Ludwig Feuerbach e la natura non umana. Ricostruzione

70 CAPITOLO TERZO
2. l'ateismo « ilopatico » di Anassimandro, legato in parte alle
teogonie fabulistiche antiche u , che pone sì come principio la
• materia, ma la intende come arietta da qualità o forme 12 ;
3. l'ateismo « ilozoico » di Stratone di Lampsaco, che afferma
l'immanenza della vita nella natura, ma la intende non come
qualcosa di comune, bensì come proprietà dei singoli esseri 13 ;
4. l'ateismo « cosmoplastico » di qualche stoico, che considera
sì la vita immanente nella natura come qualcosa di comune,
come un ordine generale, ma la concepisce solo come un prin­
cipio vegetativo, come « plastica e spermatica », non ancora
come sensitiva e intellettuale 14 .
L'implicito movimento di questa suddivisione risulta evidente, se os*
serviamo il termine cui conducono la terza e quarta forma di ateismo:
la concezione della natura non più semplicemente come principio vege­
tativo, come « pianta », bensì come principio sensitivo e intellettivo»
come animale razionale quale è l'uomo. A questo punto siamo già in una
forma di « teismo spurio », che ammette accanto alla materia il carattere
originario della sensazione e della mente 15 .
L'ateismo per eccellenza è il primo, al quale anche il secondo è ri­
condotto ló : esso solo si è presentato alla ribalta come « un intero si­
stema filosofia) » n. Il compito, che Cudworth immediatamente si pro­
pone nel capitolo primo, è di togliergli qualsiasi giustificazione o base
filosofica separando sia storicamente, sia teoreticamente il principio del­
l'atomismo dal suo uso in senso ateo. Non da Democrito, Leucippov
Protagora fu escogitato tale principio, che addirittura risalirebbe al
Moschus fenicio, bensì da loro fu mutilato della sua duplice articolazio­
ne, che in sé comprendeva necessariamente accanto all'elemento mate­
riale un'entità incorporea 18 .
11 Ivi, pp. 120-23.
12 Ivi, pp. 123-29.
13 Ivi, pp. 123-29.
M Ivi, pp. 131-34.
15 Ivi, p. 132.
16 Ivi, p. 131.
17 Ivi, p. vi — non numerata — della Preface.
18 Ivi, pp. 12-27, 40-43.