Ludwig Feuerbach e la natura non umana. Ricostruzione

[ESSENZA DELLA RELIGIONE. l a REDAZIONE] 291
rappresenta, vale per lui come una possibilità oggettiva — dunque l'ar­
bitrio l'ha necessariamente determinata così. Proprio perché potrebbe
essere diversamente da quello che è, perché quindi ciò che è, è oggetto
all'uomo come un qualcosa, che può essere rappresentato diversamente,
che può essere diverso, dunque perché la determinazione naturale non
è per lui nessuna determinazione, perché la sua rappresentazione
senza vincoli può spaziare al di là, allora ciò che è e il modo in cui è,
è oggetto di scelta.
[*] ciò che qui avviene nella coscienza, avviene per lui all'esterno. La sto­
ria dell'esistenza di un oggetto per lui è la storia dell'essere stesso.
[**] Fine: il pesce non è fatto in tal modo (nel ventre) per vivere nel­
l'acqua, per nuotare, ma vive nell'acqua poiché è fatto così che non può vivere
in nessun altro elemento. L'uccello rampicante non ha questi suoi piedi necessari
al fine di potersi arrampicare, ma al contrario si arrampica, poiché non può altri­
menti usare i suoi piedi. La posizione è sempre una conseguenza, spiegabile da
una negazione [2].
E 1 ] Come ... umano: cfr. E. R., § 45.
[ 2 ] Fine... negazione: cfr. E. R., §§ 46, 47.
L'asse sta obliqua rispetto all'eclittica. Perché sta obliqua? Perché [*] 34
è proprio un angolo obliquo di tanti e tanti gradi? Non potrebbe stare
diritta? Certo, perché no? Questa inclinazione, questo caso è dunque un
caso individuale di una classe di innumerevoli altri possibili casi o al­
meno un caso, il cui contrario è possibile, immaginabile. Come
questi casi erano possibili alla mia immaginazione, così lo erano allo
spirito di Dio; quindi questa dirczione è chiaramente effetto di una scel­
ta, prodotto di una decisione. Perché però Dio si è deciso a questo?
Perché Dio sceglie il meglio. Poiché l'asse sta in questo modo, noi ab­
biamo i benefici effetti del cambiamento delle stagioni etc. Se quindi
non ci fosse questo — non ci sarebbe neppure quest'altro — poiché però
questo, questa conseguenza, è un bene, così dovette verificarsi anche la
prima cosa. L'uomo coglie il nesso della causa con l'effetto, ma arriva
a intenderlo solo a posteriori, post festum — così Dio vede l'utilità di
questa dirczione, perciò ha scelto questo caso — naturalmente però Dio
ha visto in anticipo quello che l'uomo coglie solo a posteriori [*].
Il gioco di questa rappresentazione soggettiva si fonda sulla contraddi-