Ludwig Feuerbach e la natura non umana. Ricostruzione

116 CAPITOLO QUARTO
Ne risulta allora una linea evolutiva, che è insieme decorso crono­
logico e scala assiologica, « sviluppo storico delle varie razze umane » e
« gerarchia eterna » m. Se il congiungimento di negri con bianche è re­
pellente e per lo più sterile, mentre quello di bianchi con negre non è
impedito da repulsione naturale ed è per lo più fecondo, ciò significa >
che la natura « vuole l'elevazione, non la degradazione delle razze » 110 .
Prima dunque delle famose esposizioni del razzismo nel Saggio sulla ine­
guaglianza delle razze umane di Gobineau (1854) e dell'evoluzionismo'
nell'Origine delle specie (1859) Feuerbach si imbatteva in una teoria
della divisione e della storia umana, che avvalendosi di dati offerti dal­
l'anatomia comparata e dall'antropologia fisiologica, proponeva uno svi­
luppo dell'umanità secondo la selezione razziale.
Nel resoconto citato l'annientamento di interi popoli, per es. quel­
lo dei pellirosse d'America, è presentato come un fenomeno del tutto^
naturale, anzi «provvidenziale», giacché realizzerebbe la tendenza del­
la natura verso il meglio. In questo senso i bianchi hanno effettuato il
più naturale, il più vero sacrificio umano e cannibalismo:
La tendenza che attira l'una verso l'altra le stirpi di diverse razze, non è un
movimento cieco; le razze inferiori sono destinate a servire da nutrimento alle
superiori e le caratteristiche delle prime non vengono perciò eliminate o cancellate,
bensì si conservano nelle viscere della razza caucasica, di cui moltipllcano la
varietà m .
La razza caucasica imprime il suo marchio alle altre razze, con cui entra in
contatto 112 .
Non solo l'inferiorità delle altre razze appare fondata nelle indagini
di anatomia comparata, ma addirittura il loro destino di vittime sembra
prefigurato dalla scoperta di Humboldt, qui riportata, secondo cui in
un'isola dell'America centrale i sacrificati si distinguevano anche fisi-
e a m e n t e dai sacrificanti avendo una testa tanto ridotta, da essere
definiti acefali, ancor prima di perderla del tutto sull'altare 113 .
Il bianco assurge al ruolo di sacerdote, incaricato di un compito-
storico-religioso, anzi al ruolo della divinità:
La superiorità di questa razza è riconosciuta. Mentre il mongolo ha solo ini—
«» Ibid.
110 Ivi, p. 438, cfr. 13k 6r .
111 Ivi, p. 439, cfr. 13k 6^.
112 Ivi, p. 438, cfr. 13k 6^.
113 Ivi, p. 434.