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Ludwig Feuerbach e la natura non umana. Ricostruzione

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[ESSENZA DELLA RELIGIONE. 1 R REDAZIONE] 245<br />

dal<strong>la</strong> sua volontà, ciò che dipende da un essere <strong>non</strong>-umano<br />

[*] Chi <strong>non</strong> desidera nul<strong>la</strong>, <strong>non</strong> ha neppure un Dio. I<br />

desideri rendono pio. Io accompagno lontano con i miei desideri l'essere amato,<br />

che da me si sta separando, io l'accompagno spiritualmente, l'avvolgo con le ali<br />

dell'amore, nell'impotenza del<strong>la</strong> mia volontà io prego, nel<strong>la</strong> limitazione del mio<br />

corpo il mio essere, che seriamente vuole, ma <strong>non</strong> può, il mio desiderio, che vuoi<br />

essere onnipotente, si aliena in un essere onnipotente, si aliena in un essere onni­<br />

potente, che sul serio può. Che significa: Dio sia [ 2 ]<br />

t 1 ] Tutto ciò ... dipende: cfr. E. R., § 31.<br />

[ 2 ] Continua.<br />

questione di volontà di un altro essere e perciò i n d i - [ * ] 21 r<br />

rettamente questione del<strong>la</strong> sua propria volontà, in quanto [**]<br />

egli appunto nei confronti di un essere volontario, a lui affine, ha fi­<br />

ducia di poterlo determinare, conquistare. La volontà è infatti mute­<br />

vole, determinabile, incline al bene e al male. Dunque ciò che io rendo<br />

una questione di volontà, anche se di un essere diverso, da me distin­<br />

to, ciò che io riporto nell'ambito del sentire, appunto per questo di­<br />

pende indirettamente da me; occorre semplicemente che io sia buono<br />

verso questo essere, affinchè esso a sua volta lo sia anche con me; oc­<br />

corre semplicemente che io agisca in conformità a lui per ottenere da<br />

lui una azione a me conforme. Io devo conformare <strong>la</strong> mia volontà al<strong>la</strong><br />

sua, <strong>non</strong> fare nul<strong>la</strong> che contraddica il suo essere, lo offenda, lo diso­<br />

nori; in tal modo posso avere da lui ciò che voglio e desidero. Io devo<br />

onorarlo, aver cura di lui, celebrarlo, offrirgli sacrifici e sacrifi­<br />

cargli ciò che è conforme a lui, al<strong>la</strong> sua essenza, ciò che gli piace.<br />

I fiori e i frutti sono <strong>la</strong> gioia del<strong>la</strong> terra, essa li produce dal suo grem­<br />

bo, questi sono i suoi figli prediletti. Io le consacro dunque le primi­<br />

zie, i miei frutti; mi guarderò dal danneggiare, dal distruggere con<br />

insolenzà, con temerarietà i seminati e i frutti, per <strong>non</strong> offendere lo?<br />

spirito del<strong>la</strong> terra.<br />

t*] 41 [i].

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