Ludwig Feuerbach e la natura non umana. Ricostruzione

100 CAPITOLO QUARTO
occasioni, particolarmente in una grande siccità, venivano sacrificati all'insaziabile
Tlalac, il dio della pioggia, bambini, per lo più maschi. Quando, rivestiti dei loro
abiti di festa e dei fiori più freschi, venivano portati in aperte lettighe al sacrificio
finale, suscitavano la compassione anche nei cuori più duri, ma le loro grida veni­
vano coperte dai canti infuriati dei sacerdoti, che proprio nei loro lamenti vede­
vano un presagio favorevole 41 .
La drammaticità è data qui dal contrasto fra la popolazione
povera, schiava della superstizione e una casta
sacerdotale, che predomina esercitando il ter­
rore. Il brano appena citato così prosegue:
Di solito quelle vittime innocenti venivano comprate da genitori poveri,
bisogna però, ad onore dell'umanità, supporre che questi agissero in tal modo non
semplicemente per avidità, bensì per superstizione; del resto anche Aztechi adulti
spesso sceglievano la morte in sacrificio considerandola la più gloriosa 42 .
L'accento sul predominio di terrore delle autorità religiose, carisma-
tiche o sacerdotali, è costante sia nella fonte, sia nelle trascrizioni di
Feuerbach. Nelle isole Marchesi
i Tahua sono una classe di individui, che dopo la morte vengono annoverati
fra gli dei e che durante la vita hanno il dono della profezia; in loro mano stanno
gli elementi, essi conferiscono ai campi fecondità o sterilità, comandano su malat­
tia e morte, e la paura che incutono è tanto grande, che si offrono loro sacrifici
umani per stornarne la collera, per fortuna il numero di questi semidei è molto
ridotto 43 .
Benché lo sfruttamento di questi ordini religiosi, la loro vita « a
spese della povera popolazione » ** sia più volte messa in rilievo, la
classica teoria libertina, largamente diffusa nel 1600 e condivisa dal
Bayle 4S , della religione come « invenzione » delle « migliori teste », come
« impostura », ha ormai lasciato definitivamente il campo alla tesi hob-
besiana della paura. Certo in un primo tempo questa era stata recepita
come non incompatibile, anzi accoppiabile con la prima 46, ma quanto
« 13*131--^ cfr . «Das Ausland », 1845 (15 maggio), pp. 538-39.
42 Ivi, 13 V, cfr. « Das Ausland », 1845, p. 539.
« i3Mv-5r, cfr. «Das Ausland», 1843 (23 giugno), pp. 695-96.
44 Cfr. «Das Ausland», 1843 (29 agosto), p. 963; 13 1 lr, cfr. «Das Aus­
land », 1844 (23 marzo), p. 329.
45 Cfr. S. Landucci, I filosofi e i selvaggi, 1580J80, Bari 1972, pp. 185-89,
238-39, nota 153.
46 Ivi, pp. 234-45.