Studio generale - Provincia di Viterbo

Lynx Natura e Ambiente s.r.l.
Nel�Lazio�il�vulcanismo�ha�originato�una�serie�di�distretti�a�prevalente�attività�esplosiva�
subaerea,� che� si� alternano� con� strutture� ora� centrali� ora� areali;� da� Nord:� il� Distretto�
vulcanico�vulsino,�quello�cimino�vicano,�quello�sabatino�con�associato�il�Distretto�Tolfa�
Ceriti�Manziana,�ed�infine�il�Distretto�vulcanico�dei�Colli�Albani�a�Sud�di�Roma�a�cui�si�
associa�quello�delle�Isole�Ponziane�settentrionali�(fig�3.3).�I�distretti�vulcanici�di�Tolfa�
Ceriti�Manziana,�dei�Cimini�e�delle�Isole�Ponziane�settentrionali�sono�caratterizzati�dalla�
presenza� di� rocce� da� intermedie� a� acide� di� natura� ibrida� ed� hanno� età� più� antica� (tra�
circa�2�e�1�Ma)�rispetto�agli�altri�distretti,�che�sono�caratterizzati�invece�dalla�presenza�di�
rocce�appartenenti�alla�serie�potassica�e/o�ad�alto�contenuto�in�potassio�la�cui�attività�è�
compresa�tra�0.8�Ma�e�l’attuale.�I�primi�hanno�dato�origine�essenzialmente�a�lave�per�lo�
più�in�domi�e�ad�ignimbriti.�I�distretti�più�giovani,�con�rocce�della�serie�potassica�e/o�ad�
alto�contenuto�in�potassio,�mostrano�tutti�un�alto�grado�di�esplosività�ed�hanno�eruttato�
in�prevalenza�colate�piroclastiche,�prodotti�di�ricaduta�ed�idromagmatiti,�con�effusioni�
laviche�decisamente�subordinate.�
Se�si�osserva�il�Lazio�dall’alto�o�su�immagine�da�satellite,�appaiono�evidenti�quelle�forme�
primarie�del�rilievo�la�cui�origine�è�strettamente�legata�all’azione�delle�forze�endogene:�
si� tratta� di� forme� tettonico�strutturali� a� grande� scala,� dovute� alla� deformazione� della�
crosta�terrestre,�che�costituiscono�vere�e�proprie�strutture�geomorfologiche.�
I� distretti� vulcanici� laziali� presentano� caratteristiche� morfologiche� del� tutto� particolari�
rispetto� a� quelle� delle� altre� regioni� vulcaniche� italiane;� la� messa� in� posto� di� lave,�
piroclastici� di� ricaduta� e� soprattutto� di� imponenti� colate� piroclastiche,� connesse� a�
un’attività� esplosiva,� ha� originato� ampi� plateau� debolmente� degradanti� dalle� aree�
centrali,�dove�si�rinvengono�i�centri�vulcanici�principali,�verso�le�zone�periferiche.�Da�un�
punto�di�vista�morfologico�si�possono�distinguere�tre�diversi�tipi�di�distretti�vulcanici:�
quelli�a�chimismo�acido�della�provincia�magmatica�toscana,�quelli�alcalino�potassici�con�
attività�centrale�e�quelli�sempre�alcalino�potassici�ma�con�attività�di�tipo�areale.�
I� distretti� a� chimismo� acido,� rappresentati� dal� vulcano� cimino� e� dal� sistema� vulcanico�
tolfetano�cerite,� sono� caratterizzati� da� ampi� ripiani� ignimbritici� dai� quali� si� elevano�
rilievi� lavici� cupoliformi� con� fianchi� relativamente� ripidi� (domi� lavici),� che� possono�
raggiungere,�come�nel�caso�del�M.te�Cimino,�anche�i�1000�m�di�altezza�s.l.m..�
I�distretti�alcalino�potassici�caratterizzati�da�attività�centrale,�rappresentati�dal�vulcano�
di� Vico� e� dai� Colli� Albani,� sono� caratterizzati� morfologicamente� dall’esistenza� di� un�
edificio� centrale� ben� sviluppato,� con� una� tipica� forma� conica� debolmente� inclinata,�
troncata� nella� parte� sommatale� dove� si� individuano� ampie� depressioni� di� collasso�
calderico.�
I�distretti�vulcanici�alcalino�potassici�dei�M.ti�Vulsini�e�Sabatini,�interessati�da�un’attività�
di� tipo� areale,� sono� morfologicamente� più� ampi� e� più� piatti� dei� precedenti;� essi� sono�
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