IGNIS ARDENS MAGGIO/GIUGNO 2003 (Page 2) - fondazione ...

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naggi, il luogo più che mai adatto a rappresentare la nati vità, tutto ha concorso a rendere la sceneggiatura suggestiva e interessante. • Artistico quello preparato dai gio vani del Gruppo “Presepio permanente”, allestito con vera maestria presso la Chiesettadell’Asilo e adiacente. É un presepio che merita d’essere visitato perché in esso é riprodotta b uona parte del paese di Riese. Presepi, concerti, iniziative benefiche e soprattutto le pre ghiere e l’ascolto della Di vina Parola hanno contribuito a preparare gli animi a celebrare cristianamente il giorno della Natività del Signore. Lo ha confermato la grande affluenza alla Messa di mezzanotte e ha tutte quelle non solo del giorno di Natale, ma anche delle feste successive, quasi come presagio che la pace del cuore provata davanti alla santa grotta continuerà a rassenerare gli spiriti anche quando si saranno spente tutte le luce che in questo periodo hanno illuminato le case e le vie del paese. P. CHECCO FANTIN HA SCRITTO... Carissimi, pace e bene a tutti. Ho ricevuto le vostre lettere con tante vostre notizie. Spero stiate tutti bene, come detto nelle lettere e che, terminato questo anno di grazia, possiate iniziare e continuare bene nel nuovo anno. Qui tutto bene finora, grazie a Dio, solo che piove quasi sempre e devo stare attento per non bagnare troppo i baffi, senò crescono troppo. Qui si va avanti da vecchiotti. Pochi giorni fà, parlando con Padre Raffaele, mio compagn o di Messa, ma più giovane di me, perché é nato dopo, dicevo che S, Pietro dovrebbe chiamare prima me per essere giusti coi conti: invece purtroppo Lui é morto pochi giorni fà; preghiamo per l’anima sua. In questa casa c’é solo un Padre più vecchio di me: dice che “ha il cuore”. Io gli dico che tutti hanno il cuore;... e tira avanti benino. Io pure tiro avanti benino, anzi sto aspettando il barbiere per diventare un po’ più giovane (se riesco). Non pensavo che dopo gli 80 anni, la vecchiaia mi avrebbe abbracciato così stretto, ma coraggio lo stesso... e tirare avanti finché il Signore ci lascia di qua, preparandoci bene all’Incontro. Ma purtroppo adesso faccio poco: Messa, qualche predichetta, confessioni; poveri e ammalati... e il resto resta indietro: mancano forze (e voglia talvolta!): pazienza! Ho ricevuto un libro scritto in dialetto veneto: “Frik-Frok”. Ogni tanto lo leggiamo (ci sono altri padri veneti qui) e facciamo delle belle risate. Suor Maria Virginia ogni tanto mi scrive; se abitasse qui vicino la farei mia segretaria, perché lei é brava a scrivere... e io non ho più tanta voglia, purtroppo. Dice un proverbio: “Chi ha il formaggio e chi ha il coltello per tagliarlo”... non é vero? Da questo capite che i vecchietti come me si dimenticano tante cose che vorrebbero ricordare, come date importanti, volti... ma pazienza! Vi ricordo tutti nelle mie preghiere al Signore. Perdonate quello che ho dimenticato, ma alla mia età... é più bello ricevere lettere che scriverle... così rispondo a tutte le Vostre. Saluti e tante grazie a tutti e a quanti si ricordano ancora di me; ogni bene a tutit nel Signore Gesù, nostra salvezza e in Maria SS. Un abbraccio e una benedizione... dal Vostro p. Checco, che vi ricorda. I G N I S A R D E N S 27

I G N I S A R D E N S 28 DON ROBERTO STRADIOTTO NOMINATO ARCIPRETE DI TREBASELEGHE (PADOVA) l 27 luglio 2003 il Vescovo di Treviso Mons. Paolo Magnani ha presieduto all’ingresso del nuovo Arciprete di Trebaseleghe Don Roberto Stradiotto in sostituzione di Don Artemio Peron, che ha dato le dimissioni da Parroco di quella comunità dopo 50 anni di presenza (14 da cappellano, 36 da parroco). L’ingresso ha visto una presenza numerosa di fedeli, sia del luogo, sia delle parrocchie, dove Don Roberto, aveva svolto il suo ministero sacerdotale finora. Don Roberto ordinato sacerdote a Riese Pio X nel 1982, é stato Cappellano di Tombolo, Castello di Gode go, e poi Parroco a Cimadolmo e per due anni anche di S. Michele di Piave. Nell’omelia della Messa, Mons.V escovo ha delineato le priorità pastorali oggi più necessarie nella conduzione di una parrocchia, alla luce anche del recente Sinodo Diocesiano da poco concluso ed ora in via di attuazione e approfondimento nella nostra Diocesi. Il Vescovo presenta Don Roberto nuovo parroco di Trebaseleghe, con accanto il vecchio Parroco Don Artemio Peron NARCISO MASARO In rappresentanza di Riese, ha partecipato alla celebrazione anche Mons. Giovanni Bordin, Arciprete di Riese Pio X, e don Armando Pasqualotto. Trebaseleghe, parrocchia in pro vincia di Padova, ma diocesi di Treviso, é un centro in via di espansione commerciale e demografico, situato lungo la strada castellana che colle ga Mestre a Castelfranco Veneto e poi alla Valsugana. Negli ultimi 35 anni é raddoppiato: da 3500 aghi attuali 7000 abitanti. É una parrocchia di antica tradizione cristiana, patria di numerose vocazioni sacerdotali, religiose, sia maschili che femminili, dove é ancora alta la frequenza alla Messa e ai sacramenti. La nuova immigrazione di f amiglie e di

naggi, il luogo più che mai adatto a rappresentare la nati vità, tutto ha concorso a rendere<br />

la sceneggiatura suggestiva e interessante.<br />

• Artistico quello preparato dai gio vani del Gruppo “Presepio permanente”, allestito con<br />

vera maestria presso la Chiesettadell’Asilo e adiacente. É un presepio che merita d’essere<br />

visitato perché in esso é riprodotta b uona parte del paese di Riese.<br />

Presepi, concerti, iniziative benefiche e soprattutto le pre ghiere e l’ascolto della Di vina<br />

Parola hanno contribuito a preparare gli animi a celebrare cristianamente il giorno della<br />

Natività del Signore.<br />

Lo ha confermato la grande affluenza alla Messa di mezzanotte e ha tutte quelle non solo<br />

del giorno di Natale, ma anche delle feste successive, quasi come presagio che la pace del<br />

cuore provata davanti alla santa grotta continuerà a rassenerare gli spiriti anche quando si<br />

saranno spente tutte le luce che in questo periodo hanno illuminato le case e le vie del<br />

paese.<br />

P. CHECCO FANTIN HA SCRITTO...<br />

Carissimi, pace e bene a tutti.<br />

Ho ricevuto le vostre lettere con tante vostre notizie. Spero stiate tutti bene, come detto nelle lettere<br />

e che, terminato questo anno di grazia, possiate iniziare e continuare bene nel nuovo anno.<br />

Qui tutto bene finora, grazie a Dio, solo che piove quasi sempre e devo stare attento per non<br />

bagnare troppo i baffi, senò crescono troppo. Qui si va avanti da vecchiotti. Pochi giorni fà, parlando<br />

con Padre Raffaele, mio compagn o di Messa, ma più giovane di me, perché é nato dopo,<br />

dicevo che S, Pietro dovrebbe chiamare prima me per essere giusti coi conti: invece purtroppo<br />

Lui é morto pochi giorni fà; preghiamo per l’anima sua.<br />

In questa casa c’é solo un Padre più vecchio di me: dice che “ha il cuore”. Io gli dico che tutti<br />

hanno il cuore;... e tira avanti benino. Io pure tiro avanti benino, anzi sto aspettando il barbiere<br />

per diventare un po’ più giovane (se riesco). Non pensavo che dopo gli 80 anni, la vecchiaia<br />

mi avrebbe abbracciato così stretto, ma coraggio lo stesso... e tirare avanti finché il Signore ci<br />

lascia di qua, preparandoci bene all’Incontro. Ma purtroppo adesso faccio poco: Messa, qualche<br />

predichetta, confessioni; poveri e ammalati... e il resto resta indietro: mancano forze (e<br />

voglia talvolta!): pazienza!<br />

Ho ricevuto un libro scritto in dialetto veneto: “Frik-Frok”. Ogni tanto lo leggiamo (ci sono altri<br />

padri veneti qui) e facciamo delle belle risate. Suor Maria Virginia ogni tanto mi scrive; se abitasse<br />

qui vicino la farei mia segretaria, perché lei é brava a scrivere... e io non ho più tanta<br />

voglia, purtroppo. Dice un proverbio: “Chi ha il formaggio e chi ha il coltello per tagliarlo”...<br />

non é vero?<br />

Da questo capite che i vecchietti come me si dimenticano tante cose che vorrebbero ricordare,<br />

come date importanti, volti... ma pazienza!<br />

Vi ricordo tutti nelle mie preghiere al Signore. Perdonate quello che ho dimenticato, ma alla mia<br />

età... é più bello ricevere lettere che scriverle... così rispondo a tutte le Vostre.<br />

Saluti e tante grazie a tutti e a quanti si ricordano ancora di me; ogni bene a tutit nel Signore<br />

Gesù, nostra salvezza e in Maria SS.<br />

Un abbraccio e una benedizione... dal Vostro p. Checco, che vi ricorda.<br />

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