dimenticate.Perché proprio il nome 'A67? Ha<br />

un significato particolare?<br />

In gergo significa la "167 di Secondigliano", quartiere<br />

Scampia. Con questo nome vogliamo portare alla<br />

luce le realtà di un quartiere ricordato solo per episodi<br />

legati alla criminalità. Abbiamo voluto un nome che<br />

fosse chiaro, preciso e aggressivo su quello che trattiamo<br />

e su chi siamo.<br />

Siete tutti della periferia Nord?<br />

No ci sono anche componenti di altre periferie di<br />

Napoli, proprio perché non ci limitiamo a parlare soltanto<br />

di Scampia.<br />

Cosa pensi della vita di periferia?<br />

Chi nasce in periferia non è molto fortunato perché<br />

non ha molte chance. La fortuna deve crearsela. Io ci<br />

vivo bene e non ho intenzione di andarmene perché<br />

se ci sai fare e frequenti le persone giuste non ti senti<br />

diverso da chi vive altrove. Comunque nel nostro<br />

quartiere non c'è solo delinquenza e droga che sono<br />

in tutto il mondo, questi sono solo i motivi per cui<br />

sono sempre puntati i riflettori, pronti a richiamare l'attenzione<br />

e rendere questa realtà spaventosa.<br />

Cosa pensi degli ultimi avvenimenti di camorra?<br />

La camorra è sempre esistita e solo in questi mesi il<br />

problema è divenuto evidente a causa di un disaccordo<br />

tra due clan. Quello che mi fa paura di tutto<br />

questo è che vengono coinvolte spesso anche persone<br />

innocenti che sono colpevoli solo di essere<br />

imparentati ai membri dei clan.<br />

Di cosa parlano le vostre canzoni?<br />

Oltre a trattare di problemi sociali il nostro nuovo<br />

disco si estenderà anche su altri temi più personali e<br />

includerà anche pezzi più commerciali per non cadere<br />

sempre nelle garanzie delle cronache nere.<br />

Che obiettivi ha la vostra musica?<br />

Smuovere le istituzioni che a volte sembrano non<br />

vedere il problema.<br />

Cosa ti aspetti per il futuro degli 'A67?<br />

Sarebbe ipocrita non dire che il nostro sogno sarebbe<br />

vivere di musica, e avere quindi delle soddisfazioni<br />

in tal senso. Per ora ci basta aver avuto dei riconoscimenti<br />

importanti come il premio SIAE come miglior<br />

band emergente italiana che ha partecipato a<br />

DEMO, trasmissione di Raiuno, scelti tra 12000 esaminati.<br />

Per quanto il riguarda il futuro noi incrociamo<br />

le dita e poi si vedrà…<br />

In seguito all'intervista Enzo ci ha regalato il loro cd<br />

che è stato da noi attentamente ascoltato e apprezzato<br />

per la freschezza degli arrangiamenti e la schiettezza<br />

nel trattare argomenti così "omertosi".<br />

Ringraziamo Enzo per la sua disponibilità e invitiamo<br />

chi è interessato a un certo tipo di musica ad ascoltare<br />

le loro canzoni.<br />

Imma Lancia V H Ilaria Gammieri VH<br />

UN GIORNALE "GIOVANE"<br />

<strong>Zoomps</strong> apre sempre più spazi di riflessione e discussione sulle<br />

tematiche che voi proponete ma non dimentica legalità e solidarietà,<br />

oltre ad un ricordo di chi ha lasciato un enorme vuoto dentro tutti<br />

Cari ragazzi,<br />

questo editoriale doveva iniziare<br />

con altre parole, ma l'avvenimento<br />

che in queste ultime due<br />

settimane ha avuto uno spazio<br />

privilegiato nei nostri cuori e<br />

nelle nostre menti, la morte del<br />

nostro caro Pontefice,<br />

Giovanni Paolo II , ci spinge a<br />

dedicare un affettuoso pensiero<br />

all'uomo che tutti, credenti e<br />

non, ricorderemo soprattutto<br />

come "costruttore di pace e<br />

difensore dei piccoli della terra<br />

" e che ci lascia un compito<br />

importante: quello di continuare<br />

a diffondere i valori universali<br />

degli uomini "giusti": quelli della<br />

pace e della concordia fra tutti<br />

gli esseri del pianeta.<br />

Coerentemente con gli ideali<br />

del Papa, la prima pagina questa<br />

volta non l'abbiamo dedicata<br />

a nessun personaggio "in<br />

vista": abbiamo voluto ,invece ,<br />

lasciare lo spazio ad un gruppo<br />

di musicisti emergenti:gli A 67.<br />

Si tratta di una band di giovani<br />

,tutti provenienti dal quartiere di<br />

Scampia e che hanno un<br />

sogno : quello di coniugare la<br />

loro passione per la musica<br />

con il desiderio di un cambiamento<br />

radicale del loro quartiere<br />

e della nostra città. Gli A 67<br />

vogliono esprimere attraverso<br />

la loro arte ,tutto il proprio disagio<br />

per gli avvenimenti drammatici<br />

e luttuosi che da tanti<br />

mesi stanno affliggendo Napoli<br />

,ma loro non si fermano alla<br />

denuncia: affermano con forza<br />

che a Scampia ,così come in<br />

molte altre zone "difficili" della<br />

nostra città vivono tante persone<br />

perbene che non smetteranno<br />

mai di credere fermamente<br />

nei valori dell'onestà,<br />

delle giustizia, della civile convivenza<br />

e della solidarietà e che<br />

riusciranno ad unire la loro<br />

voce a quella di tanti altri uomini<br />

e donne che sognano un<br />

a pag.3 a pag.3<br />

a pag.4<br />

a pag.7<br />

futuro diverso per la propria<br />

città e per i napoletani. Noi<br />

della redazione di Zoopms,<br />

facendoci portavoce della stragrande<br />

maggioranza dei denicoliani,<br />

abbiamo sempre cercato<br />

di guardare attraverso i<br />

fatti e di non coglierne solo<br />

l'aspetto più negativo, ma<br />

anche di esprimere un ottimismo,<br />

che non nasce da una<br />

visione falsata, ma dal fatto che<br />

essendo giovani e soprattutto<br />

vivendo in una scuola, luogo di<br />

cultura e di formazione, non<br />

intendiamo arrenderci alla rassegnazione<br />

.<br />

Non ci rassegniamo neppure<br />

alle "mode emergenti ", come<br />

a quella del bullismo o dell'omologazione<br />

al "pensiero o<br />

comportamento unico" così<br />

come, con toni divertenti , ma<br />

non per questo poco seri, ci illustrano<br />

alcuni dei nostri redattori.<br />

Fra le pagine di questo numero<br />

, scoprirete che la legalità , è<br />

per noi del <strong>De</strong> <strong>Nicola</strong>, un tema<br />

sempre di primo piano: vi parleremo<br />

dell'incontro interessantissimo<br />

che molti nostri studenti<br />

hanno avuto il piacere di<br />

avere con due esimi rappresentanti<br />

della Giustizia napoletana.<br />

Dunque, vi invitiamo a sfogliare<br />

attentamente le pagine di questo<br />

numero di ZOOPMS ,con la<br />

raccomandazione di arrivare in<br />

fondo ,fino all'ultima pagina<br />

dove troverete degli articoli<br />

interessanti sul tema del lavoro<br />

e dei vari tipi di contratti lavorativi<br />

con delle informazioni che<br />

potrebbero risultarvi utili.<br />

A presto<br />

Prof.sse<br />

Laura D’Eliseo<br />

Carla Crescenzi<br />

Franca Vacca<br />

a pag.8<br />

a pag.8


layout2.qxp 22/04/2005 10.12 Pagina 2<br />

Nel 1998 incidono un<br />

demo e nello stesso<br />

anno c'è l'incontro con<br />

Enzo Avitabile col<br />

quale danno vita ad<br />

interessanti jam - session.Nel<br />

2001 partecipano<br />

a "<strong>De</strong>mo" una<br />

trasmissione condotta<br />

su Radio 1 Rai da<br />

Renato Marengo e<br />

Michael Pergolani e Nel<br />

2002 partecipano a<br />

Telethon.Nel 2003 entrano nella prima compilation: "THE BEST<br />

OF DEMO" pubblicata da Rai Trade e nell' "Enciclopedia del poprock<br />

napoletano" scritta proprio da Renato e Michael e pubblicata<br />

da Rai - Eri partecipando al concerto organizzato in occasione<br />

della sua uscita. "I Suoni <strong>De</strong>ll' Enciclopedia”<br />

Nel 2003 entrano nella prima compilation: "THE BEST OF<br />

DEMO" pubblicata da Rai Trade e nell' "Enciclopedia del poprock<br />

napoletano" scritta proprio da Renato e Michael e pubblicata<br />

da Rai - Eri partecipando al concerto organizzato in occasione<br />

della sua uscita. "I Suoni <strong>De</strong>ll' Enciclopedia” A settembre esce<br />

il primo mini cd degli 'A67, prodotto dalla Polosud e distribuito da<br />

IRD.A novembre vincono il premio S.I.A.E. come miglior band<br />

emergente italiana che ha partecipato a "<strong>De</strong>mo", scelti tra i<br />

12.000 esaminati. Premiati dal presidente della S.I.A.E. Franco<br />

Migliacci.<br />

L' 11 febbraio si è tenuto nell'aula Magna del nostro Istituto un incontro<br />

con la dott.ssa Angelica Romano referente a Napoli della ONG (<br />

Organizzazione Non Governativa) " Un ponte per…" che sta portando<br />

avanti il progetto " gemellaggio" tra scuole italiane e scuole irachene promosso<br />

dall'Archivio Pace e Diritti umani a cui il <strong>De</strong> <strong>Nicola</strong> ha aderito.<br />

"Un Ponte per…" è un' associazione di volontariato nato nel 1991 subito<br />

dopo la fine dei bombardamenti sull'Iraq, e da allora opera per la pace e il<br />

riavvicinamento tra i popoli con culture, etnie, religioni ed usanze diverse<br />

al fine di una equa e pacifica convivenza in favore della popolazione irachena<br />

colpita dalla guerra e contro l'embargo a cui il paese è stato sottoposto<br />

per ben 13 anni.<br />

L'Associazione, che ripudia la guerra come mezzo di risoluzione delle controversie<br />

internazionali, è impegnata a contrastare la tendenza culturale<br />

ed economica degli stati industrializzati al dominio anche militare dei<br />

popoli del sud del mondo e comunque opera affinché vengano lenite le<br />

conseguenze di questo dominio.<br />

Si impegna in particolar modo a diffondere un forte senso di solidarietà<br />

nei confronti delle vittime della guerra, a partire da quella "del Golfo".<br />

Promuovere inoltre scambi culturali verso il popolo iracheno e, più in generale,<br />

arabo.<br />

Nello specifico, lo scopo dell'associazione è il contrasto della dominazione<br />

dei paesi del nord su quelli del sud del mondo. In Iraq, con il nome di<br />

un "Ponte per Baghdad", ha realizzato diversi progetti di aiuto: nel campo<br />

sanitario e nel campo educativo.<br />

I pilastri di un "Ponte per…" sono la solidarietà concreta dei progetti, l'impegno<br />

civile per ottenere una diversa politica estera, la relazione e la<br />

conoscenza della cultura dell'altro.<br />

Ogni mattina partono da Baghdad 3 camion contenenti 45mila litri di<br />

acqua. Terminata una prima distribuzione, i serbatoi vengono nuovamente<br />

riempiti presso la fonte di acqua potabile di Abu Ghraib per la seconda<br />

distribuzione giornaliera.<br />

L'intervento di emergenza comprende anche la fornitura di contenitori agli<br />

abitanti per evitare possibili contaminazioni dell'acqua potabile. I 90.000<br />

litri di acqua potabile al giorno sono stati per ora indirizzati alle zone maggiormente<br />

colpite dal conflitto: i villaggi di Jolan, nell'area industriale di<br />

Falluja (Al-Askary), a Naimia (dove sono presenti ancora molti sfollati), ed<br />

il centro della città di Falluja.<br />

E non solo, ben 5 tonnellate di alimenti sono pronte per essere destinate<br />

a favore della popolazione irachena. Il materiale commestibile è stato raccolto<br />

nelle scorse settimane durante l'iniziativa di solidarietà promossa<br />

dall'Assessorato alle politiche per le periferie e per il lavoro del Comune di<br />

Roma insieme all'associazione Banco Alimentare. Altre 40 tonnellate di<br />

viveri per bambini sono state donate da aziende private.<br />

L'organizzazione non governativa "Un Ponte per", presente in queste giorni<br />

in Iraq, nonostante la guerra, per assicurare il sostegno umanitario, ne<br />

curerà direttamente la consegna ai civili colpiti dai bombardamenti. Si tratta<br />

di una iniziativa molto importante segno e testimonianza di solidarietà<br />

L’intervista<br />

"PUORTE RISPETTO!!!"<br />

Viaggio nel fenomeno del 'bullismo'dilagante fra protervia, insicurezze e imbecillità<br />

SCHEDA DEGLI A67<br />

Il gruppo di Secondigliano (Napoli) è nato nel 1996. Daniele Sanzone (voce), Andrea<br />

Verdicchio (sassofono), Enzo Cangiano (chitarra), Alfonso Muras (basso) e Luciano<br />

Esposito (batteria).<br />

UN PONTE PER…<br />

Quando "gli altri" non sono solo una parola vuota ma un'occasione per poter fattivamente<br />

essere utili dando sostegno morale e materiale. Una ONG al servizio dei più deboli<br />

" 'Uè, cumparie', 'o ssaj cu chi<br />

staj parlanne? puortem rispetto!!!"<br />

E' questa la frase tipica<br />

del ragazzetto che a soli 13<br />

anni si sente leader di un<br />

gruppo, all'interno del quale,<br />

grazie alla sua spavalderia,<br />

riesce a conquistarsi gli "onori<br />

del pubblico".<br />

Sembra, infatti, di assistere ad<br />

un teatrino di piazza pur non<br />

avendo pagato un biglietto e<br />

puoi scegliere, addirittura, di<br />

diventare un protagonista senza essere un attore! Eccolo, arriva direttamente<br />

dalle isole<br />

Lampados… abbigliamento firmato, occhialoni a specchio, che con passo<br />

ritmato e disinvolto impone di fare spazio!Ah, particolare indispensabile,<br />

coltellino a portata di tasca da mostrare alla prima occasione, pur di suscitare<br />

clamore.<br />

E' ammirato da tutta la comitiva e una sua assenza potrebbe creare quasi<br />

il panico. È lui che risolve tutte le piccole questioni: c'è da picchiare qualcuno?<br />

Ci pensa lui; c'è da fare il prepotente con un ragazzo più piccolo?<br />

Lui è ancora presente, lui, il leone della savana metropolitana! Il martire di<br />

turno può essere chiunque, perché la sua ira si può scatenare in ogni<br />

momento, per il più banale dei motivi o, addirittura, per una semplice<br />

impressione, talvolta anche infondata.<br />

Attenzione! mai contraddire il "guappo" ! vi potreste trovare sotto il portone<br />

di casa un gruppo di "massicci" giovanotti pronti a battersi in difesa del<br />

proprio capo. In verità, il guappo da solo è un bravo ragazzo, che, purtroppo,<br />

per mostrarsi al branco lascia libero sfogo all'irruenza e alla prepotenza.<br />

Ma cosa si intende per prepotenza? Insulti, maldicenze, minacce e un<br />

molto meno allarmante "non rivolgere più la parola".<br />

Credete che questa descrizione appartenga al ragazzo del Bronx? Ebbene<br />

no, le cose da noi vanno solo un po' meglio. I maltrattamenti gratuiti, le<br />

aggressioni fisiche e persino atti di vandalismo, sono pane quotidiano per<br />

i piccoli italiani. Possiamo trovare il bulletto in qualsiasi contesto sociale,<br />

basta osservare nel proprio quartiere, fuori la propria scuola…Al primo<br />

posto, infatti, inaspettatamente c'è la classe dove si realizzano le prepotenze<br />

(si spera in assenza dei professori!).<br />

Segno che i bulli non hanno alcuna esigenza di nascondersi! Non sempre<br />

si tratta di giovani con un'infanzia triste e sfortunata che per difendersi dalla<br />

"società cattiva" assumono un atteggiamento aggressivo e violento. Da un<br />

po' di tempo a questa parte, il bullo è anche il "figlio di papà" che, annoiato<br />

dalla vita facile senza alcun sacrificio, trova nella rissa nuova fonte di<br />

emozioni.<br />

Ma non è tutto! Nella classifica dell'aggressività i maschi sono ovviamente<br />

in testa, ma anche le ragazze non scherzano: spuntano le "bulle", sulla<br />

falsariga delle gang femminili statunitensi, pronte anche loro a salire sul<br />

ring, a far vedere come sia puramente formale la loro appartenenza al<br />

"gentil sesso"! Purtroppo il dato scoraggiante è che oggi è sempre crescente<br />

il numero di giovani che intendono assumere tali atteggiamenti solo<br />

perché sono convinti che in tal modo si ottiene il rispetto dagli altri e,<br />

soprattutto, si è presi in considerazione senza rischiare l'eventuale esclusione<br />

dal gruppo! Per far fronte a questo fenomeno giovanile sempre più<br />

diffuso, bisognerebbe cercare la collaborazione sia delle istituzioni, sia<br />

delle famiglie.<br />

Sarebbe utile far capire ai ragazzi che , in qualsiasi occasione, essere se<br />

stessi risulta il modo più semplice per essere accettati, senza imitare, né<br />

tanto meno farsi da modello per altri e, pur avendo comportamenti completamente<br />

differenti dalla massa, affermare ugualmente la propria personalità.<br />

Un aiuto per combattere questa "moda" potrebbe essere la scuola, luogo<br />

in cui i ragazzi continuamente si confrontano e cercano di "idolatrare" quello<br />

più conosciuto tralasciando,o ,addirittura, rinnegando i propri principi.<br />

Sicuramente anche la famiglia, più presente nella vita del ragazzo, potrebbe<br />

aiutarlo ad affrontare quelle situazioni apparentemente più grandi di lui,<br />

ma risolvibili semplicemente essendo se stessi!<br />

verso un popolo che oggi sta vivendo la sofferenza e la tragedia di una<br />

guerra crudele.<br />

Queste sono solo alcuni piccoli esempi di quello che questa associazione<br />

mette in pratica per soccorrere i "meno fortunati"…<br />

Sì, li definiamo così perché loro non c'entrano nulla con questa assurda<br />

guerra ed hanno semplicemente avuto la sfortuna di nascere in un paese<br />

con la guerra e siccome potrebbe capitare a chiunque di noi, pensandoci<br />

dobbiamo essere ancora più grati a questa stupenda associazione…<br />

un'unica semplice parola:<br />

Grazie!<br />

di Federica Ferrigno e Palmira Copersito VH<br />

Simona Testa V D<br />

Tiziana Voccia V D<br />

Emanuele Cecere V D<br />

II


layout2.qxp 22/04/2005 10.12 Pagina 3<br />

III Libri, TV e altro...<br />

Giorgio <strong>De</strong> Chirico , artista sorprendentemente fecondo e multiforme , conscio della<br />

propria unicità e del proprio valore, tanto da definirsi "Pictor Optimus" , portavoce di<br />

una pittura in bilico tra filosofia e mestiere artigianale , è una delle personalità più libere<br />

e autonome del panorama artistico del novecento. Giorgio <strong>De</strong> Chirico é passato<br />

alla storia e alla storia dell'arte per essere stato l'inventore primo e unico della pittura<br />

metafisica. Il termine metafisica ,attribuito da <strong>De</strong> Chirico alla propria pittura<br />

, è preso a prestito dalla filosofia , ma mentre per quella disciplina la<br />

metafisica è la scienza che studia il bisogno di spiritualità dell'uomo e<br />

spesso si occupa di quanto attiene all'esistenza del divino, per la pittura<br />

l'interpretazione della parola è da intendersi in senso più strettamente etimologico<br />

: metafisica come ciò che sta "al di là" del mondo fisico , degli<br />

avvenimenti , delle sensazioni, delle cose, come "luogo altro dal reale" ,<br />

posto in un territorio di confine tra il visibile e il non visibile : un mondo<br />

riflesso dove l'apparenza diventa sostanza. L'arte sacra che ha normalmente<br />

come fine ultimo quello di indurre l'osservatore alla venerazione<br />

delle immagini ,con <strong>De</strong> Chirico viene privata del suo "atavico" carattere<br />

devozionale . Quando <strong>De</strong> Chirico affronta l'iconografia religiosa, non lo fa<br />

in termini iconoclastici , ma sulla scorta di una sentita e personale "religiosità<br />

laica". In questo senso , la produzione religiosa di <strong>De</strong> Chirico e<br />

quella più propriamente "metafisica" convergono in una comune ricerca di intenti : l'arte<br />

di <strong>De</strong> Chirico cerca e trova il valore della sacralità in se stessa. Certamente il bisogno<br />

della creazione artistica nasce da un desiderio di immortalità. In questo senso l'arte<br />

sfida la morte e l'artista diventa egli stesso artefice della realtà; nato per la perfezione<br />

della forma, l'artista è autorizzato ad accedere alla possibilità di equiparare la creazione<br />

umana alla creazione divina : il microcosmo dell'opera contro il macrocosmo dell'universo.<br />

"Il tempo , padrone implacabile degli uomini , si immobilizza , impotente ,e<br />

resta coricato ai piedi del Genio. Così perfino il tempo perde il suo potere sull'uomo che<br />

contempla un'opera; infatti un uomo sotto il dominio dell'arte è puro. La presenza divi-<br />

ZOOMPS<br />

Iscrizione al Tribunale di Napoli:<br />

in attesa di registrazione<br />

Docenti<br />

Prof.ssa Laura D'Eliseo (responsabile progetto)<br />

Prof.ssa Carla Crescenzi<br />

Prof.ssa Franca Vacca<br />

Prof.ssa Annamaria Zaza<br />

Alunni redattori<br />

Imma Gallo 5A<br />

Gammieri Ilaria 5H<br />

Imma Lancia 5 H<br />

Luisa Cortese 5H<br />

Francesca Smeraglia 5 H<br />

Simona Testa 5D<br />

Carmen Sole 5D<br />

Valentina Di Santo 5 D<br />

India Bertelli 5D<br />

Linda Sbarra 5D<br />

Chiara Vollero 5D<br />

Emanuele Cecere 5D<br />

Marco Buonuomo 5D<br />

Simona Bianco 5D<br />

Ilaria Formigli<br />

Roberto Esposito 3E<br />

Rossella Parente 3B<br />

Scilla Cuocolo 3B<br />

Mariantonietta Gesualdi 3B<br />

Melinda Formigli 3D<br />

Roberta Murolo 3D<br />

Barbara Arpaia 3D<br />

Romina de Bernardo 3D<br />

Ilaria Varriale 3D<br />

Giacomo Privitera ex 5H<br />

Mario Assante ex 5H<br />

Rosanna Falanga ex 5D<br />

PROGETTO GRAFICO<br />

Giuseppe Mangiamele<br />

SEDE<br />

Via E.A.Mario Napoli<br />

STAMPA:<br />

ARTI TIPOGRAFICHE COGITO - SALERNO<br />

LA PASSIONE DI DE CHIRICO<br />

ANTONELLA CILENTO: UNA SCRITTRICE EMERGENTE<br />

Autrice: Antonella Cilento Edizioni: Guanda (Narratori della Fenice)Pag. 174 Euro 13,50<br />

"Nero Napoletano" è un thriller , ma non il<br />

classico thriller americano. Ambientato<br />

nella città di Napoli,è la storia di una<br />

ragazza, che non ha niente a che vedere<br />

con le classiche eroine dei romanzi gialli:belle<br />

e agili. Elide, questo è il nome<br />

della protagonista, è invece, una 30enne<br />

un po' impacciata, stile Bridget Jones;<br />

con le sue paranoie e i suoi strani sogni,<br />

si ritrova ad essere coinvolta in una congiura<br />

svoltasi circa…300 anni prima!Misteriose coincidenze<br />

la portano a fare la conoscenza di strani e singolari personaggi;<br />

e neanche a farlo apposta, s' innamora di un bellissimo<br />

25enne che, tra lo stupore generale, trova una<br />

certa attrazione nei confronti della strana eroina.<br />

L' autrice Antonella Cilento,anche lei campana,è stata abilissima<br />

a fondere aspetti della "vecchia" e della "nuova"<br />

Napoli. E' un libro forse un po' troppo descrittivo, ma sicuramente<br />

divertente e innovativo. Per dare un volto e una<br />

voce alla scrittrice il giorno 16 febbraio presso il liceo<br />

"E.Vittorini",è stato organizzato un incontro-intervista con<br />

Antonella Cilento. Eravamo in tanti nonostante il tempo<br />

inclemente. Abbiamo scoperto che Antonella è davvero<br />

simpatica, ma ciò che più importa è che è stata disponibile<br />

nel rispondere alle nostre domande. Al momento dell'<br />

incontro,la curiosità più grande era sapere se nel descrivere<br />

la simpatica protagonista si era ispirata a qualcuno, e<br />

così è stato questo il primo quesito che le abbiamo sottoposto.<br />

Antonella ci risponde che molti aspetti e ricordi di Elide<br />

sono proprio i suoi;secondo lei in ogni personaggio ci<br />

sarebbe un po' di noi ,altrimenti non riuscirebbero così<br />

bene.<br />

Non ci stupiamo e andiamo avanti con la domanda successiva<br />

Il romanzo è pieno di riferimenti storici, sono tutti reali?<br />

Non tutti, anzi la maggior parte sono una mia idea. Ciò che<br />

è realmente reale è il quadernetto con le memorie di<br />

G.Vico; quello esiste ed è custodito nella Biblioteca<br />

Nazionale.<br />

Abbiamo notato che nel libro ,Antonella mette in relazione<br />

il tempo passato e quello presente,infatti Elide riesce ad<br />

associare uomini vissuti in epoche passate con ragazzi e<br />

giovani del suo tempo;sarà questo a cacciare l'eroina in un<br />

IL REGNO DEL DRAGO D'ORO<br />

Il secondo romanzo della trilogia per ragazzi di Isabel Allende.<br />

Un piccolo e paradisiaco paese, il Regno Proibito, incastonato tra le<br />

montagne dell'Himalaya, che vive in uno splendido e pacifico isolamento<br />

da milleottocento anni, un monaco buddista che si sta occupando<br />

della formazione spirituale del giovane erede al trono, un prezioso<br />

oracolo in grado di predire il futuro in una lingua sconosciuta,<br />

quella anticamente usata dagli yeti.<br />

Questi sono gli ingredienti della nuova avventura di Nadia e<br />

Alexander, già protagonisti di "La città delle bestie", ora alle prese<br />

con una pericolosa setta di sanguinari banditi indiani assoldati da<br />

un'organizzazione criminale internazionale per trafugare la preziosa<br />

statua dai poteri divinatori e per rapire il re che sa come interpellarla.<br />

Nadia e Alexander i due giovani personaggi creati da Isabel Allende per la sua trilogia<br />

dedicata ai ragazzi, ma apprezzata anche dal pubblico adulto, continuano le avventure,<br />

questa volta ambientate nel magico Oriente, intriso di fascino e spiritualità. Qui, tra<br />

le cime innevate dell'Himalaya, l'autrice immagina un fantomatico regno, pacifico e prosperoso,<br />

che rischia di essere cancellato dalla cupidigia del Collezionista, un losco e<br />

avido figuro che ha l'ambizione di diventare l'uomo più ricco del mondo. Il piccolo paradiso<br />

deve infatti la sua fortuna al Drago d'oro, una statua magica dai poteri divinatori di<br />

cui il Collezionista vuole impossessarsi: con questo proposito ricorre all'aiuto dello<br />

Specialista, il capo senza scrupoli di una potente organizzazione criminale. Nadia e<br />

Alexander, rimarranno incosapevolemente coinvolti nel progetto criminoso e le loro<br />

na si manifesta sempre nell'arte poiché essa è l'anima di ogni opera artistica. L'artista<br />

se è veramente tale nel suo animo e nel suo spirito, sa che il suo sacro dovere è di<br />

non indietreggiare davanti a nessuno sforzo, di non evitare alcuno sforzo per raggiungere<br />

l'unica meta , che è la perfezione sempre più grande della sua opera, ed in tal<br />

modo venerare l'arte alla quale egli si è votato" (G. <strong>De</strong> Chirico ). Attualmente è possibile<br />

ammirare parte della "produzione sacra" di Giorgio de Chirico ,presso<br />

il complesso museale di Santa Chiara che ospita la mostra " La passione<br />

secondo <strong>De</strong> Chirico". Curata dal prof. Achille Bonito Oliva , la<br />

mostra consente al visitatore di avvicinarsi a ben 61 opere in cui il "Pictor<br />

Optimus" ha affrontato il tema sacro della fede , alcune delle quali inedite<br />

, come la "Caduta" , un "Autoritratto" e il "Ritratto di Isa" ; tre tele che<br />

per volontà della vedova del pittore furono donate ai frati minori di San<br />

Francesco a Ripa , lo stesso ordine religioso che ospita la mostra nel<br />

complesso museale di Santa Chiara a Napoli.<br />

NOTIZIE UTILI<br />

LA PASSIONE SECONDO DE CHIRICO<br />

dal 18 marzo al 26 giugno 2005<br />

Autore: Giorgio de Chirico<br />

Complesso museale di Santa Chiara<br />

Via Santa Chiara 49/c, Napoli tel. 0817971256<br />

catalogo: <strong>De</strong> Luca Editori D'arte<br />

Curatori: Achille Bonito Oliva<br />

patrocini: Alto Patronato del Presidente della Repubblica<br />

note: in collaborazione con la Fondazione Giorgio e Isa <strong>De</strong> Chirico<br />

genere: arte contemporanea, personale<br />

Orario: tutti i giorni dalle 9,30 alle 18,30 - festivi dalle 9,30 alle 14<br />

Biglietti: ingresso libero<br />

Ilaria Moscato<br />

brutto guaio. Così le chiediamo<br />

Per lei il Tempo cos' è?Perchè è così importante per i suoi<br />

personaggi?<br />

E' una questione soggettiva,per alcuni il tempo sembra non<br />

passare mai e si sentono sempre giovani;per altri è esattamente<br />

l' opposto. I miei personaggi sono tutti legati dal<br />

tempo,ognuno di loro si sente o si vede più vecchio o più<br />

giovane di quello che è,e tutti si sono incontrati per uno<br />

scherzo del tempo, o per una strana coincidenza…<br />

Lei crede alle coincidenze, al karma e alla reincarnazione<br />

ecc.? La sua protagonista ci crede…..<br />

Io credo alle coincidenze, anche perchè me ne capitano<br />

tutti i giorni!Invece non ho molta fede in queste credenze<br />

orientali, anche se devo ammettere che ne sono molto<br />

attratta,ho letto molti libri su questo argomento.<br />

Un'ultima domanda:Secondo lei la lettura può essere considerata<br />

uno strumento di evasione dalla realtà?-<br />

Certo!Anzi vi invito a leggere più spesso che potete anche<br />

se non si tratta di libri particolarmente impegnativi;è un<br />

modo per rilassarsi e leggendo, si ampliano i confini della<br />

nostra immaginazione;leggendo possiamo essere chi<br />

vogliamo!<br />

Con questo intervento salutiamo Antonella Cilento, dandole<br />

appuntamento al suo prossimo romanzo.<br />

Lucia Apparente II E<br />

Liceo<br />

Scientifico "E.Vittorini"<br />

avventure saranno .<br />

Lungo la loro strada incapperanno negli spietati Guerrieri blu, nella misteriosa setta<br />

dello Scorpione e nei mitici abitanti dell'Himalaya, gli yeti, accostandosi ai fondamenti<br />

della medicina orientale, delle arti marziali e del buddhismo. Al loro fianco ci saranno<br />

anche due nuovi amici: il monaco buddhista Tensin e il suo discepolo Dil Bahadur, principe<br />

ereditario del Regno proibito, insieme al quale affronteranno coraggiosamente<br />

tante avvincenti avventure dai risvolti emozionanti e imprevedibili, per proteggere la<br />

pace e la civiltà di un popolo saggio.<br />

Autrice: Isabel Allende<br />

editore: Feltrinelli<br />

pag. : 264<br />

prezzo : 14.50 euro<br />

LA SCHEDA<br />

Antonella Cilento (Napoli, 1970) finalista al Premio<br />

Calvino 1998 e vincitrice del Premio Tondelli 1999 , ha<br />

fondato e conduce la scuola di scrittura "La linea scritta"<br />

a Napoli e tiene laboratori di scrittura dal 1993 in tutta<br />

Italia. Collabora con "L'Indice dei libri del mese", "Il Sole<br />

24 ore Sud", "Il Mattino". Ha realizzato i racconti radiofonici<br />

Voci dal silenzio per Radio RAI 3. Ha scritto numerosi<br />

testi per il teatro. Isuoi libri: Il cielo capovolto<br />

(Avagliano), Una lunga notte (Guanda), Neronapoletano<br />

(Guanda), Non è il paradiso (Sironi). In quest'ultimo ha<br />

messo a nudo, con coraggio, la cosiddetta "camorra<br />

light" del mondo culturale napoletano, suscitando molte<br />

polemiche.<br />

Valentina Di Santo 5D


layout2.qxp 22/04/2005 10.12 Pagina 4<br />

Ci hanno riportato qui in Italia, con la forza però ci sono riusciti! Tutta colpa<br />

di questi esami di stato…ma dico io non si potevano posticipare, non so a<br />

quando,però, perché per noi è l'ultimo anno! E così eccoci qui, a<br />

scuola…nel caso nessuno se ne fosse accorto la 5D è tornata dal viaggio<br />

in Spagna, durato solo una piccola e fulminea settimana o meglio 6 giorni!<br />

Solo da poco abbiamo realizzato, è forse attribuibile a questo il fatto che mi<br />

sono ridotta a scrivere questo articolo che è già marzo. Il trauma post - viaggio<br />

è stato difficile da smaltire…!<br />

Ricordo ancora perfettamente tutti i momenti vissuti, sono impressi indelebilmente<br />

nella mia memoria…così ho deciso di rendere partecipi<br />

un po' tutti voi scrivendo quest'articolo, di quello che è<br />

accaduto in Spagna, nella mitica Madrid.<br />

Partiamo dal 1° giorno: appena arrivati siamo andati a visitare<br />

il centro di Madrid, abbiamo avuto il nostro primo impatto con<br />

la lingua (che è stato alquanto turbante) e abbiamo fatto i<br />

nostri primi acquisti al mercato adibito a Plaza Mayor per le<br />

festività natalizie.<br />

Giorno 2°: visita al Parque del Buen Retiro (dove abbiamo anche incontrato<br />

un noto personaggio di una serie tv).<br />

In questo piccolo (mica tanto) angolo di verde nel cuore di Madrid abbiamo<br />

potuto vedere il palazzo di cristallo, imponente edificio che riluceva nel bel<br />

mezzo del parco accanto ad un incantevole lago dove nuotavano anatre e<br />

cigni. Sembra impossibile come in una grande città possano convivere la<br />

natura e la quiete con il caos cittadino… beh Madrid è anche questo!<br />

Successivamente abbiamo visitato la Stazione Atocha dotata di un meraviglioso<br />

giardino tropicale al suo interno…niente a che vedere con le stazioni<br />

italiane!<br />

Giorno 3°: visita al Palazzo Reale dei Borboni, beh bello niente a dire,<br />

anche se lì dentro con tutti quegli arazzi, tavoli intarsiati, baldacchini, dipinti<br />

ecc…si avvertiva un po' un senso di claustrofobia!nel pomeriggio dello<br />

stesso giorno siamo andati al Museo del Prado, dove abbiamo potuto<br />

ammirare gli splendidi quadri di Picasso e Velàzquez, che venivano descrit-<br />

Il 9 marzo una rappresentanza del <strong>De</strong> <strong>Nicola</strong> accompagnata<br />

dalla prof.ssa Annamaria Zaza, ha partecipato, presso la Città<br />

della Scienza, all'iniziativa "La città delle donne" organizzata<br />

dall'Assessorato per le pari opportunità della Regione<br />

Campania. Nella nostra regione sono ancora troppo poche le<br />

donne che lavorano e la Commissione Europea sta cercando di<br />

far raggiungere all'occupazione femminile una percentuale rilevante<br />

della platea totale dei lavoratori. Per incrementare la presenza<br />

femminile nel mercato del lavoro è stato destinato un<br />

apposito finanziamento all'interno del P.O.R. (Piano Operativo<br />

Regionale) da utilizzare per la promozione della partecipazione<br />

femminile al mercato del lavoro. Sono stati creati Centri per<br />

Occupabilità Femminile (C.O.F.) attivi su tutto il territorio regionale<br />

che aiutano a costruire o migliorare il percorso lavorativo.<br />

Gli operatori dei C.O.F. offrono assistenze e consulenze specializzate<br />

e affiancano le utenti nell'uso di Internet e delle biblioteche<br />

tematiche, simulano colloqui di selezione, aiutano a cercare<br />

le fonti di finanziamento adatte e a compilare il business plan.<br />

Con i Progetti Integrati si punta, invece, sullo sviluppo locale e<br />

sulla collaborazione in rete dei diversi soggetti, pubblici e privati,<br />

operanti sul territorio. Province, comuni, enti territoriali, aziende<br />

e imprese si mettono insieme per promuovere e realizzare<br />

progetti nei vari settori dell'economia i cui i destinatari sono le<br />

donne. Inoltre, un Comitato Regionale di esperte per il mainstreaming<br />

e l'empowerment nei processi educativi e formativi<br />

sta lavorando per abbattere antichi e radicati stereotipi secondo<br />

cui le donne sono portate per certe cose e non per altre, mentre<br />

il sapere, la conoscenza, la storia, il linguaggio sono declinati<br />

da uomini e da donne.<br />

"La Città delle donne" ha offerto l'occasione di seguire gli sviluppi<br />

della parità dei sessi con conferenze e mostre mentre dipinti,<br />

sculture, fotografie e una rassegna filmografia hanno esaltato<br />

la creatività femminile.<br />

Secondo noi una delle composizioni più significative e quella di<br />

Laura Cristinzio, intitolata "Era Eva" creata nel 1998, che rappresenta<br />

Eva nel passato e nel presente attraverso una foto ed<br />

uno specchio, la foto per rappresentare il passato e lo specchio<br />

per il presente.<br />

In ultima analisi "la Città delle donne" ha evidenziato come le<br />

donne non siano solo pari opportunità ma anche e soprattutto<br />

sentimenti, amore, gentilezza e onestà.<br />

Cronache <strong>De</strong> Nicoliane<br />

RITORNO ALLA REALTÀ<br />

Scilla Cuocilo III B<br />

Rossella Parente III B<br />

Ricordi e rimpianti di un viaggio indimenticabile<br />

ti con sapiente maestria dalla nostra guida.<br />

Nei successivi 3 giorni siamo andati in visita a Toledo, Segovia e<br />

Salamanca. La nostra prima occupazione, appena giunti in queste città era<br />

quella di accertarci se nelle vicinanze del centro ci fosse un McDonald's. Eh<br />

si, non si andava da nessuna parte senza aver prima stabilito questo punto<br />

saldo…per qualsiasi evenienza durante l'ora di pranzo potevate trovarci li,<br />

era il nostro tormentone, o meglio è più giusto dire il nostro tormento; perché<br />

dopo aver mangiato per una settimana al McDonald's il fegato si mette<br />

a cantare!<br />

Nell'umida e bagnata Toledo (quel giorno pioveva a dirotto)<br />

abbiamo potuto ammirare la superba cattedrale, che sfortunatamente<br />

era in ristrutturazione.<br />

Nella piccola Segovia invece, ci siamo dati allo shopping<br />

sfrenato, tra un cheeseburger e un McPollo.<br />

Per quanto riguarda Salamanca invece, ci siamo recati alla<br />

famosa università, dove però nessuno di noi ha visto la<br />

"maledetta ranocchia"…no non sono pazza ora vi spiego, la<br />

facciata dell'edificio è tutta scolpita di disegni, simboli e quant'altro, si dice<br />

che chi riesce a scorgere la rana, che non è altro che una minuscola scultura<br />

tra le tante, abbia la promozione assicurata con brillanti voti…che dite,<br />

il fatto di non averla vista è un brutto segno?<br />

E siamo arrivati l'ultimo giorno…dopo una fugace visita a Madrid per comprare<br />

gli ultimi souvenirs, via…di filato all'aeroporto per prendere l'aereo<br />

che a malincuore ci avrebbe riportato a casa!<br />

Dopo aver raccontato tutto il raccontabile (il resto è nascosto dal segreto di<br />

stato), colgo l'occasione per ringraziare una persona, senza la quale tutto<br />

questo non sarebbe stato possibile…LA PROFESSORESSA CARLA CRE-<br />

SCENZI…GRAZIE ANCORA PER AVERCI REGALATO IL NOSTRO<br />

SOGNO!!!<br />

Chiara Vollero VD<br />

CITTÀ DELLE DONNE DE NICOLA… IN REGOLA<br />

Gli sviluppi della parità dei sessi attraverso, conferenze,<br />

mostre, degustazioni e semplici interviste<br />

Vi siete mai chiesti come e da chi sia stato costituito il regolamento scolastico del nostro istituto? Tutto<br />

iniziò cosi…<br />

Nel 1988 giunse alle porte dell'istituto Enrico <strong>De</strong> <strong>Nicola</strong>, la professoressa Francesca Brizio, la nostra<br />

attuale preside.<br />

Il suo ingresso fu indimenticabile : il suo corpo emanava una forte luce bianca, e fra le sue mani vi erano<br />

due imponenti tavole di pietra. Tutti i docenti si schierarono di fronte incuriositi e impazienti di conoscere<br />

il contenuto delle tavole. Su di esse vi erano riportate le seguenti leggi:<br />

1. Non avrai altra preside al di fuori di me<br />

2. Non varcare i cancelli della scuola oltre le 8.10<br />

3. Non dimenticare il cartellino di riconoscimento<br />

4. Non desiderare di poter uscire prima delle 9.00. Ti sarà negato.<br />

5. Non uscire dalla tua aula nel cambio d'ora. Se ciò avverrà proverai l'ira di Giustina!<br />

6. Non uscire dalla tua aula in compagnia di altri.<br />

7. Onora i tuoi professori.<br />

8. Non copiare i compiti degli altri.<br />

9. Non trattenerti al bar più dello stretto necessario.<br />

10. Non dimenticare a casa la tua giustifica.<br />

Queste sono le regole che caratterizzano il nostro ordinamento scolastico e trasgredirle significherebbe<br />

fare …………"peccato mortale".<br />

Sappiamo bene che, le più infrante, sono quelle che riguardano l'orario di entrata nella scuola e soprattutto<br />

il cartellino di riconoscimento. Riflettendo su quest'ultima regola, si è visto che la maggior parte<br />

degli alunni, nonostante i continui avvertimenti, stenti ad osservarla. All'inosservanza di queste norme,<br />

è giusto che ci siano le corrispettive sanzioni, le quali, però, sono spesso, a nostro avviso, un po' troppo<br />

rigide. Speriamo che in futuro gli studenti considerino tutte le regole parte delle proprie abitudini, ma<br />

allo stesso modo auspichiamo che da parte dei nostri "Superiori Celesti" ci sia un pò più di flessibilità<br />

nei confronti di coloro che "eccezionalmente" trasgrediscono. Siamo sicuri che , non appena noi studenti<br />

mostreremo collaborazione, anche "loro" saranno un po' più …………….umani!!!!!<br />

Melinda Formicola III D Barbara Arpaia III D<br />

LA GIORNATA DELLA LEGALITA'<br />

Rappresentanti delle istituzioni, ma ancor più nostri amici, pronti a raccontarci le loro esperienze<br />

Il 15 Marzo nella nostra scuola è stato un giorno dedicato alla legalità, in memoria di tutti coloro che<br />

hanno perso la vita per sconfiggere la mafia. La dott.ssa Catena, giudice del dipartimento penale, e il<br />

dott. Toscano, capo del commissariato Arenella, invitati dalla prof.ssa Nappi, docente di diritto, sono<br />

stati ospiti della nostra scuola per parlarci di "criminalità", un problema che è purtroppo in continua e<br />

preoccupante crescita e sta dilagando e affliggendo non solo Napoli, ma tutte le città italiane. La criminalità<br />

sta diventando più "moderna", più spietata e decisa, meglio organizzata e ramificata, più efficiente<br />

e redditizia. Essa non si fa scrupoli di niente e di nessuno, specula su tutto, utilizza qualsiasi mezzo<br />

per assicurarsi piccoli e grandi profitti. La delinquenza del nostro tempo è diventata, perciò, fredda,<br />

disumana, feroce ma soprattutto crudele. Per sconfiggere queste organizzazioni c'è bisogno di legalità<br />

e di non essere omertosi…I nostri ospiti si sono presentati in veste di rappresentanti delle istituzioni,<br />

ma ancor più come nostri amici, pronti a raccontarci le loro esperienze di lavoro e ad ascoltare le<br />

nostre considerazioni sull'argomento e a discuterne insieme. Con le loro parole ci hanno lanciato un<br />

messaggio molto chiaro e preciso: la dott.ssa Catena e il dottor Toscano ci hanno invitato a collaborare<br />

per combattere l'illegalità, perché non può essere un problema esclusivamente delle forze dell'ordine<br />

ma coinvolge tutta la società e può essere ostacolata solo grazie a tutti noi. Ci hanno spiegato l'importanza<br />

di non essere omertosi e come ogni piccolo particolare in sede di indagine può rivelarsi un<br />

ottimo indizio per ricostruire la dinamica di fatti malavitosi. Con questo incontro inizia il nostro percorso<br />

per realizzare una società più civile e democratica, attraverso la ricerca della legalità. Il rispetto deve<br />

essere la nostra regola di vita e oltre ad essere delle "brave" persone dobbiamo essere anche dei<br />

"buoni" cittadini. Che dite ad esempio, se diamo subito prova di buona volontà e di aver recepito il<br />

messaggio? Iniziamo subito e per prima cosa cominciamo a rinunciare alle "pirateria", di cui siamo quotidianamente<br />

complici<br />

Ilaria Variale III <strong>De</strong> Bernardo Romina III D<br />

IV


layout2.qxp 22/04/2005 10.13 Pagina 5<br />

V Cronache <strong>De</strong> Nicoliane<br />

ANCHE IL DE NICOLA HA IL SUO CLUB EUROPA<br />

Si sta per concludere il progetto "Sportello<br />

Europa", primo sull'Europa organizzati<br />

all'interno della scuola. Il progetto , aperto<br />

agli alunni di terza e quarta classe ha formato<br />

ed informato gli allievi sulle varie<br />

tematiche europee: dalla<br />

dichiarazione di Schuman alla<br />

bozza di costituzione europea.<br />

Il corso servirà anche ad istituire<br />

l'Europa club che si formerà<br />

qualora si vincesse il<br />

concorso indetto dalla<br />

"Fondazione Scuola".Gli allievi dotati, non<br />

solo di dispense da leggere, ma anche di<br />

tanta buona volontà, hanno partecipato<br />

con entusiasmo ed impegno alla ricerca di<br />

materiale informativo che è servito per<br />

l'iscrizione ad alcuni concorsi banditi<br />

dall'Ufficio Scolastico Regionale (U.S.R.)<br />

e dall'ufficio di rappresentanza della<br />

CATERINA VA IN CITTÀ<br />

Titolo originale: Caterina va in città<br />

Nazione: Italia<br />

Anno: 2002<br />

Genere: Drammatico<br />

Durata: 90'<br />

Regia: Paolo Virzì<br />

Cast: Sergio Castellitto, Alice Teghilin, Margherita Buy, Claudio Amendola,<br />

Antonio Carnevale, Paola Tiziana Cruciani.<br />

Produzione: Riccardo Tozzi, Giovanni Stabilini, Marco Chiminez<br />

Una ragazzina<br />

impacciata di campagna,<br />

un padre deluso<br />

dalla vita, una madre<br />

che sembra vivere in<br />

un mondo tutto suo,<br />

questa è la famiglia<br />

Iacovoni che decide<br />

di fare il grande<br />

passo e trasferirsi dal<br />

paesino di provincia<br />

Montalto di Castro in<br />

un quartiere popolare<br />

di Roma, nella casa<br />

dei suoi nonni. Un arrivo quasi traumatico<br />

per la timida ragazzina, Caterina, che a<br />

scuola incontra realtà così diverse e così lontane<br />

dalla realtà di provincia da cui proviene.<br />

Il padre (interpretato dall'ottimo Sergio<br />

Castellitto), frustrato insegnante di ragioneria,<br />

vorrebbe per la figlia quello che lui non è<br />

riuscito ad ottenere, e cioè che frequenti<br />

gente illustre e prestigiosa, come i genitori<br />

dei ragazzini della scuola media del centro, il<br />

Viscontino, noto per essere frequentato da<br />

personaggi di rilievo nella politica e nella cultura<br />

romana. La madre, (interpretata da una<br />

sommessa e bravissima Margherita Buy),<br />

rappresenta tutte le casalinghe oppresse dai<br />

mariti prepotenti.<br />

La povera Caterina, ragazza semplice e<br />

ingenua, sarà dunque catapultata in un<br />

ambiente ostile alle ragazzine come lei e<br />

sarà costretta a seguire ora una moda e ora<br />

l'altra, permettendo al regista di offrire una<br />

panoramica spietata degli stili di vita dei teenager<br />

romani: o sei zecca o sei pariola, o<br />

comunista o fascista. Si assiste dunque alla<br />

sfilata dei luoghi comuni, delle battute ripetute<br />

a pappagallo, in un quadro impietoso delle<br />

mode giovanili degli ultimi anni che, sfortunatamente,<br />

rispecchia in pieno. Caterina diventa<br />

amica intima prima di una ragazzina<br />

"comunista", figlia di una celebre intellettuale,<br />

poi, a seguito di un episodio spiacevole in<br />

presenza del padre, cambia amicizia e si<br />

avvicina ad un gruppo di ragazzine, la cui<br />

leader è figlia di un onorevole di destra,<br />

accostandosi così a persone di uno schieramento<br />

politico opposto. In realtà, se è vero<br />

che sono ben rappresentate le due realtà<br />

politiche attraverso l'abbigliamento, il linguaggio<br />

e il modo di fare delle ragazzine<br />

adolescenti, la diversità si annulla completamente<br />

di fronte all'ingenuità di Caterina,<br />

all'assenza della madre e alle frustrazioni del<br />

padre. Caterina è l'esempio ancora fresco e<br />

genuino di quella mediocrità che il padre<br />

tanto disprezza tentando disperatamente di<br />

far fare alla figlia ciòche lui non è stato capace…entrare<br />

in quel mondo ovattato fatto di<br />

Commissione Europea in Italia. L'obiettivo<br />

finale è la presentazione di un progetto<br />

sulla formazione europea dei giovani alla<br />

Fondazione Scuola del Banco San Paolo<br />

di Torino che mette in palio come primo<br />

premio ben € 15.000,per la<br />

realizzazione dello stesso ed<br />

altri di minore entità. La partecipazione<br />

impone, come si può<br />

ben immaginare, anche degli<br />

obblighi da rispettare, tra i<br />

quali quello di dar vita ad un<br />

club permanente nell'istituto.<br />

Indipendentemente dall'esito del concorso,<br />

proseguirà nelle esperienze iniziate e<br />

pertanto continuerà nel prossimo anno<br />

scolastico.<br />

Responsabile del progetto<br />

Prof Antonio Di Meo.<br />

potenti e famosi:, in poche parole, la gente<br />

che conta. Qui i buoni e i cattivi non esistono.<br />

Esistono solo delle caratterizzazioni spesso<br />

esagerate e portate all'estremo che non<br />

lasciano spazio a chi sta in mezzo.<br />

Innocenza e perversione. Onestà e potere.<br />

Sinistra e <strong>De</strong>stra. Contraddizioni che cercano<br />

una risoluzione, un punto intermedio (o<br />

mediocre) che sia un tentativo di esistere al<br />

di fuori della consuetudine. E ancora: città e<br />

provincia. Fallimento e prestigio. Geografie<br />

di personalità nullificate nella loro appartenenza<br />

a schieramenti contrapposti, ma che<br />

infine, formano entità schematiche, unite e<br />

inscindibili. Il rosso e il nero. L'infanzie e l'età<br />

adulta. Il privilegio e la privazione. Sfumature<br />

che appaiono come confini di uno spazio<br />

conflittuale, di una terra superba e orgogliosa,<br />

alla quale tutti apparteniamo e ne viviamo<br />

le contraddizioni. La realtà agli occhi di una<br />

giovane adolescente è sprovvista di identità,<br />

di misura. E allora, quando si scopre la grande<br />

città, si rischia di confondersi, di scambiare<br />

le prostitute che battono nei dintorni del<br />

Grande Raccordo, per simpatiche signore<br />

che si incontrano la sera per riscaldarsi attorno<br />

al fuoco. Tutto questo non lascia spazio<br />

quindi alla piccola Caterina che vive in un<br />

mondo tutto suo fatto della sua normalità e<br />

della sua musica (e difatti la musica che<br />

ama Caterina non è quella che in genere<br />

ama il popolo dei teenager). Ma proprio il suo<br />

essere così diversa fa della ragazzina una<br />

conquista per le due compagne leader della<br />

classe che la imprigionano nel gioco amaro<br />

del "o con noi o contro di noi". Il finale ha tutto<br />

sommato un risvolto positivo, nell'accorgersi<br />

che si può rimanere come si è nonostante<br />

tutto, a patto di non essere inebriati e vinti<br />

dalla smania di potere. Sorte questa che<br />

spetta al padre di Caterina, vittima di una<br />

società ingiusta e a detta sua prerogativa dei<br />

soliti noti. Quando la sua vera sottomissione<br />

soggiorna nel lasciarsi affascinare da quello<br />

stesso mondo che tanto disprezza e che alla<br />

fine lo fa uscire di senno. I piccoli alla fine<br />

restano piccoli ma felicemente. La mamma<br />

nella sua poetica ingenuità innamorandosi di<br />

un uomo che più le assomiglia e Caterina<br />

raggiungendo i suoi obbiettivi (cantare al<br />

Santa Cecilia) senza rimpiangere il mondo<br />

falso che per tutto il film non ha fatto altro che<br />

farla sentire smarrita e scettica. Forse la<br />

morale del film è che può essere una nuova<br />

città, una nuova classe, nuovi compagni. Ma<br />

la verità é che nulla cambia se non ci si libera<br />

da quell'ancora che ci spinge verso il<br />

basso…<br />

Simona Testa VD<br />

"NIGHT GUYS 4 DAY DREAMS"<br />

Un calendario a favore di Byelo Onlus, un'associazione senza fini<br />

di lucro, che aiuta i bambini-soldato del Nord Uganda.<br />

Tutti noi lo conosciamo o lo abbiamo<br />

visto almeno una volta negli eventi o<br />

nei party del bey night a Napoli ma, ora<br />

ha davvero superato se stesso nel<br />

dare vita a un'iniziativa benefica insieme<br />

al fotografo pubblicitario Massimo<br />

Paresi. Parliamo di Massi Marcucci<br />

degli Angels of Love. I due hanno realizzato<br />

a un calendario, 12 mesi con<br />

immagini di testimonial-nottambuli,<br />

rigorosamente made in Naples :<br />

"Night guys 4 day dreams", che<br />

vuole dire basta agli stereotipi della<br />

notte: droghe più o meno pesanti,<br />

abuso d'alcool, sesso non sicuro, violenze,<br />

imprudenze e, fatalmente, stragi<br />

del sabato sera e che racconta a chi<br />

non frequenta la notte, che "non è un<br />

inferno e a chi<br />

ama il rischio o<br />

l'eccesso che<br />

non ne vale la<br />

pena". Massi, è<br />

venuto a trovarci<br />

a scuola per presentare<br />

la sua<br />

iniziativa e noi di<br />

Z O O M P S<br />

abbiamo avuto<br />

l'occasione di<br />

intervistarlo:<br />

Com' è nata l'idea di questa iniziativa?<br />

Mi trovavo ad una serata in compagnia<br />

del mio amico fotografo Massimo<br />

Paresi ed a un certo punto abbiamo<br />

sentito la necessità di fare qualcosa<br />

per aiutare chi ne aveva più bisogno.<br />

A chi saranno destinati i ricavati della<br />

vendita dei calendari?<br />

Saranno destinati in favore di Byelo<br />

Onlus (www.Byelo.org), un'associazione<br />

senza fini di lucro, che tra le tante<br />

azioni umanitarie di cui si interessa<br />

aiuta i bambini-soldato del Nord<br />

Uganda, un paese tormentato da 20<br />

anni di guerra; è un'organizzazione<br />

nata per fare della solidarietà una<br />

ragione di vita e dare una risposta concreta<br />

alle richieste di aiuto da parte di<br />

chi tanto soffre.<br />

In sintesi vuol dare una speranza e la<br />

certezza di un futuro a chi nulla ha ed<br />

attende con fiducia e dignità che qualcosa<br />

finalmente accada.<br />

Come mai hai scelto proprio questa<br />

organizzazione, c'è un motivo in<br />

particolare?<br />

Si, poco tempo fa è stato in Africa, un<br />

paese la cui bellezza ti lascia senza<br />

fiato, ma che allo stesso tempo<br />

mostra realtà terribili, di fame, di miseria<br />

e di morte. Non si può restare indifferenti<br />

a tutto questo, l'Africa ti entra<br />

nell'anima.<br />

Lì sono entrato in contatto con la Belo<br />

e ho avuto così modo di costatare la<br />

dedizione e la serietà del loro lavoro.<br />

Sono sicuro che questi fondi, saranno<br />

utilizzati nel migliore dei modi.<br />

Chi ha partecipato al calendario?<br />

Hanno prestato il loro volto molti personaggi<br />

famosi, tutti rigorosamente di<br />

Napoli<br />

Ricordiamo tra gli altri: Valerio Folla-<br />

Manzillo che con il suo nipotino<br />

Lorenzo gioca con la polistil sconsigliando<br />

le corse notturne in auto;<br />

Marco Messina e<br />

Marco Jovine dei<br />

'99 Posse che contro<br />

l'extasy promuovono<br />

invece la<br />

meditazione, come<br />

estasi endogena;<br />

la bellissima<br />

Barbara Petrillo<br />

che nella foto ridicolarizza<br />

i miti falsi<br />

o equivoci della<br />

discoteca giocando<br />

a fare la pop<br />

star affianco a due<br />

imponenti body guard, Aleks Cameli e<br />

Mario Ioimo; i dj Fiore e Roby B che<br />

fanno una lotta a colpi di cuscino con<br />

la giovane penna della by night campano<br />

Barbara Romano; gli artisti<br />

Mariangela Levita e Marcello Simeone<br />

che propagandano sesso con amore,<br />

ma soprattutto protetto.<br />

Il calendario, è stato sponsorizzato da<br />

sei club napoletani, dove sono anche<br />

state scattate le foto ed è stato distribuito<br />

gratuitamente nei club, discobar,negozi<br />

di abbigliamento ecc.<br />

Al termine dell'intervista, dopo aver ringraziato<br />

Massi Marcucci della sua<br />

disponibilità e del bel lavoro che sta<br />

svolgendo per uno scopo così umanitario<br />

il calendario è stato distribuito a<br />

tutti i denicoliani che hanno potuto così<br />

dimostrare, secondo le proprie<br />

"tasche" la loro generosità.<br />

Emanuele Cecere VD<br />

Ivana Varriale VD<br />

"SPECIALE ALTOPARLANTE"<br />

Cosa ci fanno in uno studio televisivo un avvocato, una ispettrice MIUR,<br />

un professore e un rappresentante dell'Unione Nazionale Studenti?<br />

Parlano di giovani. Il programma è "Speciale Altoparlante" trasmesso<br />

giovedì 3 marzo su TeleA. La tematica è Genitori uniti! Formazione e<br />

valorizzazione dei giovani nel segno della competività europea, ma in<br />

realtà il vero fulcro del dibattito è stato la Riforma Moratti. La formula del<br />

programma è quella del talk show, in cui tutti gli ospiti, a turno, prendono<br />

parola mediati dal conduttore Gaetano Cerrito. Mentre la Dottoressa<br />

Schiano si pone a favore della Riforma dicendo che è una nuova opportunità<br />

di vivere il rapporto docenti-studenti; il Professor Di Meo vede nella<br />

nuova legge il pregio di mettere in primo piano la persona (in questo<br />

caso lo studente). Di diversa opinione, Giuseppe Beccia, il responsabile<br />

esecutivo dell'Unione Nazionale Studenti, che si scaglia contro la<br />

Riforma vista come inefficace ed anacronistica. L'unico che è sembrato<br />

inadeguato in questo vivace e corretto scambio di battute è stato<br />

l'Avvocato Montefusco, che non ha fatto altro che attaccare la nostra<br />

generazione, a suo dire, priva di valori, priva di capacità di comprendere<br />

la differenza tra realtà e finzione, priva di senso del dovere…. una gioventù<br />

"bruciata", insomma! Meno male che l'egregio signor avvocato è<br />

solo una goccia del mare e che non tutti gli adulti demonizzano in questo<br />

modo i giovani. E meno male che il conduttore, con maldestri tentativi<br />

di fare da paciere, ha riportato il dibattito al tema originario. Era<br />

impossibile trarre delle conclusioni da questo programma, ma almeno<br />

nel finale si sono visti sorrisi, fiori e complimenti<br />

Rosanna Falanga ex V D<br />

Laureanda in Scienze delle<br />

Comunicazioni


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Scuola e Societa’<br />

SCUOLA E SOCIETA’ CIVILE ORGANIZZATA<br />

Tante individualità spesso profondamente diverse tra loro ad un certo punto della loro vita<br />

hanno deciso di fare un percorso insieme che possa rappresentare una speranza nuova<br />

Si è tenuto presso la sede della<br />

Circoscrizione Vomero un<br />

incontro-dibattito sul tema della<br />

" privatizzazione dell'acqua", cui<br />

ha preso parte l'I.S.I.S. "<strong>De</strong><br />

<strong>Nicola</strong>" con la presenza del prof.<br />

Giovanni Correale e di una rappresentanza<br />

di allievi accompagnata<br />

dalla prof. Annamaria<br />

Zaza. Il dibattito, moderato da<br />

Dolores Madaro, segretaria politica<br />

dei Comunisti Italiani della zona collinare, ha<br />

visto la presenza di padre Alex Zanotelli,<br />

Francesco Licastro, Presidente della<br />

Circoscrizione Vomero, e numerosi esponenti<br />

politici e amministrativi. Tale incontro, partendo<br />

dall'affidamento da parte dell'ATO2 (Ambito<br />

Territoriale Ottimale) della gestione delle risorse<br />

idriche ad una società a capitale misto pubblico-<br />

IL DIGITALE TERRESTRE<br />

Il digitale terrestre: per molti una delusione<br />

Il Digitale Terrestre è un innovativo<br />

sistema di diffusione del segnale<br />

televisivo in formato digitale e permette<br />

di ricevere programmi digitali<br />

attraverso la normale antenna televisiva.<br />

Vi sono , però, alcune cose non<br />

dette attorno al digitale terrestre,<br />

verità che ai consumatori non arrivano<br />

e che falsano la percezione<br />

che si ha della nuova tecnologia.<br />

La legge 66/01 ed il successivo<br />

regolamento relativo alla radiodiffusione<br />

terrestre in tecnica digitale,<br />

prevede che fino a luglio 2005 il<br />

digitale terrestre operi in fase sperimentale.<br />

È evidente, quindi, che in questa<br />

fase gli utenti non utilizzano il digitale<br />

in modo ottimale e completo<br />

anche perché, solo alcune ristrette<br />

aree geografiche hanno il privilegio<br />

di partecipare alla sperimentazione<br />

La nostra è una società malata di<br />

protagonismo, che trasmette anche<br />

falsi valori. Seguire la moda, guardare<br />

la televisione, imitare nel dire e<br />

nel fare, un personaggio famoso,<br />

sono gli obiettivi primari dei giovani<br />

di oggi.<br />

Un attore, una velina, un calciatore,<br />

rappresentano i punti di riferimento<br />

e i modelli da imitare.<br />

E' evidente che molti di essi, per<br />

sentirsi qualcuno, si servono della<br />

moda, seguono la "corrente", convinti<br />

che solo così si viene accettati<br />

nel "gruppo" e, in qualche modo,<br />

emergere.<br />

Io amo la moda, come tutti ragazzi<br />

della mia età , ma non mi sento<br />

VITA SOCIALE<br />

Riflessioni di un denicoliano<br />

privato, di cui il <strong>De</strong> <strong>Nicola</strong> si è già ampiamente<br />

occupato, ha spaziato sulla funzione della società<br />

civile organizzata per affrontare e risolvere<br />

tutta una serie di problematiche di primaria importanza<br />

per i cittadini e sul ruolo fondamentale che<br />

la scuola può assumere sia nel formare cittadini<br />

attivi e consapevoli sia nel diventare "megafono"<br />

dei problemi del territorio. Padre Alex Zanotelli,<br />

una vecchia conoscenza del nostro Istituto, ha<br />

posto in luce come la società civile organizzata<br />

sia un pianeta dove sono presenti tante individualità<br />

spesso profondamente diverse tra loro che ad<br />

un certo punto della loro vita come gruppi, associazioni,<br />

movimenti o singole persone, di fronte<br />

alla carenza di valori e di principi nel mondo di<br />

ogni giorno, hanno deciso di fare un percorso<br />

insieme che possa rappresentare una speranza<br />

nuova nel panorama della omologazione del pensiero<br />

unico. In realtà, se accettiamo l'idea che la<br />

dei servizi più innovativi.<br />

Nonostante leggi e<br />

regolamenti, tutti i messaggi<br />

pubblicitari attualmente<br />

diffusi dai mass<br />

media non informano<br />

circa l'attuale fase sperimentale,<br />

facendo credere<br />

che il digitale terreste<br />

sia già una realtà operante<br />

in modo ottimale.<br />

La poca chiarezza di<br />

informazione provoca<br />

forti delusioni nell' utente,<br />

che dopo aver acquistatato<br />

ed aver collegato<br />

l'apposito decoder alla<br />

propria antenna si<br />

accorge, invece, di non<br />

vedere nulla o di avere dei doppioni<br />

dei programmi già in uso.<br />

Inoltre in commercio si trovano<br />

diversi decoder ed è purtroppo<br />

impossibile per il consumatore comprendere<br />

le differenze tecniche esistenti;<br />

non tutti i decoder, infatti, permettono<br />

l'interattivita' e molti potrebbero,<br />

addirittura, diventare obsoleti<br />

quando il digitale terrestre sarà<br />

pronto alla fine del 2005.<br />

Occorrerebbe fornire notizie corrette;<br />

sarebbe ora di preoccuparsi dei<br />

diritti dei consumatori e le aziende<br />

produttrici hanno il dovere di rispettare<br />

le regole e soprattutto lo Stato<br />

non dovrebbe avallare comportamenti<br />

poco trasparenti.<br />

Roberto Esposito III E<br />

dipendente da essa, so di avere una<br />

personalità mia, non condizionata<br />

sicuramente dagli altri.<br />

In questi giorni su Internet si sono<br />

accesi molti forum su questo tema<br />

centrale che sembra abbia fatto<br />

spazio ad una coscienza morale<br />

che conduce al rispetto della persona,<br />

delle regole, del decoro.<br />

Io non nascondo che, come giovane,<br />

non posso non apprezzare tutto<br />

quanto questa società ci offre, ma<br />

riconosco anche che dobbiamo<br />

darci una regolata.<br />

Piaccia o no, nella vita non si può<br />

sempre essere come si desidera, e<br />

fare quel che ci passa per la mente,<br />

a volte bisogna saper anche ascol-<br />

società civile organizzata sia qualcosa di più della<br />

semplice somma algebrica di associazioni, gruppi,<br />

movimenti e singoli, dobbiamo necessariamente<br />

accettare l'idea che la società civile organizzata<br />

è un vero e proprio soggetto politico. Essa<br />

non ha l'esigenza di costituirsi come partito ma<br />

può interpretare appieno il senso del contraddittorio<br />

costruttivo dove i partiti diventano interlocutori<br />

al pari delle istituzioni e dove l'agorà diviene il<br />

luogo privilegiato del dibattito. In tale ottica la<br />

scuola, in quanto luogo privilegiato delle relazioni,<br />

potrà diventare punto fermo di riferimento per<br />

il territorio e favorire al contempo processi di crescita<br />

sociale e culturale ampliando e valorizzando<br />

gli obiettivi generali dell'offerta formativa.<br />

PER ANDARE DOVE DEVO ANDARE,<br />

PER DOVE DEVO ANDARE?<br />

"Cosa farò da grande"? è proprio<br />

una bella domanda, ma purtroppo<br />

non è facile darsi una riposta immediata<br />

e sicura. Bisogna decidere,<br />

infatti, se indirizzarsi subito verso il<br />

mondo del lavoro o iscriversi<br />

all'Università. L'attività di "orientamento",<br />

sempre più frequente nelle<br />

istituzioni scolastiche, è fondamentale<br />

per guidare i giovani, affinché<br />

compiano le loro scelte come frutto<br />

di una ricerca delle proprie attitudini<br />

e capacità. Ciò, si può realizzare<br />

soltanto in seguito all'interazione di<br />

aree tradizionalmente separate:<br />

scuola, università, enti locali…. La<br />

chiave del successo è, perciò, l'instaurazione<br />

di un reciproco rapporto<br />

di arricchimento che garantisca il<br />

successo formativo ed un apprendimento<br />

in linea con il lavoro.Gli alunni<br />

delle quinte classi della nostra<br />

scuola sono stati chiamati a riflettere<br />

sul proprio futuro e nei giorni 21<br />

e 22 febbraio, si sono recati<br />

all'Università Federico II di Monte<br />

Sant'Angelo per seguire corsi di<br />

MariaAntonietta Gesualdi III B<br />

Rossella Parente III B<br />

Scilla Cuocilo III B<br />

economia, diritto, storia e statistica.<br />

I docenti, al termine delle lezioni, ci<br />

hanno illustrato le diverse facoltà ,<br />

consigliandoci i corsi più opportuni<br />

da seguire e spiegandoci con molta<br />

chiarezza anche il sistema dei crediti.<br />

I crediti formativi non rappresentano<br />

un nuovo tipo di valutazione<br />

e non sostituiscono il voto tradizionale,<br />

ma misurano il lavoro dedicato<br />

alle varie attività di apprendimento<br />

svolte dallo studente e le<br />

conseguenti competenze acquisite.<br />

Ogni credito formativo corrisponde<br />

a 25 ore di attività di apprendimento<br />

da parte dello studente ed in ogni<br />

anno accademico non possono<br />

essere acquisiti più di 60 crediti.<br />

L'esperienza è servita sicuramente<br />

a chiarire molti dubbi e alcuni di noi,<br />

anche grazie a questi corsi e alle<br />

informazioni che i professori ci<br />

hanno dato riguardo gli sbocchi<br />

lavorativi, hanno addirittura deciso<br />

a quale facoltà iscriversi. Per molti<br />

invece rimangono ancora tante perplessità<br />

ed incertezze.<br />

tare i consigli di chi ne sa più di noi e comunque rispettare sempre le regole<br />

del vivere civile.<br />

Non condivido i divieti, le censure, come ad esempio, impedire alle ragazze<br />

di mostrare l'ombelico o ai ragazzi di portare pantaloni a vita bassa, perché<br />

è importante che prevalga la libertà di vestire come più piace, ma in<br />

certi contesti, come a scuola o in ufficio, è opportuno seguire le regole del<br />

buon gusto e del decoro.<br />

Non è mia intenzione giudicare o fare polemica, scaricando sugli altri la<br />

responsabilità di certi atteggiamenti , ma secondo me innanzitutto la famiglia<br />

e poi la scuola dovrebbero essere maggiormente presenti nel guidare<br />

i giovani, soprattutto nell' età adolescenziale, in tutte le fasi della loro crescita,<br />

contribuendo in modo più incisivo alla loro formazione e ad orientarli<br />

verso le scelte giuste, nel rispetto dei valori veri, quelli che nessuna<br />

moda potrà mai distruggere.<br />

Marco Scalabrini IV H<br />

VI


layout2.qxp 22/04/2005 10.13 Pagina 7<br />

VII Pianeta Giovani<br />

Da qualche anno, al primo posto della hit degli<br />

sport maggiormente frequentati e apprezzati dagli<br />

italiani, c'è la danza. Anche la Rai ha trasmesso un<br />

nuovo programma "ballando sotto le stelle", presentato<br />

da Milly Carlucci . Le coppie si sono esibite<br />

in un grande show in cui divertimento e abilità si<br />

sono mescolate alla magia del ballo, per dar vita<br />

ad un inedito spettacolo. I VIP protagonisti dello<br />

spettacolo hanno dovuto imparare in poche settimane,<br />

con l'aiuto di ballerini di fama internazionale<br />

coreografie abbastanza difficili. La trasmissione<br />

ha suscitato un nuovo interesse per il ballo di coppia,<br />

che omologa il divertimento ed il piacere ad un<br />

elevato esercizio fisico.<br />

Chi desidera ballare deve necessariamente curare<br />

CHI LO HA DETTO CHE<br />

BALLANDO SOTTO LE STELLE<br />

Ballare è un' arte, una manifestazione dell'anima<br />

anche la propria preparazione fisica, prevenendo<br />

così possibili infortuni. Non è la stessa cosa ballare<br />

un rock acrobatico un valzer inglese.<br />

Ballare è un arte, una manifestazione dell'animo. I<br />

ballerini sono interpreti che incantano gli occhi<br />

degli spettatori attraverso la perfezione d'ogni<br />

movimento e la raffinatezza di uno stile unico e inimitabile.<br />

Avete mai assistito ad una gara di danza<br />

sportiva o ad un'esibizione di professionisti di balli<br />

di coppia? Personalmente ve lo consigliamo, perché<br />

ci si garantisce una serata di grande spettacolo<br />

e divertimento. Ci sono persone che pagano<br />

volentieri il biglietto solo per vedere i fantasiosi<br />

abiti (tra l'altro costosissimi) delle ballerine e dei<br />

portamenti eleganti dei cavalieri. Ma tutto è spetta-<br />

colo: le acconciature,le coreografie, le musiche, il<br />

portamento, le espressioni dei danzatori e il modo<br />

incantevole di interpretare la danza. Per praticare<br />

questo sport sono necessari la passione per la<br />

danza, la voglia di riuscire e tanto tempo libero.<br />

Partecipare alle gare permette anche di conoscere<br />

nuove località poiché le competizioni avvengono<br />

in diverse città italiane.<br />

Ps. Per maggiori informazioni visitare il sito internet<br />

www.fids.it<br />

Ilaria Formigli V D<br />

Simona Bianco V D<br />

IL CRIMINE NON PAGA? UN CUORE NEL POZZO<br />

Corse folli, omicidi e rapine questo è il mondo di Gta Sant Andreas<br />

Vi ricordate<br />

quando da piccoli<br />

si giocava<br />

a guardie e<br />

ladri? Questi<br />

giochi, ormai,<br />

sono passati di<br />

moda, ma<br />

adesso la rockstar<br />

games ha<br />

voluto rinnovare<br />

questi giochi nel mondo<br />

informatico che noi tutti<br />

conosciamo. Ragazzi e<br />

ragazze, ho l'onore di presentarvi<br />

l'attesissima nuova<br />

versione della fortunata serie<br />

di Grand TheftAuto!<br />

Stavolta intitolato GTA San<br />

Andreas, questo gioco porterà<br />

sui vostri schermi un<br />

mondo parallelo, un microcosmo<br />

dalle tendenze spiccatamente<br />

criminali (come non<br />

notare il bollino rosso con il<br />

numero "18" in copertina? )<br />

ma che saprà comunque<br />

divertire le piu svariate categorie<br />

di videogamers.<br />

Inizierò col parlarvi delle<br />

novità di questo gioco,anche<br />

se naturalmente non ve le<br />

dirò tutte ,in primo luogo<br />

,perché questo gioco è talmente<br />

innovativo che potrei<br />

stare giorni a parlarne, ma<br />

poi che gusto ci sarebbe per<br />

voi, no? Potremo guidare<br />

nuove tipologie di veicoli<br />

dalla già celeberrima BMX al<br />

trattore di campagna; le strade<br />

saranno spesso su più<br />

livelli, con ponti cavalcavia,<br />

e a volte veri e propri precipizi.<br />

Avremo la possibilità di<br />

sfogarci in tutti i modi; se<br />

siete dei provetti acrobati,<br />

potrete approfittare per effettuare<br />

acrobazie in moto o in<br />

auto.<br />

Eppure la novità più eclatante<br />

risiede nel sistema di<br />

gioco: come in un gioco di<br />

ruolo, CJ, il nostro protagonista,<br />

possiede diverse capacità<br />

(abilità alla guida o nelle<br />

armi, ecc…) che aumenteranno<br />

o diminuiranno a<br />

seconda di ciò che faremo.<br />

Ciò rende il gioco ancora più<br />

entusiasmante, avremo la<br />

possibilità di migliorare la<br />

nostra mira andando al poligono<br />

o la nostra guida<br />

andando a scuola guida,<br />

insomma, un vero divertimento.<br />

La<br />

pecca di GTA San Andreas<br />

riguarda alcuni problemi del<br />

reparto grafico; l'uso eccessivo<br />

di ombre e luci in tempo<br />

reale causano facilmente dei<br />

cali nel framerate. Purtroppo<br />

ciò può accadere diverse<br />

volte, specie di notte.<br />

Per mascherare queste lacune<br />

dell'hardware di PS2,<br />

Rockstar è passata a un full<br />

blur, ossia a una sfocatura<br />

generale dell'intera immagine<br />

di gioco. Non che sia così<br />

fastidioso, ma è davvero un<br />

p e c c a t o .<br />

La grande soddisfazione sta<br />

come sempre nell'esplorazione<br />

e nella scoperta di nuovi<br />

segreti. E vi assicuro che ce<br />

ne tantissimi e dovunque vi<br />

girate troverete sempre<br />

qualcosa di nuovo e di<br />

incredibile, dalla modifica<br />

delle auto che potrete conservare,<br />

ai tatuaggi sulla<br />

pelle di C.J, al guardaroba,<br />

al taglio di capelli... Per<br />

recuperare energie è necessario<br />

rifocillarsi in uno dei<br />

vari fast food, con tanto di<br />

menu a scelta. Senza parlare<br />

che per quelli che anche nei<br />

videogiochi adorano fare i<br />

dongiovanni con le ragazze,<br />

in questo gioco potranno<br />

sbizzarrirsi tranquillamente,<br />

anche se vi avverto che avrete<br />

delle sorprese sui gusti<br />

delle sexybomb del gioco<br />

GTA San Andreas è anche un<br />

viaggio "culturale" attraverso<br />

la West Coast statunitense<br />

dello scorso decennio.<br />

Nelle case troveremo dei<br />

videogames; la bomboletta<br />

spray, simbolo della sub-cultura<br />

hip-hop, sarà subito presente<br />

nel nostro equipaggiamento;<br />

il boom della musica<br />

rap esplode letteralmente<br />

sullo schermo, portandoci<br />

una nuova selezione di stazioni<br />

radio, con brani che<br />

hanno fatto la storia del<br />

genere tanto che avremo la<br />

possibilità di ascoltare ciò<br />

che più ci gusta mentre percorriamo<br />

un' autostrada con un auto<br />

truccata inseguiti dai poliziotti<br />

e sparati dagli elicotteri.<br />

Giacomo Privitera ex<br />

V D<br />

Facoltà di<br />

Giurisprudenza<br />

Una fiction per non dimenticare<br />

Circa un mese fa, sugli<br />

schermi di tutta Italia andava<br />

in onda un film per "Rai<br />

Fiction"intitolato<br />

"Un cuore nel pozzo". È<br />

ormai certo che, quando si<br />

vuole influenzare o comunque<br />

sensibilizzare<br />

in un determinato modo la<br />

coscienza della collettività,<br />

il modo migliore per ottenere<br />

il risultato voluto è quello<br />

di far passare attraverso<br />

la televisione ciò che si<br />

vuole far entrare nella testa<br />

della gente. Ecco spiegata<br />

la valenza della fiction prodotta<br />

da Angelo Rizzoli, la<br />

quale pur suscitando numerose<br />

polemiche in merito,<br />

ha ricordato il massacro<br />

delle foibe che avvenne ad<br />

opera di Tito. Che fosse un<br />

film destinato a suscitare<br />

polemiche era prevedibile,<br />

data la delicatezza dell'argomento<br />

trattato, ma che<br />

queste si sarebbero scatenate<br />

oltre frontiera e ancor<br />

prima del ciak finale, forse<br />

il regista italiano Alberto<br />

Negrin non se lo aspettava.<br />

"Cuori nel pozzo", fiction<br />

dedicata alla tragedia delle<br />

foibe jugoslave, è stata<br />

accolta con irritazione dalla<br />

stampa slava e italiana. Ma<br />

a questo proposito doverosa<br />

è un'osservazione: "È<br />

giusto ricordare senza fare<br />

polemiche". Un film dunque<br />

per capire ciò che in realtà<br />

per troppo tempo è stato<br />

messo a tacere! Ma proviamo<br />

a riassumere in poche<br />

righe i motivi per cui tutto<br />

ciò accadde. La tragedia<br />

della pulizia etnica nelle<br />

terre slavizzate a forza,<br />

vide il massacro di migliaia<br />

di civili inermi. Gli spietati<br />

partigiani di Tito uccisero<br />

circa 20-30mila persone;un<br />

massacro ed una persecuzione<br />

di massa con un solo<br />

obiettivo, purtroppo ancora<br />

attuale: la pulizia etnica.<br />

Mentre l'Italia viveva la fine<br />

della guerra, i partigiani<br />

iugoslavi con la stella rossa<br />

di Tito eliminarono con<br />

ferocia intere famiglie,<br />

uomini e donne spesso con<br />

i loro bambini,solo perché<br />

oppositori, dichiarati o<br />

anche solo potenziali,della<br />

slavizzazione dei territori.<br />

Tutto ciò è stato ricostruito<br />

magnificamente dal regista<br />

Negrin. La storia è quella di<br />

Don Bruno(interpretato da<br />

Leo Gullotta), in fuga nelle<br />

campagne istriane per mettere<br />

in salvo tra i bambini,<br />

Carlo e Francesco. Carlo è<br />

figlio di un'italiana,violentata<br />

dal capo partigiano<br />

Novak. Quest'ultimo va a<br />

caccia di quel bambino per<br />

eliminarlo. Il prete lo difenderà<br />

fino al sacrificio:sotto<br />

la tonaca da mite sacerdote<br />

di frontiera, ha il cuore di<br />

un leone mentre salva i<br />

bambini in fuga dalle fiamme<br />

che i titini hanno appiccato<br />

all'orfanotrofio.<br />

Tra i tanti attori ricordiamo<br />

ancora: Ania, la quale salverà<br />

assieme a don Bruno<br />

ed Ettore(Giuseppe<br />

Fiorello) numerosi bambini<br />

dalle grinfie dei crudeli partigiani,<br />

Maria (Mia<br />

Benedetta) madre di<br />

Francesco; Sonia Aquino<br />

madre del piccolo Carlo. E<br />

centinaia di coprotagonisti i<br />

quali hanno collaborato alla<br />

realizzazione di una storia<br />

ormai dimenticata. Secondo<br />

i tanti protagonisti della fiction,<br />

tra cui lo stesso<br />

Gullotta, bisognava dar<br />

voce ad una tragedia<br />

dimenticata, un atto dunque<br />

di doverosa civiltà. Il fenomeno<br />

delle foibe è stato<br />

uno dei più agghiaccianti<br />

del Novecento e uno dei<br />

problemi posti implicitamente<br />

da questo film, è<br />

quello della "memoria<br />

negata". Ma tutti siamo<br />

stati in qualche modo vittime<br />

e partecipi di questa<br />

dimenticanza collettiva.<br />

Imma Gallo V A


layout2.qxp 22/04/2005 10.13 Pagina 8<br />

Controcopertina<br />

PROFESSIONE "ATIPICO" LE ULTIME TIPOLOGIE CONTRATTUALI<br />

Lavorare con flessibilità senza diritti né tutele. Le ultime tipologie contrattuali:<br />

determinato, part-time,co.co.co. Ecco un dettagliato vademecum<br />

Il termine "atipico" viene definito, dal nostro vocabolario,<br />

come "tutto ciò che non è specificatamente previsto<br />

e disciplinato dalla legge", ma anche "ciò che<br />

non è tipico", ossia "differente dal tipo normale". Il<br />

paradosso della definizione balza sotto gli occhi di<br />

tutti, se il contesto a cui si rimanda è quello della<br />

sfera lavorativa; infatti l'atipicità che da un po' di<br />

tempo caratterizza il mondo del lavoro, non è regolata<br />

da precise normative (anche se qualche accordo<br />

tra le parti è stato raggiunto), ma sta diventando, purtroppo,<br />

sempre più una modalità comune, "tipica" e<br />

"normale" per i giovani, che "subiscono" le "nuove"<br />

forme contrattuali imposte dal mercato. Il requisito<br />

necessario per il giovane lavoratore precario, alias<br />

atipico, è la "flessibilità", intesa come la capacità di<br />

cambiare impiego circa ogni tre mesi. Come?<br />

Questo avviene grazie al lavoro di intermediazione<br />

delle Apl (agenzie per il lavoro) e dei primitivi uffici di<br />

collocamento, oggi rinominati Centri per l'Impiego,<br />

tra "offerta di lavoro" e datori di lavoro (aziende utilizzatrici).<br />

Dietro queste parole non si cela soltanto del<br />

sarcasmo; vi è una dimensione esistente, nella quale<br />

il giovane si ritrova sempre più di frequente, contraddistinta<br />

dall'utopia di un'occupazione stabile, dalla<br />

mancata realizzazione dei propri obiettivi, dalla<br />

necessità di sbarcare il lunario, e da una crescente<br />

insoddisfazione che va a danno della qualità della<br />

vita di ognuno di essi.<br />

Questa volta si è deciso di approfondire il tema in<br />

questione non come solitamente avviene, ossia<br />

attraverso incontri con personalità istituzionali o<br />

esperti del settore, ma riportando l'esperienza diretta<br />

di Roberta M., ventiseienne universitaria e lavoratrice<br />

atipica.<br />

Cosa rappresenta per lei il lavoro: una necessità, la<br />

voglia d'indipendenza, un'entrata economica che<br />

aiuti la sua famiglia a sostenere le spese universitarie,<br />

o altro?<br />

"La ricerca di un lavoro è stata una mia spontanea<br />

iniziativa, nata dal desiderio di avere un'indipendenza<br />

economica dai miei genitori e poi è diventata una<br />

necessità in quanto la mia famiglia non riusciva a<br />

sostenere le spese delle tasse universitarie. "<br />

Quanti e quali impieghi ha svolto fino ad oggi?<br />

"Non saprei proprio fornirle una cifra. Le mie prime<br />

esperienze lavorative sono state: la commessa di un<br />

negozio di calzature, la barwoman, la colf e altri. In<br />

seguito ho lavorato come operatrice tele-marketing,<br />

addetta all'inventario presso una libreria, promoter di<br />

servizi per una azienda di telefonia mobile, segretaria<br />

presso un ufficio d'assicurazioni e operatrice telefonica<br />

in un call center"<br />

Attualmente, lei è iscritta in un'Apl. Anche in un<br />

Centro per l'impiego? Chi le ha fornito più opportunità<br />

di lavoro?<br />

"Senza dubbio le agenzie di fornitura di lavoro temporaneo,<br />

che da qualche anno ho notato si stanno<br />

moltiplicando davvero come funghi, almeno a<br />

Napoli. Sono anche iscritta da dieci anni al collocamento<br />

e sinceramente non ho mai creduto nella possibilità<br />

di trovare un impiego tramite esso, infatti in<br />

tutti questi anni non ho mai ricevuto una proposta di<br />

lavoro"<br />

Quali tipologie contrattuali le hanno proposto? Lei ha<br />

sempre accettato, o ha dovuto anche rifiutare?<br />

"Mi hanno proposto dei co.co.co., con una retribuzione<br />

base a cui andavano sommate delle provvigioni<br />

in base agli obiettivi che raggiungevo. Ho avuto contratti<br />

a tempo determinato, part-time, ma di un lavoro<br />

stabile e duraturo neanche l'ombra."<br />

Ha mai ricevuto proposte riguardanti aumenti di stipendi<br />

o prospettive di carriera "fast", che si spingevano<br />

un pochino al di là del vero rapporto professionale<br />

tra datore e lavoratore?<br />

"Sì, l'ho ricevuta e subito le dico che l'ho respinta!<br />

Lavoravo all'interno di un centro commerciale e il<br />

direttore di questo mi ha proposto, dopo solo due<br />

settimane di lavoro da semplice addetta alle vendite,<br />

di diventare la sua segretaria, spiegandomi che la<br />

proposta l'avevo ricevuta non perché ero carina, ma<br />

per la mia serietà sul lavoro. Beh,….. ho preferito<br />

fidarmi del mio intuito"<br />

Immagini la sua vita tra dieci anni. Due parole: incertezza<br />

o stabilità?<br />

"Innanzitutto spero che con la laurea in economia e<br />

un po'di fortuna, che non fa mai male, potrò trovare<br />

un impiego stabile."<br />

Cosa c'è da sapere sui contratti? Le nuove e diverse<br />

forme contrattuali per chiarirci un po' le idee;<br />

Contratto a tempo determinato: utilizzato in condizioni<br />

lavorative "temporanee" in quanto prevede una<br />

precisa data di scadenza del rapporto di lavoro. Il termine<br />

del contratto può esser prorogato solo per una<br />

volta, per un periodo non superiore alla durata del<br />

contratto iniziale. Se il rapporto continua anche dopo<br />

questo, il datore è tenuto a corrispondere una maggiorazione<br />

della retribuzione giornaliera pari al 20%<br />

per i primi 10 giorni e al 40% per i successivi. Se<br />

dovesse continuare dopo tali scadenze, il contratto di<br />

lavoro si trasforma in un rapporto a tempo indeterminato.<br />

Viene impiegato: per sostituire lavoratori stagionali<br />

assenti che hanno diritto alla conservazione<br />

del posto di lavoro, per l'esecuzione di un'opera o<br />

servizio avente carattere occasionale e straordinario.<br />

Contratto a tempo indeterminato: non prevede la<br />

scadenza del rapporto di lavoro e può essere sia a<br />

tempo pieno (40 ore nei settori industriali, 36 nel pubblico<br />

impiego), sia part-time.Contratto di formazione<br />

lavoro (CFL): contratto a tempo determinato non rinnovabile,<br />

in cui il datore fornisce un determinato<br />

numero d'ore di formazione in un arco di tempo non<br />

inferiore a 6 mesi e non superiore a 24. Il datore può<br />

decidere di trasformare il Cfl in un rapporto di lavoro<br />

a tempo indeterminato al termine o prima della scadenza<br />

prevista. Le ore di formazione teorica del Cfl<br />

sono sempre retribuite e si svolgono durante le ore<br />

di lavoro. Con il contratto d'inserimento si andrà a<br />

sostituire il Cfl.Contratto part-time: contratto in cui<br />

l'orario di lavoro è inferiore a quello previsto dalla<br />

legge o dai contratti collettivi nazionali del lavoro<br />

(Ccnl). Le diverse modalità d'attuazione del part-time<br />

sono: orizzontale: l'attività lavorativa è svolta tutti i<br />

giorni della settimana ma con orario giornaliero ridotto;verticale:<br />

l'attività lavorativa è svolta solo in alcuni<br />

giorni della settimana con orario pieno o ridotto;ciclico:<br />

l'attività lavorativa è svolta solo in alcune settimane<br />

o in alcuni mesi dell'anno con orario pieno o ridotto.Apprendistato:<br />

accordo tra datore di lavoro e lavoratore,<br />

con il fine di definirne la qualifica e le sue<br />

mansioni all'interno dell'azienda. Quest'ultima mette<br />

a disposizione del giovane la figura di un tutor, incaricato<br />

di seguire l'apprendista. La retribuzione è pari<br />

ad una percentuale del salario di un lavoratore qualificato<br />

con eguale livello, ed essa può crescere ogni<br />

semestre.Lavoro interinale: introdotto con la legge<br />

Biagi (276/03), il lavoro interinale ("in affitto") consiste<br />

in un rapporto triangolare tra lavoratore, agenzia (fornitrice)<br />

e impresa (utilizzatrice). Il lavoratore è assunto<br />

e retribuito dall'agenzia, mentre l'impresa rimborsa<br />

all'agenzia l'ammontare della retribuzione del lavoratore<br />

più una quota di commissione per la fornitura di<br />

mano d'opera. L'agenzia interinale può stipulare due<br />

tipi di contratto:a tempo determinato, per la durata<br />

della prestazione lavorativa presso l'impresa, con il<br />

medesimo trattamento economico e previdenziale di<br />

un lavoratore a pari livello dell'impresa stessa;<br />

a tempo indeterminato, il lavoratore percepisce un'indennità<br />

mensile dall'agenzia anche nei periodi in cui<br />

non presta lavoro presso alcuna azienda. Il contratto<br />

interinale si può stipulare: per sostituire lavoratori<br />

assenti (ferie, malattia, maternità), per acquisire qualifiche<br />

non previste dall'impresa e quando previsto<br />

dai contratti collettivi nazionali. Esso non può esser<br />

stipulato: per sostituire lavoratori in sciopero, in<br />

imprese in cui nell'anno precedente ci siano stati<br />

licenziamenti o sia in atto la cassa integrazione per<br />

la mansione richiesta, per lavori pericolosi o che<br />

richiedono sorveglianza medica. Il contratto interinale,<br />

affinché sia valido deve contenere: mansioni e<br />

inquadramento; luogo e orario; trattamento economico;<br />

impegno dell'agenzia fornitrice a retribuire il lavoratore;<br />

impegno dell'azienda ad informare l'agenzia<br />

fornitrice dei trattamenti economici e previdenziali<br />

applicati; impegno dell'azienda a rimborsare l'agenzia<br />

fornitrice degli oneri previdenziali sostenuti; impegno<br />

dell'azienda ad assumere il lavoratore qualora<br />

l'agenzia fornitrice non lo retribuisca.Co.co.co.: il collaboratore<br />

presta la propria opera a favore di un<br />

committente senza essere suo dipendente, anche<br />

se l'attività è coordinata con quella del committente<br />

ed è continuativa. La co.co.co. rientra nell'area del<br />

lavoro "parasubordinato". Contratto a progetto: va a<br />

sostituire i contratti di lavoro subordinato dei<br />

co.co.co., poiché il datore, avvalendosi di un ridotto<br />

costo del lavoro, potrebbe mascherare rapporti lavorativi<br />

dipendenti a tutti gli effetti. Con questo il lavoratore<br />

viene considerato autonomo; la sua attività consiste<br />

nell'esecuzione di un progetto (programma, o<br />

fasi di esso) che deve poter gestire autonomamente<br />

senza sottostare al datore. Muta la denominazione,<br />

ma l'autonomia rispetto alla co.co.co. sembra esser<br />

la medesima, poiché limitata dal fatto che il collaboratore<br />

inserendosi in un contesto aziendale deve<br />

attenersi alle esigenze ed ai tempi di lavoro. La differenza<br />

con la co.co.co sta nella forma del contratto.<br />

La co.co.co. può avere una forma non scritta, mentre<br />

il contratto a progetto dev'essere scritto e deve<br />

indicare: durata del progetto, contenuto progetto,<br />

retribuzione e misure di tutela della salute e della<br />

sicurezza. Per quanto concerne gli aspetti previdenziali<br />

ed assistenziali non esistono grandi differenze<br />

col vecchio co.co.co.<br />

Job sharing: "lavoro ripartito" con cui due o più lavoratori<br />

si dividono un'attività sia dal punto di vista del<br />

tempo lavorativo che da quello della retribuzione.<br />

Telelavoro: è una modalità di lavoro indipendente<br />

dalla localizzazione geografica dell'azienda che prevede<br />

l'utilizzo dei sistemi informatici e telematici.<br />

Mario Assante<br />

Cosa c'è da sapere sui nuovi contratti di lavoro<br />

Chiariamoci un po' le idee sulle<br />

nuove e diverse forme contrattuali.Contratto<br />

a tempo determinato:<br />

utilizzato in condizioni<br />

lavorative "temporanee" in<br />

quanto prevede una precisa<br />

data di scadenza del rapporto di<br />

lavoro. Il termine del contratto<br />

può esser prorogato solo per<br />

una volta, per un periodo non<br />

superiore alla durata del contratto<br />

iniziale. Se il rapporto continua<br />

anche dopo questo, il datore<br />

è tenuto a corrispondere una<br />

maggiorazione della retribuzione<br />

giornaliera pari al 20% per i<br />

primi 10 giorni e al 40% per i<br />

successivi. Se dovesse continuare<br />

dopo tali scadenze, il contratto<br />

di lavoro si trasforma in un<br />

rapporto a tempo indeterminato.<br />

Viene impiegato: per sostituire<br />

lavoratori stagionali assenti che<br />

hanno diritto alla conservazione<br />

del posto di lavoro, per l'esecuzione<br />

di un'opera o servizio<br />

avente carattere occasionale e<br />

straordinario.Contratto a<br />

tempo indeterminato: non prevede<br />

la scadenza del rapporto di<br />

lavoro e può essere sia a tempo<br />

pieno (40 ore nei settori indu-<br />

striali, 36 nel pubblico impiego),<br />

sia part-time.Contratto di formazione<br />

lavoro (CFL): contratto a<br />

tempo determinato non rinnovabile,<br />

in cui il datore fornisce un<br />

determinato numero d'ore di formazione<br />

in un arco di tempo non<br />

inferiore a 6 mesi e non superiore<br />

a 24. Il datore può decidere di<br />

trasformare il Cfl in un rapporto<br />

di lavoro a tempo indeterminato<br />

al termine o prima della scadenza<br />

prevista. Le ore di formazione<br />

teorica del Cfl sono sempre<br />

retribuite e si svolgono durante<br />

le ore di lavoro. Con il contratto<br />

d'inserimento si andrà a sostituire<br />

il Cfl.Contratto part-time:<br />

contratto in cui l'orario di lavoro<br />

è inferiore a quello previsto dalla<br />

legge o dai contratti collettivi<br />

nazionali del lavoro (Ccnl). Le<br />

diverse modalità d'attuazione<br />

del part-time sono: orizzontale:<br />

l'attività lavorativa è svolta tutti i<br />

giorni della settimana ma con<br />

orario giornaliero ridotto;<br />

verticale: l'attività lavorativa è<br />

svolta solo in alcuni giorni della<br />

settimana con orario pieno o<br />

ridotto;ciclico: l'attività lavorativa<br />

è svolta solo in alcune settimane<br />

o in alcuni mesi dell'anno con<br />

orario pieno o ridotto.<br />

Apprendistato: accordo tra<br />

datore di lavoro e lavoratore,<br />

con il fine di definirne la qualifica<br />

e le sue mansioni all'interno dell'azienda.<br />

Quest'ultima mette a<br />

disposizione del giovane la figura<br />

di un tutor, incaricato di seguire<br />

l'apprendista. La retribuzione<br />

è pari ad una percentuale del<br />

salario di un lavoratore qualificato<br />

con eguale livello, ed essa<br />

può crescere ogni semestre.<br />

Lavoro interinale: introdotto<br />

con la legge Biagi (276/03), il<br />

lavoro interinale ("in affitto") consiste<br />

in un rapporto triangolare<br />

tra lavoratore, agenzia (fornitrice)<br />

e impresa (utilizzatrice). Il<br />

lavoratore è assunto e retribuito<br />

dall'agenzia, mentre l'impresa<br />

rimborsa all'agenzia l'ammontare<br />

della retribuzione del lavoratore<br />

più una quota di commissione<br />

per la fornitura di mano<br />

d'opera. L'agenzia interinale può<br />

stipulare due tipi di contratto:<br />

a tempo determinato, per la<br />

durata della prestazione lavorativa<br />

presso l'impresa, con il<br />

medesimo trattamento economico<br />

e previdenziale di un lavoratore<br />

a pari livello dell'impresa<br />

stessa;a tempo indeterminato, il<br />

lavoratore percepisce un'indennità<br />

mensile dall'agenzia anche<br />

nei periodi in cui non presta<br />

lavoro presso alcuna azienda. Il<br />

contratto interinale si può stipulare:<br />

per sostituire lavoratori<br />

assenti (ferie, malattia, maternità),<br />

per acquisire qualifiche non<br />

previste dall'impresa e quando<br />

previsto dai contratti collettivi<br />

nazionali. Esso non può esser<br />

stipulato: per sostituire lavoratori<br />

in sciopero, in imprese in cui<br />

nell'anno precedente ci siano<br />

stati licenziamenti o sia in atto la<br />

cassa integrazione per la mansione<br />

richiesta, per lavori pericolosi<br />

o che richiedono sorveglianza<br />

medica. Il contratto interinale,<br />

affinché sia valido deve contenere:<br />

mansioni e inquadramento;<br />

luogo e orario; trattamento<br />

economico; impegno dell'agenzia<br />

fornitrice a retribuire il lavoratore;<br />

impegno dell'azienda ad<br />

informare l'agenzia fornitrice dei<br />

trattamenti economici e previdenziali<br />

applicati; impegno dell'azienda<br />

a rimborsare l'agenzia<br />

fornitrice degli oneri previdenziali<br />

sostenuti; impegno dell'azienda<br />

ad assumere il lavoratore<br />

qualora l'agenzia fornitrice<br />

non lo retribuisca.Co.co.co.: il<br />

collaboratore presta la propria<br />

opera a favore di un committente<br />

senza essere suo dipendente,<br />

anche se l'attività è coordinata<br />

con quella del committente ed<br />

è continuativa. La co.co.co. rientra<br />

nell'area del lavoro "parasubordinato".<br />

Contratto a progetto:<br />

va a sostituire i contratti di<br />

lavoro subordinato dei co.co.co.,<br />

poiché il datore avvalendosi di<br />

un ridotto costo del lavoro<br />

potrebbe mascherare rapporti<br />

lavorativi dipendenti a tutti gli<br />

effetti. Con questo il lavoratore<br />

viene considerato autonomo; la<br />

sua attività consiste nell'esecuzione<br />

di un progetto (programma,<br />

o fasi di esso) che deve<br />

poter gestire autonomamente<br />

senza sottostare al datore. Muta<br />

la denominazione, ma l'autonomia<br />

rispetto alla co.co.co. sembra<br />

esser la medesima, poiché<br />

limitata dal fatto che il collaboratore<br />

inserendosi in un contesto<br />

aziendale deve attenersi alle<br />

esigenze ed ai tempi di lavoro.<br />

La differenza con la co.co.co sta<br />

nella forma del contratto. La<br />

co.co.co. può avere una forma<br />

non scritta, mentre il contratto a<br />

progetto dev'essere scritto e<br />

deve indicare: durata del progetto,<br />

contenuto progetto, retribuzione<br />

e misure di tutela della<br />

salute e della sicurezza. Per<br />

quanto concerne gli aspetti previdenziali<br />

ed assistenziali non<br />

esistono grandi differenze col<br />

vecchio co.co.co. Job sharing:<br />

"lavoro ripartito" con cui due o<br />

più lavoratori si dividono un'attività<br />

sia dal punto di vista del<br />

tempo lavorativo che da quello<br />

della retribuzione. Telelavoro:<br />

è una modalità di lavoro indipendente<br />

dalla localizzazione geografica<br />

dell'azienda che prevede<br />

l'utilizzo dei sistemi informatici e<br />

telematici.<br />

Mario Assante ex V F<br />

Scienze delle Comunicazioni<br />

VIII

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