POSTA E RISPOSTA - Giuffre' Editore

POSTA E RISPOSTA - Giuffre' Editore POSTA E RISPOSTA - Giuffre' Editore

24.02.2013 Views

C. A. La spesa richiesta dalla bonifica del tetto va ripartita fra tutti i condomini in proporzione ai millesimi di proprietà. Quanto alla morosità dell’usufruttuario, se l’importo di cui parla il lettore si riferisce anche a spese straordinarie, per questa quota si può agire nei confronti del nudo proprietario. RISCHIO FURTO Il mio balcone si affaccia su una proprietà privata che confina con il mio condominio. In questo spazio il proprietario parcheggia un camion la cui cappotta arriva a pochi centimetri dal balcone stesso, rendendo semplice l'arrampicamento e la possibile intrusione di malintenzionati. Come posso tutelarmi? M. Se il proprietario del camion non risponde positivamente all’invito a parcheggiare il mezzo in modo da eliminare la potenziale situazione di pericolo, non resta che rivolgersi al giudice esperendo un’azione di danno temuto attraverso un avvocato (art. 1172 c.c.) STILLICIDIO Ho comprato casa con il tetto già fatto il mio tetto è più alto di quello del vicino e tra i due muri in due piccoli fori è scesa dell'acqua in casa del vicino e ha fatto un pò d'umidita; mi ha detto il vicino che devo fare io il ripristino perché il mio tetto è più in alto. Vorrei sapere se devo farlo io oppure se dobbiamo farlo insieme. G. Il primo comma dell’art. 908 c.c. stabilisce che il proprietario deve costruire i tetti in maniera che le acque piovane scolino nel suo terreno e non può farle cadere nel fondo del vicino: l’eliminazione del lamentato inconveniente, quindi, fa carico al lettore, salvo rivalersi nei confronti del venditore. COMPILAZIONE TABELLA MILLESIMALE Il Condominio affida l'incarico ad un tecnico per la revisione delle tabelle millesimali. Questi effettua il rilievo di tutte le unità immobiliari e predispone i criteri/coefficienti per la determinazione dei millesimi, assegnando agli uffici un coefficiente di destinazione 1.30. Un

condomino proprietario di un locale terraneo adibito a scuola guida contesta il detto coefficiente in quanto sostiene che bisogna considerare non l'uso effettivo ma la categoria catastale dell'immobile (nella specie C/1 - negozi e botteghe) con conseguente coefficiente più basso. Domande: 1) nell'attribuzione del coefficiente di destinazione bisogna considerare la categoria catastale o l'uso che se ne fa dell'immobile? 2) l'assemblea ha regolarmente approvato i criteri (o coefficienti riduttivi) per il calcolo dei millesimi. Dato che i numeri finali, cioè i millesimi di ciascuna unità, sono la conseguenza della applicazione dei coefficienti, è necessario che l'assemblea approvi (scusate la ripetizione) i numeri finali o la tabella si intende approvata con l'adozione dei coefficienti? G. F. Nella messa a punto della tabella millesimale si tiene conto della categoria catastale dell’unità immobiliare e non dell’uso specifico cui essa è adibita. L’approvazione della tabella presuppone che l’assemblea si sia pronunciata sui millesimi attribuiti a ciascuna unità immobiliare. ODORI DI CUCINA Sono proprietario di un immobile con un cortile interno sul quale si affaccia la finestra della cucina di un ristorante. La finestra in questione è della sezione lavaggio piatti del ristorante ed è attigua e comunicante con il resto della cucina. Il ristorante è munito di canna fumaria ma ha anche un aspiratore, installato in corrispondenza di detta finestra, che estrae aria dal locale lavaggio piatti e, di conseguenza, estrae anche molti degli odori della cucina stessa. In aggiunta, le operazioni di lavaggio delle stoviglie, che si protraggono fino ad ora tarda, producono notevole rumore. La mia domanda è questa: cosa posso fare per indurre il titolare del ristorante a spegnere l'estrattore di aria dalla cucina? La finestra del locale deve essere aperta o chiusa? R. V. Se le esalazioni provenienti dall’aspiratore superano la normale tollerabilità di cui all’art. 844 c.c. si può pretendere che esse vengano ricondotte nella norma. Questo stesso articolo stabilisce però che il giudice deve contemperare le esigenze della produzione con quelle della proprietà e può tenere conto della priorità di un determinato uso. SCALE, LASTRICO SOLARE E MILLESIMI

condomino proprietario di un locale terraneo adibito a scuola guida contesta il detto<br />

coefficiente in quanto sostiene che bisogna considerare non l'uso effettivo ma la categoria<br />

catastale dell'immobile (nella specie C/1 - negozi e botteghe) con conseguente coefficiente più<br />

basso.<br />

Domande:<br />

1) nell'attribuzione del coefficiente di destinazione bisogna considerare la categoria catastale o<br />

l'uso che se ne fa dell'immobile?<br />

2) l'assemblea ha regolarmente approvato i criteri (o coefficienti riduttivi) per il calcolo dei<br />

millesimi. Dato che i numeri finali, cioè i millesimi di ciascuna unità, sono la conseguenza della<br />

applicazione dei coefficienti, è necessario che l'assemblea approvi (scusate la ripetizione) i<br />

numeri finali o la tabella si intende approvata con l'adozione dei coefficienti?<br />

G. F.<br />

Nella messa a punto della tabella millesimale si tiene conto della categoria catastale dell’unità<br />

immobiliare e non dell’uso specifico cui essa è adibita. L’approvazione della tabella presuppone<br />

che l’assemblea si sia pronunciata sui millesimi attribuiti a ciascuna unità immobiliare.<br />

ODORI DI CUCINA<br />

Sono proprietario di un immobile con un cortile interno sul quale si affaccia la finestra della<br />

cucina di un ristorante. La finestra in questione è della sezione lavaggio piatti del ristorante ed<br />

è attigua e comunicante con il resto della cucina. Il ristorante è munito di canna fumaria ma ha<br />

anche un aspiratore, installato in corrispondenza di detta finestra, che estrae aria dal locale<br />

lavaggio piatti e, di conseguenza, estrae anche molti degli odori della cucina stessa. In<br />

aggiunta, le operazioni di lavaggio delle stoviglie, che si protraggono fino ad ora tarda,<br />

producono notevole rumore. La mia domanda è questa: cosa posso fare per indurre il titolare<br />

del ristorante a spegnere l'estrattore di aria dalla cucina? La finestra del locale deve essere<br />

aperta o chiusa?<br />

R. V.<br />

Se le esalazioni provenienti dall’aspiratore superano la normale tollerabilità di cui all’art. 844<br />

c.c. si può pretendere che esse vengano ricondotte nella norma. Questo stesso articolo<br />

stabilisce però che il giudice deve contemperare le esigenze della produzione con quelle della<br />

proprietà e può tenere conto della priorità di un determinato uso.<br />

SCALE, LASTRICO SOLARE E MILLESIMI

Hooray! Your file is uploaded and ready to be published.

Saved successfully!

Ooh no, something went wrong!