Ludwig Feuerbach e la natura non umana. Ricostruzione

VERSO UNA SINTESI: IL MATERIALISMO CRITICO 151
natura m , per Feuerbach si pone nel modo più immediato e stridente la
contraddizione che sarà rovesciata, ma non risolta. Lo scopo dunque
della religione, la libertà, non viene raggiunto. Questo giudizio coinvolge
non solo l'evoluzione delle religioni, ma anche la storia della civiltà, che
si intreccia con esse. All'ottimismo storico-teologico di Hegel Feuerbach
oppone un pessimismo ateo e naturalistico. Quella dipendenza naturale,
che l'uomo aveva cercato di togliere, in realtà è insopprimibile, inelimi­
nabile. Nell'analisi del dominio politico e morale Feuerbach continua a
ribadire come la base di tale potere rimanga pur sempre quella natura
degradata al rango di mero mezzo.
Chi ti dice: non devi infrangere il giuramento, è lo stesso che ha per sim­
bolo della sua irresistibile, ineluttabile potenza il fulmine sterminatore. Lo stesso
essere, che ti impone la terribile legge della morte, ti impone la legge politica o
morale 122 .
Nell'animo si congiunge immediatamente alla trasgressione della legge anche
la rappresentazione della pena, anche la paura del danno, e questo a maggior ra­
gione ogni qual volta la rappresentazione della legge si congiunge alla rappresen­
tazione dell'essere naturale, alla potenza ineluttabile, dinanzi alla quale l'uomo pre­
cipita nell'impotenza 1B .
Queste analisi sulle radici naturali del diritto e della morale prean­
nunciano quelle degli ultimi anni m e dimostrano come quegli sforzi
per dare una fondazione materialistica al mondo umano, al mondo cosid­
detto dello spirito, abbiano qui la loro origine. Che significa infatti per
Feuerbach aver ribadito all'inizio dell'Essenza detta religione che al sen­
timento di dipendenza si connette indissolubilmente il sentimento di sé,
se questo non può assolutamente prevalere? Che significa quella libertà
cercata e mai raggiunta nella storia della civiltà?
Simili interrogativi, che sorgono spontanei alla lettura della prima
redazione dell'Essenza detta religione, possono essere utili per valutare
le modifiche apportate nell'elaborazione successiva. Indubbiamente ac­
cettare, sia pur con intenti critici, lo schema teleologie© hegeliano signi­
ficava subirne la logica interna ed essere costretti a rinnegare non solo
il cristianesimo, ma l'intera civiltà. Come non accusare di astrattezza
m Vorlesungen ùber die Philosophie der Religion ..., lì/1, pp. 57-8 [tr. it.
cit., I, pp. 387-88].
122 21» 28r-v .
123 Ivi, 29*.
124 G. W., XI, pp. 15-6, 54-61, 82-102, 169-70 [tr. it. F. Andolfi, Spiritualismo
e materialismo, Bari 1972, pp. 45-53, 77-100, 181-82]; S. W., X, pp. 311-16, 332-37.