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Ludwig Feuerbach e la natura non umana. Ricostruzione

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[ESSENZA DELLA RELIGIONE. 1" REDAZIONE] 193<br />

sesso dei suoi desideri — <strong>non</strong> è ancora signore assoluto del<strong>la</strong> <strong>natura</strong> —.<br />

Prima tappa: l'oggettivo è involontariamente soggettivo; ma il sogget­<br />

tivo <strong>non</strong> è ancora il vero oggettivo, riconosciuto come primo, super<strong>la</strong>tivo.<br />

[**] Sul<strong>la</strong> dipendenza dell'uomo dall'esterno, sul<strong>la</strong> contraddizione fra pen­<br />

siero e successo, sul<strong>la</strong> fortuna, v. Bayle, passo su Timoleonte e Solimano,<br />

IP parte [ 2].<br />

[***] I Tungusi pregano devotamente <strong>la</strong> ma<strong>la</strong>ttia di passare<br />

oltre <strong>la</strong> loro jurta, Pal<strong>la</strong>s [Peter Simon p.] 74 [ 3 ].<br />

[****] II sacrificio è l'espressione del fatto che 1'oggetto è il sogget­<br />

tivo, che l'idolo mangia, annusa come me, ibid., p. 76.<br />

[ ! ] Nona pagina.<br />

[ 2 ] Pensées diverse*..., § XXVII (Réfutation du sentiment des Pa'iens), II<br />

partie, in: Oeuvres diverses de P. Bayle, tome troisième, a <strong>la</strong> Haye 1727, pp. 23-4.<br />

[3] Cfr. E. R., § 35.<br />

il soggettivo <strong>non</strong> è ancora riconosciuto come l'essenza dell'oggettività.<br />

La <strong>natura</strong> è il fondamento <strong>non</strong> solo originario — bensì anche per­<br />

manente, occulto del<strong>la</strong> religione — <strong>la</strong> ragione per cui all'uomo <strong>la</strong> divi­<br />

nità appare come un essere diverso, distinto da lui ['], <strong>la</strong> ragione per<br />

cui <strong>la</strong> negazione di Dio gli appare come follia e come crimine, come<br />

negazione di tutti i limiti, che mantengono l'uomo all'interno dei<br />

suoi doveri, dei suoi termini; infatti il limite estremo è proprio il li­<br />

mite del<strong>la</strong> morte, del<strong>la</strong> fine. Anche quando <strong>la</strong> <strong>natura</strong> cessa di essere og­<br />

getto del<strong>la</strong> religione — almeno immediatamente, anche quando un essere<br />

sopran<strong>natura</strong>le diventa oggetto del<strong>la</strong> religione, al<strong>la</strong> base rimane pur sem­<br />

pre l'idea che questo essere sopran<strong>natura</strong>le sia un essere diverso, distin­<br />

to dall'uomo, un essere, dal quale l'uomo dipenda. La rappresentazione

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