Ludwig Feuerbach e la natura non umana. Ricostruzione
Ludwig Feuerbach e la natura non umana. Ricostruzione
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150 CAPITOLO QUINTO<br />
Le ampie pagine sul<strong>la</strong> teleologia tendono a dimostrare questa de<br />
gradazione del<strong>la</strong> <strong>natura</strong>. Se <strong>Feuerbach</strong> quindi riprende lo schema storio<br />
grafico hegeliano 114 , è per contestarne proprio lo scopo finale: l'esalta<br />
zione del<strong>la</strong> sintesi cristiana. Il cristianesimo <strong>non</strong> è <strong>la</strong> conciliazione defi<br />
nitiva, ma il culmine del<strong>la</strong> dissociazione, perciò vengono applicate ad<br />
esso le osservazioni che Hegel aveva fatto sul Dio terribile degli Ebrei m<br />
o sull'imperatore dispotico dei Romani 116 . Le critiche al<strong>la</strong> patologia in<br />
<strong>natura</strong>le del cristianesimo, già contenute nell'opera del 1841 117 , <strong>la</strong> de<br />
mistificazione di idee astratte elevatesi a soggetto, come quel<strong>la</strong> dello<br />
stato e del sovrano, compiuta già nelle Tesi m , confluiscono qui in un<br />
quadro storico complessivo, che sembra abbracciare l'intero sviluppo re<br />
ligioso, anzi l'intero progresso umano. Se Hegel lo giustificava in quanto<br />
graduale fondazione dello spirito, <strong>Feuerbach</strong> lo condanna in quanto vio<br />
lenza sul<strong>la</strong> <strong>natura</strong>.<br />
È una violenza che nasce da una iniziale situazione disperata:<br />
La religione è <strong>la</strong> folle autoaffermazione dell'uomo, infatti egli nega sé stesso<br />
solo per rendere <strong>umana</strong> <strong>la</strong> <strong>natura</strong>, per sottometter<strong>la</strong> ai suoi sentimenti, alle sue<br />
esigenze — egli versa sangue per infonderle sentimenti umani 119 .<br />
Egli trasforma o tenta di trasformare ciò che è inumano, ciò che annienta<br />
l'uomo in un essere umano. L'oscuro presentimento dell'insensibilità dell'oggetto<br />
venerato si fa valere nell'insensibilità con cui egli fa un sacrificio per rendere sen<br />
sibile ciò che <strong>non</strong> ha sentimenti 13°.<br />
Quello che qui è detto riguarda direttamente le religioni <strong>natura</strong>li.<br />
Se già in queste per Hegel lo spirito iniziava il suo superamento del<strong>la</strong><br />
114 Che gli schemi storiografici feuerbachiani abbiano eminentemente una fun<br />
zione metodologica di illuminazione del presente, di chiarificazione del punto di<br />
vista dell'autore e <strong>non</strong> si propongano di abbracciare l'intero sviluppo storico in<br />
quanto tale è riconosciuto anche da L. Casini, che pure ne ha sottolineato l'impor<br />
tanza, cfr. Storia e umanesimo in <strong>Feuerbach</strong>, Bologna 1974, pp. 99-100, inoltre<br />
pp. 12, 74-5 n.<br />
115 Vorlesungen uber die Philosophie der Religion ..., 11/2, Leipzig 1927, pp.<br />
91-98 [tr. it. cit., II, pp. 83-90].<br />
116 Ivi, II/2, pp. 236-42 [tr. it. cit., II, pp. 212-18]. Cfr. già nelle Lezioni<br />
del 1821 l'ampia analisi su questo punto, Religionsphilosophie, I,... pp. 471-75<br />
117 G. W., V, 112-25, 189, 198-200, 205, 219-222, 232-36, 240-45, 263, 271-72,<br />
279-80, 290-92, 349, 361-63, 441-43.<br />
118 G. W., IX, p. 262 [tr. it. cit., pp. 197-98].<br />
119 21» 25 V .<br />
12° Ivi, 26r .