Ludwig Feuerbach e la natura non umana. Ricostruzione

106 CAPITOLO QUARTO
la sua dipendenza 68. Tuttavia proprio in questo rapporto la dipendenza
rivela anche il suo lato positivo e la religione originaria, al di là della
paura, il senso di sicurezza: l'uomo si sente in comunione profonda con
tutti gli esseri. Questa comunione diventerà nella recensione a Mole-
schott, La scienza naturale e la rivoluzione, ricambio organi­
co, respirazione e alimentazione 169 . Fra gli appunti
di Feuerbach compare un brano con a lato: « Sul culto degli animali »,
che descrive un tale rapporto di familiarità fra uomo e animale, certo
molto lontano dalla sensibilità dell'uomo civilizzato:
Gli Indiani sono davvero proprio insuperabili nell'arte di addomesticare gli
animali [...] Essi si procurano mammiferi molto giovani, se possibile, ancora lat­
tanti e li affidano poi alle donne, che con loro devono assolvere al ruolo di mamme.
Il giovane animale si abitua straordinariamente in fretta al latte e al petto del­
l'indiana [...] In particolare le scimmie sono cosi affezionate alla nuova madre,
che ad ogni passo le stanno appresso senza mai lasciarla [...] Le scimmie sono
formalmente annoverate fra i membri della famiglia e, come i bambini, ricevono
la loro collana di perle e a pranzo il loro posto attorno alla pentola 70 .
Nel culto agli animali si esprime allora quel rapporto di solidarietà, di
mutua interdipendenza, di comunità con gli altri esseri naturali, che
l'uomo nel corso ,della sua civilizzazione è andato dimenticando o addi­
rittura negando. In questo senso può assumere un valore simbolico il
caso riportato nel contesto del brano appena citato:
Così ci raccontava anche il missionario Youth a Pirara, che quando nei primi
tempi egli là iniziava il servizio divino, le donne comparivano nella cappella con
in braccio i loro bambinetti e le loro scimmie etc., gli uomini armati di arco e frecce,
e che solo imponendosi un estremo sforzo di autocontrollo era riuscito a reprimere
lo scoppio del riso quando per caso durante il servizio divino i suoi occhi erano
caduti su una scimmia che per attaccarsi al seno di una donna litigava a suon di
busse con un bambino. Più tardi si vide costretto a proibire loro severamente di
portare con sé nella casa di Dio questi animali 71 .
Il missionario rappresenta qui secondo Feuerbach, come dirà nel-
VEssenza della religione, il punto di vista dell'uomo, che si è trasfor-
68 13k 16\ cfr. «Das Ausland», 1845 (22 giugno), p. 691, inoltre (13 mag­
gio), p. 531.
69 G. W., X, pp. 356-62 [tr. it. F. Tomasoni, in: Materialisti dell'Ottocento,
cit...., pp. 136-40].
70 13h 14T , cfr. « Das Ausland », 1843 (15 ottobre), p. 1152.
?i Ibid.