POSTA E RISPOSTA - Giuffre' Editore

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24.02.2013 Views

pagati. La ditta del ponteggio si rifiuta di smontarlo perché "pretende" il pagamento da parte mia (committente) di una parte dell'insoluto, il ponteggio è in una situazione di degrado e di pericolo (ho fatto fare una relazione dal tecnico), la ditta appaltatrice è introvabile non avendo più una sede quindi se andassi dal giudice per ex art. 700 passerebbe oltre un mese con sostenimento di spese da parte mia che non potrei recuperare, posso procedere con lo smontaggio con apposita ditta e tenerlo per un mese in un deposito? D. Piuttosto che rischiare di risarcire i danni conseguenti ad un’eventuale caduta del ponteggio pericolante, conviene pagare alla ditta proprietaria il prezzo dello smontaggio. La soluzione prospettata dal lettore, che dovrebbe comunque pagare altra ditta che effettui lo smontaggio, oltre al deposito dei materiali chissà per quanto tempo, presuppone quanto meno che i Vigili del Fuoco attestino l’esigenza di un intervento immediato a causa della situazione di grave e immanente pericolo. FURTO E SOSTITUZIONE PORTA I ladri sono entrati in casa mia e hanno spaccato la porta. Chi deve cambiare la porta? Il proprietario o l'inquilino? La porta è molto vecchia (50 anni) ed è di legno; dabbasso non c'è portoncino con citofono, cosi si può arrivare al mio piano. V. La sostituzione della porta fa carico al locatore, ai sensi dell’art. 1576 c.c. PALMA INVADENTE Sono proprietario di una casa, il cui atrio nella parte posteriore confina con un altro atrio (del vicino) in cui è piantata una palma da dattero di circa 5 metri di altezza, proprio sotto il muro di confine di mia proprietà, alto 3 metri. I relativi rami, frutti e fiori pendono e cadono nel mio atrio. Posso chiedere l’ estirpazione della palma? Il vicino ha già agito legalmente nei miei confronti perché ho tagliato un paio di rami che pendevano in casa mia, e dice che ho rovinato definitivamente la simmetria della pianta. Chi ha ragione? A. Se la palma è stata messa a dimora a distanza legale dal confine (tre metri) non se ne può pretendere l’estirpazione. Se invece è stata piantata a distanza inferiore può essere mantenuta

ma la sua altezza non può superare quella del muro. Non si possono tagliare direttamente i rami che si protendono nel proprio fondo, ma si può pretendere che sia il vicino a farlo; le radici che si addentrano nel fondo, invece, possono essere tagliate direttamente dal proprietario di questo. ALLAGAMENTO CUCINA In circa 6 anni ho subito 3 allagamenti della cucina con gravi danni nel mio appartamento. Per l'amministratore del Condominio il danno, che pure è stato regolarmente risarcito dall'Assicurazione, è dovuto all'incuria dei condomini che utilizzerebbero, in modo improprio, gli scarichi gettando materiali solidi (fondi di caffè o altro). Un perito, da me incaricato di verificare le cause di tale ricorrente problema, ha evidenziato come ciò sia, presumibilmente, imputabile ad un difetto di costruzione delle colonne di scarico, che presentano numerose curve che rendono impossibile il regolare deflusso delle acque. In particolare, sono venuto a conoscenza di una curva nell'impianto di deflusso delle acque, proprio al di sopra del mio appartamento. E' possibile richiedere un accertamento delle colonne di scarico alla presenza di un tecnico di mia fiducia, ed in caso si dovessero rifare le colonne, a chi spetterebbero le spese? F. Se il condomino del piano di sopra non concorda con le risultanze della perizia disposta dal lettore, lo stato dei luoghi dev’essere certificato da un accertamento tecnico preventivo, da richiedere al giudice attraverso un avvocato. Se questo mezzo istruttorio conclude nel senso che il danno è dipeso dalla braga (curva), la spesa richiesta dall’eliminazione dell’inconveniente fa carico al proprietario di questa, che potrà a sua volta rivalersi nei confronti dell’appaltatore se è ancora operante la garanzia decennale. SPESE E SERVITU’ Essendo comproprietario di un viale condominiale sul quale vige una servitu’ di passaggio a favore di altri vicini proprietari di fondi confinanti accessibili esclusivamente dal suddetto viale, vorrei sapere, in mancanza di un regolamento condominiale, a chi toccano le spese di manutenzione del viale, nonchè le spese per la realizzazione del passo carrabile per l’accesso dalla strada comunale al viale, ai soli proprietari del viale, oppure anche a tutti gli altri usufruttuari della servitu’ di passaggio ma non proprietari del viale? A.

pagati. La ditta del ponteggio si rifiuta di smontarlo perché "pretende" il pagamento da parte<br />

mia (committente) di una parte dell'insoluto, il ponteggio è in una situazione di degrado e di<br />

pericolo (ho fatto fare una relazione dal tecnico), la ditta appaltatrice è introvabile non avendo<br />

più una sede quindi se andassi dal giudice per ex art. 700 passerebbe oltre un mese con<br />

sostenimento di spese da parte mia che non potrei recuperare, posso procedere con lo<br />

smontaggio con apposita ditta e tenerlo per un mese in un deposito?<br />

D.<br />

Piuttosto che rischiare di risarcire i danni conseguenti ad un’eventuale caduta del ponteggio<br />

pericolante, conviene pagare alla ditta proprietaria il prezzo dello smontaggio. La soluzione<br />

prospettata dal lettore, che dovrebbe comunque pagare altra ditta che effettui lo smontaggio,<br />

oltre al deposito dei materiali chissà per quanto tempo, presuppone quanto meno che i Vigili<br />

del Fuoco attestino l’esigenza di un intervento immediato a causa della situazione di grave e<br />

immanente pericolo.<br />

FURTO E SOSTITUZIONE PORTA<br />

I ladri sono entrati in casa mia e hanno spaccato la porta. Chi deve cambiare la porta? Il<br />

proprietario o l'inquilino? La porta è molto vecchia (50 anni) ed è di legno; dabbasso non c'è<br />

portoncino con citofono, cosi si può arrivare al mio piano.<br />

V.<br />

La sostituzione della porta fa carico al locatore, ai sensi dell’art. 1576 c.c.<br />

PALMA INVADENTE<br />

Sono proprietario di una casa, il cui atrio nella parte posteriore confina con un altro atrio (del<br />

vicino) in cui è piantata una palma da dattero di circa 5 metri di altezza, proprio sotto il muro<br />

di confine di mia proprietà, alto 3 metri. I relativi rami, frutti e fiori pendono e cadono nel mio<br />

atrio. Posso chiedere l’ estirpazione della palma? Il vicino ha già agito legalmente nei miei<br />

confronti perché ho tagliato un paio di rami che pendevano in casa mia, e dice che ho rovinato<br />

definitivamente la simmetria della pianta. Chi ha ragione?<br />

A.<br />

Se la palma è stata messa a dimora a distanza legale dal confine (tre metri) non se ne può<br />

pretendere l’estirpazione. Se invece è stata piantata a distanza inferiore può essere mantenuta

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