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Ludwig Feuerbach e la natura non umana. Ricostruzione

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[ESSENZA DELLA RELIGIONE. 1" REDAZIONE] 279<br />

tale, primo. L'essere primo è quello dopo il quale vengono gli altri<br />

— giacché nel rango, così anche nel tempo. Quindi solo a questo pun- [*]<br />

to è espresso il principio: l'essere soggettivo è l'essere vero, obiettivo [*].<br />

Giacché però originariamente e necessariamente <strong>la</strong> coscienza <strong>umana</strong> è<br />

legata al<strong>la</strong> coscienza di un altro essere, distinto da essa, l'uomo rap­<br />

presenta questo essere soggettivo, che è il suo proprio essere, lui<br />

stesso, come un altro o piuttosto come quest'altro essere. L'uomo si<br />

pone al vertice del mondo — è l'alfa e l'omega dello stesso; giacché<br />

però fra il suo essere rappresentato e quello effettivo, reale, fra il suo<br />

essere posto al<strong>la</strong> base e quello al vertice si frappone <strong>la</strong> <strong>natura</strong>, allora<br />

esso è diverso, o è il suo proprio essere <strong>non</strong> immediatamente, bensì solo<br />

mediatamente. L'unico mezzo però per affermarsi è questa obiettiva-<br />

zione, infatti proprio in tal modo egli pone al posto di un altro essere<br />

estraneo il suo proprio essere. Per superare l'altro, deve trasformare sé<br />

stesso in quello. Obicttivando il soggettivo, rende appunto nello stesso<br />

tempo soggettivo l'oggettivo.<br />

§<br />

Quando l'uomo si riconosce come signore del<strong>la</strong> <strong>natura</strong>, quando <strong>non</strong><br />

si inchina, né si abbassa più dinanzi a lei in servile timore, allora ne­<br />

cessariamente <strong>la</strong> sovranità sul<strong>la</strong> <strong>natura</strong> è per lui il supremo concetto, <strong>la</strong><br />

suprema rappresentazione<br />

[*] Quanto più l'uomo si separa e si estranea dal<strong>la</strong> <strong>natura</strong>, quanto più egli<br />

è astratto, tanto più <strong>la</strong> <strong>natura</strong> gli scompare anche dall'intuizione sensibile; al<strong>la</strong> fine<br />

<strong>non</strong> gli rimane nul<strong>la</strong>, se <strong>non</strong> il ricordo di un essere o di quell'essere, da cui di­<br />

pende e al quale deve <strong>la</strong> sua esistenza.<br />

t 1 ] L'essere cosciente... obiettivo: cfr. E. R., § 45.<br />

e appunto per questo l'essere supremo. Infatti le rappresentazioni, i con-<br />

cetti sono per gli uomini esseri, quindi <strong>la</strong> suprema rappresentazione è [*]<br />

l'essere supremo. Anziché <strong>la</strong> <strong>natura</strong> come Dio abbiamo ora Dio come<br />

signore, comandante, generale, come capo del<strong>la</strong> <strong>natura</strong>. In breve qui sia­<br />

mo giunti al tema principale del nostro scritto, al punto in cui l'og­<br />

getto del<strong>la</strong> religione <strong>non</strong> è un essere distinto da<br />

quello soggettivo dell'uomo e quindi finalmente

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