Ludwig Feuerbach e la natura non umana. Ricostruzione

FRA PANTEISMO ED EMPIRISMO 73
-a cui l'autore, pur ricollegandosi all'amico H. More 3Ì, conferisce una
portata teoretica singolarmente ampia e globale M .
LE PREOCCUPAZIONI DEL CURATORE: LO SPINOZISMO.
La « digressione » sulla natura plastica è tutt'altro che un corpo
estraneo: non solo infatti le digressioni, i ritorni, le riprese caratteriz­
zano il procedere di tutta l'opera al di sotto di schemi più enunciati, che
seguiti, ma questa si situa a un punto estremamente significativo, là dove
l'esposizione dell'ateismo nelle sue forme principali, nelle sue ragioni e
nel suo concetto di fondo (i primi tre capitoli) si chiude e sta per essere
presentata « l'idea di Dio » con i suoi attributi.
La natura plastica è dunque un anello importante. L'armonia ge­
nerale, l'ordine cosmico non può essere il risultato di mere forze mec­
caniche, ma deve avere un principio adeguato, un principio artistico uni­
versale, che, « immerso e confuso » nella materia, informa di sé tutte
le cose con la massima immediatezza, facilità, sicurezza 35 . In questo sen-
•so la natura plastica appare ben superiore all'arte e alla scienza umana.
L'arte umana non può altrimenti agire sulla materia che dal di fuori
e a distanza, né può comunicare sé stessa a lei, se non con una grande quantità di
tumulto, clamore, rumore e strepito, usa mani e asce, seghe e
martelli e in questo modo con molta fatica, premendo e schiacciando, introduce
pian piano nei materiali la sua forma o idea (come per es. una imbarcazione o
una casa). La natura invece è un altro genere d'a r t e , che si insinua imme­
diatamente nelle cose e ivi, agendo più imperiosamente sulla materia come
un principio immanente, compie la sua opera facilmente, internamente
e in silenzio. La natura è un' arte, che essendo incorporata e in­
carnata nella materia non agisce su di essa dall'esterno, meccanica­
mente, ma dall'interno in modo vitale e magico 36 .
Mentre gli uomini si sentono spesso incapaci di portare a termine quan­
to hanno intrapreso e devono consultarsi, correggere ...
la natura è un' arte tale che non esita, né studia quasi fosse incerta
sul da farsi, ma è sempre pronta all'opera, né mai si pente in seguito di quanto
33 T. I. S., p. 148.
34 A. Pacchi, op. cit., pp. 181-82.
35 T. I. S., pp. 155-55 (in realtà è 155 bis).
36 Ivi, p. 156.