Ludwig Feuerbach e la natura non umana. Ricostruzione

AL CUORE DEL CRISTIANESIMO: LA TRINITÀ 45"
dei primi secoli, cui tutta la cristianità attribuiva autorità 9 . Da qui l'in­
teresse di Feuerbach in un momento di ricerca e analisi delle basi sto-
riche.
Il ritorno alle fonti non poteva non avere fin dall'inizio sulla teo­
logia influssi innovativi, per non dire rivoluzionari. Mettere in secondo
piano quei sistemi teologici, che attraverso una secolare opera di abra­
sione, di correzione, di definizione di termini e concetti avevano costrui­
to un tutto compatto e organico per far parlare i testi originari nella
loro immediatezza significava rimettere in movimento gli equilibri rag­
giunti e lasciar intravedere al di sotto del dogma un'evoluzione storica.
In effetti il Petau è ricordato come « un iniziatore alla storia del dog­
ma » 10.
Divergenze, anche rilevanti, fra affermazioni dei padri anteniceni e
la dottrina poi fatta propria dalla chiesa, fra teologia orientale e occi­
dentale erano affiorate soprattutto nel trattato sulla trinità. Per appia­
narle Petau aveva scritto un'ampia prefazione, in cui affermava che solo
« pochissimi » fra i padri « dissentivano dalla comune fede », in gran
parte si trattava o di modi di dire o di cose che non toccavano la so­
stanza del dogma n . Tale prefazione era però stata considerata a tal pun­
to poco coerente con l'opera, che alcuni, fra cui P. Bay le vi videro una
sorta di professione di fede imposta dai dottori della Sorbona e dall'au­
torità ecclesiastica 12 .
In realtà il Petau, pur non avendo sottaciuto le divergenze e aven­
do quindi stimolato la teologia ad elaborare una visione storica, evolu­
tiva del dogma 13 , manteneva ancora una concezione statica del dogma
come « dottrina immutabile » 14 . In questa prospettiva però i contrasti
9 Sul suo significato nella storia della teologia, cfr. P. Galtier, Petau Denys, in:
Dictionnaire de Théologie Catholique, Paris 1933, XII/1, col. 1322-24.
10 Ivi, col. 13242; Lexikon f. Théologie una Kirche, cit., col. 314; K. Rahner,
Der dreifaltige Gott ah transzendenter Urgrund der Heilsgeschichte, in: Mysterium
Salutis (hg. v. J. Feiner u. M. Lohrer), II (Einsiedeln, Zùrich, Koln 1967), p. 318.
11 T. £>., II, Praefatio, e. I, §§ X, XII; e. Ili, § V; e. VI, §§ I, II.
12 P. Galtier, art. cit., col. 1317, 1327-34.
13 Sul senso e la problematica di questo concetto, cfr. K. Rahner, Zur Frage
der Dogmenentwicklung, in: Schriften zur Théologie, I (Einsiedeln, Ziirich, Kòln?
1967), pp. 49-90; Vberlegungen zur Dogmenentwicklung, ivi, IV (1967), pp. 11-
50; Z. Alszeghy - M. Flick, Lo sviluppo del dogma cattolico, Brescia 1967.
14 L. Karrer, Die historisch-positive Methode des Theologen Dionysius Peta-
vius, Miìnches 1970, p. 128, di questa citazione sono debitore a G. Canobbio, op .
cit., pp. 73-4, che ne riporta un passo estremamente significativo.