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Ludwig Feuerbach e la natura non umana. Ricostruzione

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[ESSENZA DELLA RELIGIONE. l a REDAZIONE] 241<br />

derare e ottenere, intenzione e successo, rappresentazione e realtà, idea<br />

ed essere. Nel volere, desiderare, rappresentare, pensare l'uomo è il­<br />

limitato, libero, onnipotente, Dio, nel potere, nell'ot-<br />

tenere, nel successo, nel<strong>la</strong> realtà è condizionato, limitato, vinco<strong>la</strong>to, è<br />

essere finito, uomo nel senso di mortale, contrapposto a Dio.<br />

« L'uomo propone e Dio dispone ». Il pensiero è mio; ma ciò che io<br />

penso, <strong>non</strong> è mio, <strong>non</strong> dipende da me, è fuori di me C 1 ]. La re­<br />

ligione si fonda su questa contraddizione ossia sul fatto che quanto<br />

secondo <strong>la</strong> mia volontà, i miei pensieri è in mio potere, di fatto, in<br />

realtà <strong>non</strong> lo è. Tendenza, proposito del<strong>la</strong> religione è il superamento<br />

di questa contraddizione [ 2].<br />

[*] In ultima analisi l'uomo sacrifica tutto solo a sé, il suo Dio.<br />

t 1 ] La religione... di me: E. R., § 30.<br />

[ 2 ] Tendenza ... contraddizione: ibid.<br />

Ciò che <strong>non</strong> è in mio potere, è in potere di un altro essere. Ten- [*] 20r<br />

denza del<strong>la</strong> religione è dunque quel<strong>la</strong> di riportare quest'altro essere in<br />

mio potere, di renderlo da un <strong>la</strong>to sottomesso, d'altro <strong>la</strong>to favorevole<br />

o propizio. Ciò che è oggetto del<strong>la</strong> mia volontà, ma <strong>non</strong> del mio po­<br />

tere, ciò che è al di fuori dell'ambito delle mie possibilità, ma all'in­<br />

terno del mio volere, è oggetto del<strong>la</strong> religione C 1 ]. L'essere, cui è pos­<br />

sibile ciò che è sì possibile secondo i miei desideri e le mie rappresen­<br />

tazioni, ma è impossibile secondo le mie forze, il mio senso<br />

realistico, è l'essere divino. Giacché però i desideri, le rappresentazioni,<br />

gli scopi sono così infinitamente vari come le cose stesse, infatti [**]<br />

ogni cosa può essere oggetto del<strong>la</strong> mia volontà, scopo, oggetto del mio<br />

desiderio, così nel<strong>la</strong> religione <strong>natura</strong>le ci sono altrettanti dei quante<br />

cose o almeno generi di cose. Io voglio intraprendere un viaggio<br />

per mare. Che però <strong>la</strong> mia volontà giunga ad attuazione, che io possa<br />

raggiungere il mio scopo, che il viaggio corrisponda o contraddica ai<br />

miei desideri, risulti favorevole o sfavorevole, questo <strong>non</strong> dipende da<br />

•> F. TOMASONI, Ludwìg b'enerbacli e <strong>la</strong> <strong>natura</strong> <strong>non</strong> <strong>umana</strong>.

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