Studio generale - Provincia di Viterbo

5.1. L’AMBIENTE�FORESTALE�
Lynx Natura e Ambiente s.r.l.
Copre�la�totalità�del�territorio�del�pSIC/ZPS.�Il�soprassuolo�forestale�può�essere�ritenuto�
uniforme,�se�non�altro�da�un�punto�di�vista�di�utilizzazione�forestale,�asserendo�che�le�
specie�predominanti�sono�quelle�del�genere�Quercus.�La�tipologia�di�bosco�è�ceduo�misto�
quercino,�con�presenza�di�piante�matricine,�la�cui�presenza�viene�mantenuta�in�termini�
di�densità�ad�ettaro�in�occasione�dei�tagli�periodici�di�utilizzazione�a�cui�sono�sottoposti�i�
boschi�cedui.�A�un�esame�più�dettagliato�del�territorio�boschivo�inscritto�nel�perimetro�
pSIC/ZPS�vengono�però�rilevate�differenze�nelle�composizioni�delle�fitocenosi�boschive;�
in� particolare� tra� la� superficie� all’interno� della� “forra”� in� forte� declivio,� e� alcuni�
“pianori”� boschivi� nel� territorio� immediatamente� soprastante� e� a� ridosso� della� stessa�
forra.��
Laddove� la� combinazione� tra� pendenza� proibitiva� e� assenza� di� viabilità� forestale� non�
rendono�antieconomico�il�taglio�del�bosco,�l’utilizzazione�del�materiale�legnoso�estraibile�
avviene�secondo�la�sequenza:�
Progetto� di� taglio� �� elaborato� da� un� tecnico� abilitato,� redatto� secondo� i� criteri� di�
salvaguardia�previsti�dalla�L.R.,�che�individua�n.�minimo�di�piante/ettaro�da�lasciare�a�
dotazione�del�bosco;�
Autorizzazione���rilasciata�dall’Ente�preposto�(Amministrazione�Prov.le,�o�Comunale�
per� superfici� inferiori� a� 3� ettari),� contenente� le� prescrizioni� obbligatorie� previste� dalla�
normativa� nonché� misure� di� salvaguardia� ambientale� supplementari� ritenute� congrue�
negli�specifici�casi;�
Taglio� ed� estrazione� degli� assortimenti� legnosi� �� taglio� selettivo� che� periodicamente�
(con�Turni�minimi�obbligatori�per�legge)�può�avvenire,�così�come�fissato�dalla�normativa�
in�vigore,�L.R.�n.39/2002�e�Regolamento�Regionale�n.7/2005.��
In� generale,� le� cenosi� forestali� soggette� ad� utilizzazione� del� Fosso� Cerreto,� essendo�
varietà�quercine,�hanno�un�mercato�come�legna�da�ardere�che�ha�quotazione�e�mercato�
più� o� meno� attivo� nel� periodo� invernale.� Lo� stesso� soprassuolo� boschivo� presenta�
discreta�potenzialità��nell’accrescimento�delle�biomasse�legnose�rispetto�a�quello�che�le�
superfici�boschive�in�genere�riescono�a�produrre��non�esaltata�anche�per�via�dei�difetti�di�
suolo�e�forte�acclività�degli�appezzamenti�boschivi.��
Il� risultato� della� interazione� pedoclimatica� è� comunque� una� copertura� arborea�
omogenea�e�normale,�sempre�considerando�che�l’habitat�boschivo�è�rimasto�nel�nostro�
Paese�per�lo�più�a�ricoprire�le�aree�che�non�potevano�essere�utilizzate�per�l’agricoltura,�e�
obbligatoriamente�quelle�impossibili�da�coltivare,�come�in�questo�caso.��
Piano di Gestione pSIC/ZPS Fosso Cerreto – Parte I 69