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Ludwig Feuerbach e la natura non umana. Ricostruzione

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[ESSENZA DELLA RELIGIONE. <strong>la</strong> REDAZIONE] 295<br />

principio; in me il mondo è possibile diversamente da come è in realtà,<br />

ma il possibile viene prima del reale, il reale è il determinato, circo­<br />

scritto, finito; il possibile è l'illimitato, il reale è appunto solo <strong>la</strong> rea­<br />

lizzazione di quest'unico con esclusione di un possibile altro. L'essenza<br />

possibile è perciò l'essenza divina.<br />

[*] Quanto più l'uomo progredisce nel<strong>la</strong> conoscenza del<strong>la</strong> <strong>natura</strong>, tanto meno<br />

questa gli appare come fine. Anche i teologi ora riderebbero se esaminassero quello<br />

che si descriveva come fine e si spiegava perciò come una prova indiretta del<strong>la</strong><br />

creazione. Quanto meno l'uomo sa, tanto più si aiuta con <strong>la</strong> sapienza divina.<br />

[**] L'intelletto divino o l'essenza divina è l'insieme di tutte queste possi­<br />

bilità, ossia il mio intelletto è l'insieme di tutte le possibilità.<br />

C 1 ] II gioco ... saggio: cfr. E. R., § 46.<br />

Il mondo possibile è il mondo quale esiste nell'intelletto divino 35v<br />

e nell'essenza di Dio. Il mondo possibile è gradito all'animo, giac- [*]<br />

che in esso cadono tutte le leggi, ogni determinazione, tutte le tristi<br />

limitazioni. « Quale è per il mio cuore, cosi è in Dio », dice Luterò.<br />

Quale è nel nostro intelletto, così è nell'intelletto divino, quale è nel<br />

nostro essere, così è nell'essere divino. Se l'uomo si interdice questa<br />

identificazione, ciò riguarda solo casi partico<strong>la</strong>ri. Questo caso<br />

mi risulta incomprensibile. Io <strong>non</strong> conosco il perché, ma Dio sa perché<br />

ciò avviene. Io perciò <strong>non</strong> nego che Dio abbia un intelletto identico<br />

nel genere al mio, ma solo escludo dal mio sapere questi e quei singoli<br />

casi. Io <strong>non</strong> ho bisogno di sapere, se appunto Dio sa in che senso ciò<br />

è buono e perché capita. Egli solo sa il perché. Il suo sapere è per me<br />

una garanzia, subentra al posto del<strong>la</strong> mia ignoranza — è però lo [**]<br />

stesso sapere, lo stesso intelletto; solo che là è illimitato, qui è limi­<br />

tato. Perciò un giorno potrò sperimentare ciò che ora <strong>non</strong> so e un<br />

giorno saprò perché questo è capitato. La stessa cosa però vale anche<br />

per <strong>la</strong> volontà. Dio <strong>non</strong> adempie tutti i miei desideri e preghiere. Io<br />

devo rimettermi a lui per l'adempimento. Però il genere dei miei de­<br />

sideri, <strong>la</strong> felicità, <strong>la</strong> beatitudine, il benessere, al quale in fondo tutti i<br />

miei desideri si possono ricondurre, mi è garantito da[***]<br />

Dio. Dio sacrifica questi desideri al<strong>la</strong> mia vera sai-

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