Ludwig Feuerbach e la natura non umana. Ricostruzione
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L'ESSENZA DELLA RELIGIONE: UNA INVOLUZIONE? 37<br />
pita all'epoca dei Principi, sarebbe stata redatta almeno tre anni dopo,<br />
quando il primitivo entusiasmo era stato ormai assorbito ed esaurito 2Ì5<br />
da altri <strong>la</strong>vori, fra cui l'Essenza del<strong>la</strong> religione'? Perché <strong>Feuerbach</strong> si sa<br />
rebbe proposto di realizzare un'idea, che nel frattempo aveva perso per<br />
lui ogni attrattiva? Sappiamo che per lui scrivere significava a tal punto<br />
essere coinvolto da un oggetto, che <strong>non</strong> inviava più neppure lettere<br />
agli amici 236 . Come si spiega allora questo parto forzato, fuori tempo?<br />
Mi sembra che <strong>la</strong> presentazione dello scritto possa essere interpretata<br />
anche in altro modo, se si tiene presente il metodo di <strong>la</strong>voro dell'autore.<br />
Questi, ispirato da un argomento, accumu<strong>la</strong>va una mole enorme di<br />
materiale, soprattutto di estratti, di citazioni, cui dava rapide risposte o<br />
aggiungeva spunti di argomentazioni. Le esigenze del<strong>la</strong> pubblicazione<br />
però lo inducevano in un secondo tempo a limare, ridurre, tagliare, un'o<br />
perazione « chirurgica », che gli costava molto 731 , tanto che <strong>la</strong> parte tol<br />
ta veniva in qualche modo conservata e per es. nell'Essenza del cristia<br />
nesimo andò a costituire <strong>la</strong> lunga appendice. Anche i Principi nel<strong>la</strong> loro<br />
forma epigrafica richiesero tagli e <strong>Feuerbach</strong> ne parlò con un certo di<br />
spiacere: « moltissime cose sono state tra<strong>la</strong>sciate » 238 . Scorrendone, an<br />
che rapidamente, gli argomenti, si nota subito <strong>la</strong> sproporzione fra l'am<br />
piezza del<strong>la</strong> critica al<strong>la</strong> specu<strong>la</strong>zione con il conseguente rinvio al<strong>la</strong> sen<br />
sibilità e <strong>la</strong> sbrigatività nel<strong>la</strong> delineazione del nuovo uomo, dell'uomo<br />
come concreta unità 239 . Ora è proprio di questo che par<strong>la</strong>no sia Contro<br />
il dualismo, sia i pochi frammenti pubblicati insieme e intito<strong>la</strong>ti: « Prin<br />
cipi detta filosofia ». 1843-44. Fra il primo e i secondi ci sono significa<br />
tive coincidenze, per es. nel<strong>la</strong> opposizione fra lo spirito « oggettivo » e<br />
lo spirito « soggettivo », risolta in ambedue col riferimento allo scrittore<br />
^e con l'esempio di Schiller o di Goethe.<br />
Che senso ha <strong>la</strong> differenza fra lo spirito « soggettivo » e lo spirito « ogget<br />
tivo »? Questo: Schiller, mentre scrive, è spirito soggettivo, Schiller, dato alle<br />
stampe, è spirito oggettivo 240 .<br />
235 Questo « esaurimento » è per Arvon appiglio a un negativo giudizio di<br />
valore, cfr. <strong>Ludwig</strong> <strong>Feuerbach</strong> ou <strong>la</strong> transformation du sacre, cit., pp. 154-55.<br />
236 Cfr. S. W., XIII, pp. 59, 111; si veda poi <strong>la</strong> teorizzazione di questa neces<br />
sità «patologica» dello scrittore néìl'Abe<strong>la</strong>rdo ed Eloisa (G. W., I, pp. 611-15,<br />
623-26) e proprio nello scritto in questione (G. W., X, p. 128, tr. it. cit., p. 110).<br />
237 Cfr. S. W., XIII, pp. 60, 61.<br />
238 Cfr. lettera a Ch. Kapp del 14 novembre 1843, in: S. W., XIII, p. 130.<br />
239 G. W., IX, pp. 320, 335-40 [tr. it. cit., C. Cesa, pp. 255, 269-73].<br />
240 Contro il dualismo, in: G. W., X, p. 128 [tr. it. cit., p. 110].