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DETTO MASSAFRESE: " ‘U ciucc’e port’e a pagghjie e lu ciucc’e s’e la mangje” (la filosofia imperante dell’egoista...)<br />
Cronache massafresi<br />
LA VOCE DI MASSAFRA - foglio d’<strong>in</strong>formazione<br />
allegato al n.309 del 14 luglio 2012<br />
Giovani saharawi ospiti<br />
del Lido Impero<br />
Un gruppo <strong>di</strong> giov<strong>in</strong>etti saharawi sarà ospite del Lido Impero <strong>di</strong><br />
Ettore Capriulo per la seconda metà del mese <strong>di</strong> luglio. L’evento<br />
solidaristico è stato realizzato con il patroc<strong>in</strong>io del Comune <strong>di</strong><br />
Statte e dell’Ong Salam <strong>di</strong> Simona Fernndez. Nel deserto del<br />
Sahara esiste un popolo che, pur essendo da secoli una Nazione,<br />
non ha la sua terra e vive <strong>in</strong> esilio. Questo piccolo e fiero popolo<br />
resiste <strong>in</strong> parte nelle tendopoli all’estremo sud del deserto<br />
alger<strong>in</strong>o ed <strong>in</strong> parte nel suo antico territorio oggi “occupato” dal<br />
Marocco: è il popolo dei Saharawi. La sua terra è l’ex Sahara<br />
occidentale spagnolo, 280.000 km quadrati, 1200 km <strong>di</strong> costa<br />
che si stende sull’Atlantico, e conf<strong>in</strong>a con Marocco, Algeria,<br />
Mauritania. F<strong>in</strong> dal 1975, quando la Spagna ha abbandonato<br />
l’ex Colonia ed il Marocco ne ha <strong>in</strong>vaso il territorio, contrastato<br />
dalla resistenza armata del Fronte Polisario, l’organizzazione<br />
politica e militare dei Saharawi... da allora una parte <strong>di</strong> questo<br />
popolo, per sfuggire al genoci<strong>di</strong>o, si è rifugiata nel deserto<br />
alger<strong>in</strong>o (Hammada <strong>di</strong> T<strong>in</strong>douf) e che ha dato vita alla<br />
straord<strong>in</strong>aria epopea delle tendopoli dell’esilio. Il popolo Saharawi<br />
<strong>di</strong>scende dall’<strong>in</strong>contro e dalla fusione, protrattasi per secoli, <strong>di</strong><br />
gruppi noma<strong>di</strong> berberi (tribù Sanhaya e tribù Zenata) con genti<br />
arabo-yemenite (i Maquil) giunti <strong>in</strong> Nord Africa <strong>in</strong>torno al XIII<br />
secolo. Questo popolo sfiora il milione <strong>di</strong> persone (circa 500.000<br />
vivono nel territorio “occupato” dal Marocco, altri 200.000 sono<br />
sparsi tra Mauritania, Spagna e altri paesi, ed <strong>in</strong>f<strong>in</strong>e 160.000<br />
abitano le tendopoli dell’esilio. La l<strong>in</strong>gua parlata è l’hassanya,<br />
un <strong>di</strong>aletto arabo. La religione è islamico-sunnita, con una<br />
concezione aperta, priva <strong>di</strong> fanatismi e <strong>in</strong>tolleranze. Nella loro<br />
durissima lotta contro gli <strong>in</strong>vasori, guidata dal Fronte Polisario,<br />
i Saharawi, leggendari guerrieri del deserto, hanno sempre<br />
rifiutato la scelta del terrorismo combattendo a viso aperto sulla<br />
loro terra, anche <strong>in</strong> questo fornendo un esempio <strong>di</strong> altissima<br />
moralità e coscienza civile. Nel 1976 viene proclamata <strong>in</strong> esilio<br />
la RASD (Repubblica Araba Saharawi Democratica). Sarà<br />
riconosciuta da 74 Paesi. Nel 1982 la RASD viene ammessa come<br />
51° Stato nell’OUA, l’Organizzazione per l’Unità Africana.<br />
Fuga <strong>di</strong> gas. I carab<strong>in</strong>ieri salvano<br />
la vita a un’anziana<br />
È stato il provvidenziale <strong>in</strong>tervento dei Carab<strong>in</strong>ieri <strong>di</strong> <strong>Massafra</strong> a<br />
salvare la vita ad un’anziana settantac<strong>in</strong>quenne residente <strong>in</strong> vico<br />
Santi Me<strong>di</strong>ci. In verità è stata scongiurata una vera e propria<br />
trage<strong>di</strong>a che poteva seguire alla <strong>di</strong>spersione nell’abitazione del<br />
gas fuoriuscito da un tubo danneggiato. Quando sono arrivati i<br />
Carab<strong>in</strong>ieri, costretti ad abbattere la porta d’<strong>in</strong>gresso, l’anziana<br />
signora era riversa per terra <strong>in</strong> stato d’<strong>in</strong>coscienza. Il 118 allertato<br />
dai Carab<strong>in</strong>ieri è giunto prontamente a salvare la donna<br />
dall’<strong>in</strong>tossicazione da gas.<br />
Terza e<strong>di</strong>zione “Bollenti Spiriti”<br />
Dal 25 Giugno scorso è onl<strong>in</strong>e il bando ‘Pr<strong>in</strong>cipi Attivi 2012’<br />
(nell’ambito delle azioni denom<strong>in</strong>ate Bollenti Spiriti), arrivato<br />
quest’anno alla terza e<strong>di</strong>zione e promosso come sempre dalla<br />
Regione Puglia, “Area Politiche per lo Sviluppo, il Lavoro,<br />
l’Innovazione, Servizio Politiche Giovanili e Cittad<strong>in</strong>anza Sociale”.<br />
Emblematico il sottotitolo “Giovani Idee per una Puglia migliore”.<br />
Il nuovo Bando, f<strong>in</strong>anziato con 4,1 milioni <strong>di</strong> Euro del Fondo<br />
Nazionale Politiche Giovanili, ammette una procedura solo onl<strong>in</strong>e<br />
per la trasmissione dei progetti dei ragazzi italiani e stranieri<br />
residenti <strong>in</strong> Puglia, nati dopo l’1 Gennaio 1979 organizzati <strong>in</strong><br />
gruppi <strong>di</strong> lavoro <strong>in</strong>formali composti da un m<strong>in</strong>imo <strong>di</strong> due persone.<br />
La scadenza dell’<strong>in</strong>vio della documentazione necessaria è prevista<br />
per il prossimo 19 ottobre. Le idee f<strong>in</strong>anziabili con Pr<strong>in</strong>cipi Attivi<br />
dovranno riguardare “la valorizzazione del territorio, come lo<br />
sviluppo sostenibile urbano e rurale, il turismo, tutela e<br />
valorizzazione del patrimonio ambientale, culturale ed artistico.<br />
Oppure idee legate allo sviluppo dell’economia della conoscenza<br />
e dell’<strong>in</strong>novazione come progetti de<strong>di</strong>cati ai nuovi me<strong>di</strong>a, alle<br />
tecnologie della green economy” tanto <strong>di</strong> moda <strong>in</strong> questi anni <strong>di</strong><br />
crisi. Inf<strong>in</strong>e, potranno essere proposte “idee per l’<strong>in</strong>clusione<br />
sociale e la cittad<strong>in</strong>anza attiva, sulle pari opportunità, le <strong>di</strong>sabilità,<br />
antirazzismo, migranti, sport, legalità ed altre”. Uno ‘Sportello<br />
<strong>di</strong> <strong>in</strong>formazione e co-progettazione’ sarà aperto durante tutta<br />
l’estate ad opera della Consulta delle Associazioni <strong>di</strong> <strong>Massafra</strong>.<br />
Per <strong>in</strong>fo. su questo evento cell. 347 0885091 (Cataldo Zappulla<br />
per il CFP ‘Fermi’) oppure scrivere una mail a me<strong>di</strong>terranea<br />
consumo@libero.it (Lucia Lazzaro).<br />
La Voce <strong>di</strong> <strong>Massafra</strong><br />
Settimanale <strong>di</strong> politica,<br />
cronaca, sport e cultura<br />
della Tebaide d’Italia<br />
Direttore responsabile: N<strong>in</strong>o Bell<strong>in</strong>via<br />
Vice <strong>di</strong>rettore: Giovanni Matichecchia<br />
Redattore: Antonio Dellisanti<br />
Reg. Trib. Taranto n. 408/06 del 24/03/2006<br />
Registro Operatori della Comunicazione:<br />
R.O.C. n.18242<br />
Antonio Dellisanti E<strong>di</strong>tore s.r.l.<br />
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