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Ludwig Feuerbach e la natura non umana. Ricostruzione

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[ESSENZA DELLA RELIGIONE. 1* REDAZIONE] 203<br />

La rappresentazione del<strong>la</strong> <strong>natura</strong> però rimane presente <strong>non</strong> solo<br />

nell'esistenza di Dio — che cos'è l'esistenza di Dio in quanto distinta<br />

dall'essenza? sensibile o insensibile-sensibile, così è anche l'essenza — o<br />

in Dio come essere per sé reale, distinto dall'uomo; essa rimane anche<br />

come esplicito, tangibile fondamento di Dio perfino nel cristianesimo<br />

sopran<strong>natura</strong>le. In esso infatti <strong>la</strong> generazione del figlio precede <strong>la</strong> crea­<br />

zione del mondo; Dio è un ente che genera prima di essere un<br />

ente che crea.<br />

[*] 15 [3].<br />

t 1 ] Cfr. Mt. 6, 21.<br />

[ 2 ] È ... teistiche: cfr. E. R., § 3.<br />

[ 3 ] Quindicesima pagina.<br />

La creazione è un'opera del<strong>la</strong> volontà e del<strong>la</strong> coscienza, dello spirito, al<br />

contrario <strong>la</strong> generazione un atto, un'opera del<strong>la</strong> <strong>natura</strong>. Prima dunque<br />

dell'azione del<strong>la</strong> volontà, dello spirito c'è l'azione del<strong>la</strong> <strong>natura</strong>, lo spi­<br />

rito dipende dal<strong>la</strong> <strong>natura</strong>. Prima deve esserci <strong>la</strong> <strong>natura</strong>, perché ci sia<br />

quello che si distingue dal<strong>la</strong> <strong>natura</strong>, che <strong>non</strong> è <strong>natura</strong> [*]. Ciò che<br />

<strong>non</strong> è <strong>natura</strong>, ciò che vuoi innalzarsi al di sopra del<strong>la</strong> <strong>natura</strong>, presuppone<br />

questa. Non è qui di poco conto che <strong>la</strong> generazione, l'atto <strong>natura</strong>le sia<br />

concepito come predicato di Dio, essere spirituale, distinto dal<strong>la</strong> <strong>natura</strong>.<br />

È così sufficientemente riconosciuta <strong>la</strong> verità originaria, ossia che l'atto<br />

del<strong>la</strong> generazione precede quello del<strong>la</strong> volontà.<br />

Tutto quello che in generale distingue Dio dall'uomo, che serve a<br />

farne un altro essere, <strong>non</strong> significa se <strong>non</strong> <strong>la</strong> <strong>natura</strong>. Ciò che distin­<br />

gue Dio dall'uomo, è l'oscurità, il mistero in Dio — ma questa incom­<br />

prensione è solo l'originaria incomprensione dell'uomo nei confronti<br />

del<strong>la</strong> <strong>natura</strong>. La cosa più misteriosa è quel<strong>la</strong> che all'uomo, al<strong>la</strong> sua rap­<br />

presentazione, al suo pensiero, ai suoi sensi è più vicina, più palese —<br />

appunto <strong>la</strong> <strong>natura</strong> (il sentimento di dipendenza si collega necessariamen­<br />

te a un oggetto determinato — è in generale il sentimento dell'incertezza

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