27.02.2013 Views

Ludwig Feuerbach e la natura non umana. Ricostruzione

Ludwig Feuerbach e la natura non umana. Ricostruzione

Ludwig Feuerbach e la natura non umana. Ricostruzione

SHOW MORE
SHOW LESS

Create successful ePaper yourself

Turn your PDF publications into a flip-book with our unique Google optimized e-Paper software.

[ESSENZA DELLA RELIGIONE. P REDAZIONE] 221<br />

stati e sempre saranno [*]. L'inizio e <strong>la</strong> fine del mondo esistono solo<br />

nel<strong>la</strong> rappresentazione <strong>umana</strong>. E proprio quanto più l'uomo<br />

è limitato, quanto più è ristretto l'orizzonte del<strong>la</strong> sua intuizione sensi­<br />

bile, tanto più ovvia, tanto più vicina è a lui l'immagine del<strong>la</strong> sua fine e<br />

del suo inizio. La sua misura limitata, soggettiva è presa dal contadino<br />

come misura di ciò che è l'oggetto. Ogni filosofo ritiene il suo sistema<br />

l'ultimo: dove mancano a lui i pensieri, dovrebbero mancare an­<br />

che agli altri; ogni politico ritiene il meschino status quo come il <strong>non</strong><br />

plus ultra del<strong>la</strong> storia universale, donde ciascuno dovrebbe attingere il<br />

proprio criterio di misura. Se io dopo <strong>la</strong> morte <strong>non</strong> esisto più, <strong>non</strong> esiste<br />

più nul<strong>la</strong>, quindi con me cessa tutto. Io sono nato il 1800, mio [***]<br />

padre l'anno tale e tale, parimenti mio <strong>non</strong>no. Così anche il mondo, <strong>la</strong><br />

<strong>natura</strong>; egli riporta <strong>la</strong> <strong>natura</strong> all'interno del suo ristretto orizzonte di<br />

vita, esaurisce, come quel fanciullo con <strong>la</strong> sua mano l'oceano, con là<br />

sua manciata di anni <strong>la</strong> <strong>natura</strong>; si immagina un'origine individuale,<br />

<strong>umana</strong>. Le teorie dell'origine e del<strong>la</strong> fine del mondo rientrano negli stadi<br />

infantili, limitati dell'umanità, in cui una spanna di terra era presa per<br />

l'intera terra, ristretti orizzonti locali per l'orizzonte universale, in cui<br />

quindi era una bazzeco<strong>la</strong> per l'uomo, nel<strong>la</strong> sua fantasia, nel<strong>la</strong> sua rappre­<br />

sentazione, far sorgere e perire il mondo. Quanto più gli uomini erano<br />

limitati, tanto più avvicinavano l'inizio al<strong>la</strong> fine del mondo, ogni giorno<br />

attendevano <strong>la</strong> fine.<br />

[*] 27 P].<br />

[**] La <strong>natura</strong> è per l'uomo, questo però <strong>non</strong> significa che venga dal­<br />

l'uomo — egli <strong>non</strong> <strong>la</strong> può fare, in quanto è prima di te.<br />

[***] Pensa solo al<strong>la</strong> fine[ 3].<br />

C 1 ] Le forme... saranno: cfr. E. R., § 19.<br />

[2] Ventisettesima pagina.<br />

[ 3 ] Nota scritta a matita.<br />

Essi trasformavano i limiti del<strong>la</strong> loro visione del mondo nei limiti del<br />

mondo stesso, come ciascuno fa dei suoi limiti individuali i limiti del­<br />

l'umanità. Giacché per determinati individui una certa esistenza parti­<br />

co<strong>la</strong>re era l'esistenza assoluta, che esauriva, portava a termine tutte le

Hooray! Your file is uploaded and ready to be published.

Saved successfully!

Ooh no, something went wrong!