Ludwig Feuerbach e la natura non umana. Ricostruzione

AL CUORE DEL CRISTIANESIMO: LA TRINITÀ 49
riproducono all'interno del cristianesimo la contraddizione 29 , ma gli
stessi padri della chiesa nel respingere l'una di queste eresie cadono nel­
l'altra, come è indirettamente ammesso dallo stesso Petau 30 . Così anche
Gregorio Nisseno, Cirillo Alessandrino, Massimo Martire, Giovanni Da­
masceno, Teodoro Abucara ... illustrano l'unità di Dio dall'unità del­
l'essenza umana senza tener presente che la prima è di genere ben di­
verso, giacché non si può intendere semplicemente come specie 31 .
Si potrebbe certamente obiettare che queste oscillazioni sono pro­
prie non della fede, ma della teologia, non del nucleo dottrinale, ma
della sua esplicitazione, tuttavia nel dogma di fede — e quello trinitario
ne è un esempio lampante — la riflessione teologica risulta già essenzial­
mente implicata 32 .
Se la distinzione di essenza ed esistenza è il principio ispiratore del
momento critico, la loro unione è tuttavia un'istanza presente a Feuer-
bach fin dagli inizi. Se l'individuo non può pretendere a una identità né
immediata, né esaustiva con il genere, non si può misconoscere quella
che è la sua aspirazione più profonda. È questa che dalla dissertazione
De ratione una, universali, infinita 33 ai Vernieri sulla morte e l'immor­
talità M all'Ahelardo ed Eloisa 35 suggerisce sintesi sempre nuove, in cui
29 Ivi, ll v [cfr. T. D., II, 1. IV, e. XIV, § Vili, p. 442] e 10 r [cfr. T. D.,
II, 1. IV, e. XIII, § III, p. 423].
30 Ivi, 10r [cfr. T. D., II, 1. IV, e. XIII, § IH, p. 423].
31 Ivi, 12'- v [cfr. T. D., II, 1. IV, e. IX, §§ V-IX, pp. 385-88]. Si veda per
es. il passo citato di Gregorio Nisseno: « Est igitur Petrus et Paulus et Barnabas,
secundum id quod est homo, unus homo: et secundum hoc ipsum, quod est homo,
plures esse nequeunt. Dicuntur autem multi homines abusione quadam et non
proprie» [p. 386]. Feuerbach rileva poi il paragone di Eusebio addirittura con
l'oro: « Sic complectitur unitas Trinitatem, quomodo, verbi gratia, si trium solido-
rum personae uno eiusdem auri exprimantur metalli» [p. 387].
32 Leo Scheffczyk, Lehramtliche Formulierung una Dogmengeschichte der Tri-
nitat, in: Mysterium Salutis, cit., II, pp. 145-87.
33 G. W., I, p. 30 («cogitans ipse sum genus humanum »), p. 34 (« necesse
est, ut in cogitatione illa momenta, quae in qualibet alia actione velut in diversa
membra dissipata sunt et disiecta ... in unum cogantur»).
34 « Der Mensch tritt als ein einzelner — und jeder trat so hinein — in die
Menschheit ein als ein ganzes, fertiges, festes, schon geschlossenes Sein: die abso-
lute Mitte der Menschheit ist das Bewufksein oder vielmehr ist die Menschheit
selbst, das ungetrennte Ganze in der Form des Wissens ». (Ivi, p. 331 — si veda
in tutta la terza parte dei Pensieri l'importanza della memoria come pro­
cesso storico).
35 Si consideri il valore simbolico della conclusione: « das schònste Band
zwischen Mensch und Schriftsteller ist die Liebe ». (Ivi, p. 638).
F. TOMASONI, Ludwig feuerbach e la natura non umana.