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Ludwig Feuerbach e la natura non umana. Ricostruzione

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[ESSENZA DELLA RELIGIONE. 1* REDAZIONE] 255<br />

per me, essere del<strong>la</strong> rappresentazione, <strong>non</strong> c'è neppure per se una fine,<br />

un limite. Ciò che nel<strong>la</strong> mia rappresentazione è superato, si supera eo<br />

épso realiter, giacché per me <strong>la</strong> rappresentazione è <strong>la</strong> misura del<strong>la</strong> realtà.<br />

Quanto qui è stato detto, valga solo come esempio. Quanto in realtà è<br />

stato detto del<strong>la</strong> prescienza e dell'onnipotenza, vale anche per le altre<br />

proprietà, vale eo ipso per il soggetto, infatti con le proprietà è già po­<br />

sto il soggetto stesso. Oggetto del<strong>la</strong> religione, Dio, è <strong>la</strong> <strong>natura</strong> in quanto<br />

essere del<strong>la</strong> rappresentazione, conforme al<strong>la</strong> mia rappresentazione. Essa<br />

è oggetto religioso solo in quanto oggetto di preghiera, di supplica, ma<br />

oggetto di preghiera è solo l'essere che è in grado di fare, che può quan­<br />

to per me è solo oggetto di rappresentazione o di desiderio, oggetto<br />

di speranza.<br />

[*] proprietà oggettiva. Gli è impossibile nel sentimento rivolgersi a chi è<br />

insensibile. Egli contamina col suo sentimento l'oggetto. Ciò che ci interessa, cre­<br />

diamo interessi anche gli altri: noi ci proiettitamo sempre al di fuori di noi; ciò<br />

che è importante per noi, è importante in sé. Il male di cui noi siamo consape­<br />

voli, pensiamo sia a conoscenza anche degli altri — da qui gli atti con cui i cri­<br />

minali si tradiscono. I pensieri e le rappresentazioni sono i servitori dei miei desi­<br />

deri. I poeti personificano anche cose inanimate e le invocano. Così per es. Grazio<br />

<strong>la</strong> nave che porta sul mare Virgilio, Ode I, 3.<br />

L'essere <strong>non</strong> umano, obiettivo è all'uomo oggetto in quanto s o g -<br />

gettivo, umano. L'uomo è per lui stesso Dio, l'essere assoluto:<br />

egli <strong>non</strong> può pensare nul<strong>la</strong>, <strong>non</strong> può rappresentare nul<strong>la</strong> se <strong>non</strong> lui<br />

stesso; egli si afferma assolutamente dappertutto, pensa ogni cosa<br />

come lui, a sua immagine. Questo fatto, ossia che l'uomo è — [*]<br />

-almeno per lui stesso — l'essere assoluto, si manifesta qui<br />

in quanto per lui l'oggettivo è il soggettivo C 1 ]. Nello stesso<br />

tempo però l'umanità, <strong>la</strong> soggettività è qui solo <strong>la</strong> veste, <strong>la</strong> forma,<br />

in cui l'altro appare. L'uomo nelle religioni <strong>natura</strong>li si riferisce real­<br />

mente alle cose <strong>natura</strong>li, ma attribuisce loro soltanto proprietà uma­<br />

ne, bisogni, passioni umane. Egli personifica un essere impersonale.<br />

L'oggetto è diverso nel<strong>la</strong> verità che nel<strong>la</strong> rappresentazione. In [**]<br />

altri termini: il soggetto è un essere <strong>non</strong> umano, i predicati sol­<br />

tanto sono umani. La <strong>natura</strong> riflette l'uomo: ma essa è soltanto un'eco

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