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Ludwig Feuerbach e la natura non umana. Ricostruzione

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[ESSENZA DELLA RELIGIONE. 1* REDAZIONE] 263<br />

[*] egli prega ciò che vuoi negare, attesta <strong>la</strong> sua riverenza a ciò che nel<br />

più intimo detesta, ossia a ciò che <strong>non</strong> ha orecchi per il suo interesse, per il suo<br />

bene.<br />

[**] Vedi sopra C 1 ] il passo sui Tungusi. Così anche i Romani veneravano<br />

.<strong>la</strong> febbre: « Veneravano con templi <strong>la</strong> febbre perché fosse meno nociva », Vale­<br />

rio Massimo, II, e. 5, 6. Secondo Orfeo, Hymnum ultimuml2}, si offriva al<strong>la</strong><br />

morte incenso e <strong>la</strong> si scongiurava di venire solo più tardi.<br />

t 1 ] 5'.<br />

[2 J Cfr. Orphei Hymni, ed. Guilelmus Quandi, Berolini, 1955, Hymnum n.<br />

•87, p. 57.<br />

: sconcertante C 1 ]. 26 Y<br />

§<br />

Compito del<strong>la</strong> religione è fornire un oggetto, per così dire un prin­<br />

cipio, che esaurisca il campo sconfinato dell'attività rappresentativa del­<br />

l'uomo. L'elemento del<strong>la</strong> religione è in generale <strong>la</strong> rappresentazione. La<br />

religione <strong>non</strong> cura i mali reali dell'umanità, bensì solo quelli che sussi­<br />

stono nel<strong>la</strong> rappresentazione, nell'immaginazione, nell'animo. Ciò che io<br />

sarò nel futuro più immediato e che di conseguenza ora devo fare —<br />

questa era <strong>la</strong> preoccupazione più importante delle religioni pagane, ciò<br />

che io sarò nel futuro remoto e di conseguenza devo fare qui secondo<br />

questo essere rappresentato, questo è l'oggetto più importante del<strong>la</strong> reli­<br />

gione cristiana. Primo compito del<strong>la</strong> religione, in quanto ha per oggetto<br />

<strong>la</strong> <strong>natura</strong>, è quello di avere un oggetto, che sia lui stesso in grado di<br />

rappresentare, che sia un soggetto più umano, più soggettivo <strong>non</strong> solo<br />

secondo i predicati, bensì in sé stesso — che sia di conseguenza un es­<br />

sere distinto dal<strong>la</strong> <strong>natura</strong>. Anche il più rozzo feticista ha involontaria­<br />

mente e inconsciamente per oggetto un ente distinto dal<strong>la</strong> <strong>natura</strong>, men­<br />

tre nello stesso tempo<br />

t 1 ] Nel ms. segue questo passo, cancel<strong>la</strong>to a penna: «Egli adora nel<strong>la</strong> na­<br />

tura un prodotto delle sue rappresentazioni e affezioni; adora l'uomo, che lui<br />

stesso ha immesso nel<strong>la</strong> <strong>natura</strong> ».

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