Ludwig Feuerbach e la natura non umana. Ricostruzione

52 CAPITOLO SECONDO
ammette che il figlio dipende e il padre è maggiore del fi­
glio 50 . Se il figlio è costituito dalla sua dipendenza radicale rispetto al
padre, tale sua proprietà fin dalla sacra scrittura e dai padri lo avvicina
alle creature: essa è la spiegazione ultima del motivo per cui proprio il
figlio si sia incarnato.
Affiora qui un concetto centrale della teologia patristica, che sarà
accuratamente seguito da Feuerbach. Certamente l'opera della reden­
zione è libera, tuttavia, l'incarnazione conviene essenzialmente al figlio
e non al padre 51 . Questo evento trova dunque il suo primo fondamento
nella proprietà del figlio di essere immagine e Àóyoc; del padre e il suo
primo antecedente nella creazione.
La grandiosa visione della lettera di S. Paolo ai Colossesi (Col.l,
15-18; 2, 9-10) K e del prologo del vangelo di Giovanni (Io. 1, 1-18) 5\
che nel Cristo riconoscono il verbo di Dio, fattosi uomo, quel ^óyog,
per cui « ogni cosa è stata fatta », è la prospettiva in cui i padri leggono
la storia della salvezza a partire dalla creazione. Quella linea, che dalla
dipendenza totale del figlio dal padre fa discendere la creazione e la re­
denzione, è già da loro ripercorsa in ambedue i sensi. Incarnandosi il
figlio assume l'immagine dell'uomo, ma l'uomo era già fin dalla creazione
immagine di lui.
Feuerbach riporta per es: di Atanasio:
Et imago et gloria Dei vocati sumus (verba sunt Athanasii) sed non propter
nos ipsos, verum propter imaginem veramque gloriam Dei habitantem in nobis,
quod est Verbum Dei; quod nostra causa postea caro factum est, eius gratiam
appellationis adepti sumus
E di Origine:
Et ita verum est quod dicit, qui me videt, videt et Patrem. Ad huius ergo
50 Ivi, 21*-* [cfr. T. D., II, 1. V, e. V, § X, pp. 504-05 e 1. II, e. II, § IV,
pp. 100-01 e § Vili, p. 103], vedi anche ivi, 33V [cfr. T. D., Il, 1. VII, e. VI,
§ X, p. 677].
51 Sul significato fondamentale di questo concetto e sulle sue implicazioni nella
formazione del dogma trinitario, cfr. Leo Scheffczyk, art. cit., pp. 157-58, e nelle
riflessioni della teologia contemporanea, cfr. K. Rahner, Der dreifaltige Gott als
transzendenter Urgrund der Heilsgeschtchte, cit., pp. 332-36.
52 Cfr. A. Hockel, Christus der Erstgeborene. Zur Geschichte der Exegese
von Kol. 1, 15, Diisseldorf 1965.
53 Cfr. R. E. Brown, The Gospel according to John, New York 1966, pp. 3-
37; R. Schnackenburg, Christologie des Neuen Testamenti, in: Mysterium Salutis,
cit., III/l (1970), pp. 337-50.