Ludwig Feuerbach e la natura non umana. Ricostruzione

[ESSENZA DELLA RELIGIONE. l a REDAZIONE] 321'
prio per questo un oggetto religioso. L'utile è da me posto sotto di
me, il benefattore sopra di me E 1 ]. Se noi ci meravigliamo forte­
mente o forse ridiamo con sufficienza per il fatto che gli uomini ado­
rano gli animali come esseri benefici, ciò deriva
[*] L'utile rinvia al di là, rinvia a un altro.
[ ] ] II termine... sopra di me: cfr. E. R., § 33.
solo dalla nostra ignoranza riguardo alla natura della religione e del 3v
sentimento religioso, solo dal fatto che noi ci immaginiamo sotto i sen­
timenti religiosi qualcos'altro rispetto a quello che realmente conten­
gono. Non c'è un particolare sentimento religioso. Le sensazioni
religiose si collegano solo alla natura o all'uomo, sono sentimenti sem­
plici, umani. L'adorazione che io tributo a Dio, è da me tributata an­
che all'uomo. Io provo rimorso sia per un'azione fatta a un uomo, sia
per un'offesa a Dio. Timore e gratitudine sono i cardini del sentimento
religioso. L'adorazione è timore di offendere l'oggetto e gratitudine per
i benefici ricevuti. E giacché queste facoltà dipendono dalla sua potenza
e maestà, esso è oggetto di adorazione, di esaltazione, però queste pro­
prietà che io lodo, sono relazioni verso di me, affermazioni di me stesso.
Il sentimento religioso non è appunto nient'altro che il sentimento di
gratitudine, di riverenza, del timore di offendere, della devozione.
Possiamo ancora notare che la questione se l'uomo cominci col
teismo o col culto della natura si risolve in ultima analisi nella questione
se l'uomo cominci con ciò che è naturale o con ciò che è contro natura,
con la semplicità e l'unità o con la contraddizione e la dissociazione. E
la risposta a tale questione, così formulata, è facile e