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Ludwig Feuerbach e la natura non umana. Ricostruzione

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44 CAPITOLO SECONDO<br />

nità, come attesta il titolo, rientra in questo impegno di ulteriore do­<br />

cumentazione dell'Essenza del cristianesimo.<br />

Il foglio esterno, che funge da copertina, porta in alto il titolo:<br />

Wesen des Christentums, Belegstellen. Exzerpte ùber Trinitàt: Vafer -<br />

Sohn - Zeugung - Bild - Wort Gottes - H[eiligen] Geist aus [Essenza<br />

del cristianesimo, documentazione. Testi sul<strong>la</strong> trinità: padre - figlio - ge­<br />

nerazione - immagine - paro<strong>la</strong> di Dio - spirito santo tratti da] « Dionysiì<br />

Petavii Aurelianensis e S. J. Theologicorum Dogmatum T[omus] II.<br />

De sanctissima Trinitate. Lut[etiae] Parisio[rum] 1644 lini folLioì ».<br />

1844 6. Come si vede, <strong>la</strong> data dello studio è chiaramente indicata; in­<br />

caice sono poi annotati con altrettanta cura anche i titoli e le date di<br />

pubblicazione degli altri tre volumi del<strong>la</strong> Teologia dogmatica di Denys<br />

Petau 7 .<br />

L'uso di quest'opera come miniera da cui attingere i testi biblici e<br />

patristici, era ampiamente diffuso fra i teologi 8 ; essa infatti rappresen­<br />

tava una prima grande realizzazione di quel metodo « positivo », già av­<br />

viato da Maldonado, che si proponeva di superare le secche del<strong>la</strong> sco<strong>la</strong>­<br />

stica, assorbita da dispute sco<strong>la</strong>stiche e impigliata in costruzioni siste­<br />

matiche, per far par<strong>la</strong>re le verità del<strong>la</strong> fede da loro<br />

stesse. Il Petau, dotato di sensibilità umanistica e formato al<strong>la</strong> ri­<br />

cerca storica e filologica nel contatto con I. Casaubon, aveva accettato<br />

<strong>la</strong> sfida dei protestanti di ritornare alle fonti originarie del<strong>la</strong><br />

fede e del dogma e aveva raccolto e sistemato quei testi fondamentali<br />

critiche stupisce vedere sbrigativamente spiegata <strong>la</strong> genesi dello scritto come « un<br />

ritorno di fiamma, sia pure momentaneo all'istanza antropologica, in contrasto con<br />

l'evolversi in senso positivistico, cui il pensiero di <strong>Feuerbach</strong> fu soggetto a partire<br />

dal 1842-43 » (p. 37), quando si pensa al<strong>la</strong> definizione, data dallo stesso curatore,<br />

del periodo 1839-45 come di un periodo antropologico e umanistico (cfr. pp. 24-25,<br />

26-28) e si tiene presente il modo lento, graduale, con cui nascevano le opere di<br />

<strong>Feuerbach</strong>, <strong>non</strong>ché <strong>la</strong> partico<strong>la</strong>re documentazione di questa.<br />

6 40C (Umsch<strong>la</strong>gb<strong>la</strong>tt}. [Il titolo dell'opera del Petau, accuratamente riportato<br />

da <strong>Feuerbach</strong>, sarà da noi indicato con <strong>la</strong> sig<strong>la</strong> T. D.].<br />

7 Denys Petau (Dionysius Petavius), nato a Orléans il 21 agosto 1583 e morto<br />

a Parigi l'il dicembre 1652 insegnò filosofia a Bourges, a Reims e a Parigi, poi<br />

sempre a Parigi teologia. Compose scritti umanistici, apologetici e polemici contro<br />

i protestanti e i giansenisti. Al<strong>la</strong> sua opera principale, Theologicorum Dogmatum ...,<br />

prevista in 10 volumi, ma realizzata solo per i primi quattro, <strong>la</strong>vorò per vent'anni.<br />

Per queste notizie biografiche rimandiamo a Lexikon f. Theologie u. Kirche (hg.<br />

von J. Hòfer u. K. Rahner), Vili (Freiburg 1963), col. 314.<br />

8 Cfr. ancora nel<strong>la</strong> seconda metà del 1800 per G. B. Franzelin, G. Canobbio,<br />

Autorità e verità. Il magistero del<strong>la</strong> chiesa organo vivente del<strong>la</strong> tradizione negli<br />

scritti di G. B. Franzelin, Brescia 1979, p. 65.

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