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Ludwig Feuerbach e la natura non umana. Ricostruzione

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[ESSENZA DELLA RELIGIONE. l a REDAZIONE] 199<br />

[*] attraverso il senso, bensì quello solo pensato, astratto, allora egli riba­<br />

disce questa verità originaria almeno atttraverso il fatto che trasforma <strong>la</strong> verità,<br />

l'oggettività in una proprietà di questo essere astratto. Quand'anche perciò l'uomo<br />

oltrepassando l'ambito del<strong>la</strong> verità originaria del sensibile, l'ambito di questo sen­<br />

sibile, si affida al<strong>la</strong> verità dell'immaginazione, dell'astrazione, una conseguenza di<br />

questa indissolubilità dell'autocoscienza dal<strong>la</strong> coscienza del<strong>la</strong> realtà oggettiva è in­<br />

volontariamente questa: il fatto di rappresentarsi questa astrazione, questa imma­<br />

ginazione, come u'.\ essere oggettivo, come un'esistenza concreta. Proprio come<br />

l'assassino C 1 ]<br />

t 1 ] Continua.<br />

immaginato, trasformare l'immaginazione nell'esistenza 7 r<br />

di Dio: Dio è un essere dell'immaginazione. L'esistenza di Dio è da [*]<br />

un <strong>la</strong>to un'esistenza sensibile, giacché tu <strong>non</strong> conosci altra [**]<br />

forma di esistenza che sensibile, d'altro <strong>la</strong>to <strong>non</strong> un'esistenza sensi­<br />

bile, bensì insensibile, giacché il soggetto di questa esistenza è un essere<br />

.astratto, <strong>non</strong> sensibile. Tu colleglli al pensiero, all'astrazione <strong>la</strong><br />

sensibilità, che ti è imposta dal<strong>la</strong> fede nell'esistenza; tu trasformi il pen­<br />

siero in un essere sensibile, lo concretizzi sensibilmente — ossia ti trovi<br />

nel campo del<strong>la</strong> fantasia, dell'immaginazione, infatti è l'immaginazione<br />

che ti fa apparire come esseri sensibili, reali le rappresentazioni, le<br />

astrazioni. Per questa ragione appunto questo essere <strong>non</strong> ti appare come<br />

immaginario, per il fatto che <strong>non</strong> è un partico<strong>la</strong>re prodotto dell'immagi­<br />

nazione, al di là del quale essa possa andare, bensì rappresenta <strong>la</strong> stessa<br />

essenza universale dell'immaginazione, ne esaurisce <strong>la</strong> forza — è tanto<br />

grande, vasto, tanto infinito, quanto <strong>la</strong> fantasia stessa; Dio comprende<br />

in sé tutte le cose, è l'insieme, <strong>la</strong> concentrazione ideale di tutte le cose<br />

in una, l'essere immaginario del<strong>la</strong> <strong>natura</strong> e dell'uomo stesso, come di­<br />

remo in seguito.<br />

Un esempio potrebbe illustrare <strong>la</strong> prima menzogna del<strong>la</strong> teologia e<br />

filosofia. Quest'uomo mi è odioso; basta che appena lo veda e subito mi<br />

viene <strong>la</strong> bile, poiché mi si è opposto in tutti<br />

[*] ma<br />

[•"•"] è perseguitato dall'immagine dell'ucciso, così l'uomo, che abbandona <strong>la</strong><br />

verità sensibile, è qui pur tuttavia perseguitato almeno dallo spettro di essa. Essa<br />

si aggira sempre davanti a lui nel<strong>la</strong> sua astrazione.<br />

C 1 ] Tredicesima pagina.

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