POSTA E RISPOSTA - Giuffre' Editore

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24.02.2013 Views

Da sei mesi sono proprietario di un appartamento nuovo al secondo piano di una palazzina di tre appartamenti costruita circa da due anni. Nel muro confinante che separa il giardino dall'altra proprietà vi è stato uno stacco di blocchi causando un buco (premetto che il giardino è proprietario il signore del piano terra). Come devono essere ripartite le spese? G. Se il muro non è posto a protezione delle parti comuni, alla spesa richiesta dalla sua ricostruzione devono contribuire il proprietario del giardino e il confinante, a meno che un regolamento contrattuale (ossia approvato o accettato da tutti i condomini) non comprenda detto muro fra le parti comuni. APERTURA VETRATA Abito in un condominio composto da tre palazzine, ogni palazzina è abitata da n. 6 condomini. Gli ultimi piani, nonchè il mio, sono forniti di mansarda. La superficie dell'appartamento è di 130 metri quadri (137 con i balconi). La mansarda, ovviamente, copre i 130 mq. Ora: vorremmo creare un terrazzino in prospettiva del matrimonio dell'ultima figlia. In pratica vorremmo aprire un "finestrone" partendo sotto i già esistenti due lucernari, per dare più luce all'ambiente riducendo così, internamente, il metraggio della superfice del salone. Una rientranza, in pratica! Abbiamo, previa lettera di avviso a tutti i condomini di tutte le palazzine, chiesto un loro consenso ai lavori che verrebbero fatti dall'impresa che anni fa ha costruito le stesse palazzine (quindi sicura). Quasi tutti, tranne due condomini che non hanno nemmeno risposto, hanno dato parere positivo firmando la lettera di avviso dei presunti lavori previa assemblea condominiale; tutto ciò è avvenuto, felicemente, nel novembre 2011. L'11 giugno 2012 c'è stata l'assemblea dove con nostra meraviglia e molto sdegno si sono astenuti, anche diversamente da quel che prima avevano positivamente asserito, tranne alcuni e soprattutto tranne i condomini che abitano la palazzina, la nostra, dove dovrebbero svolgersi i lavori e cioè 5 sì contro un solo "mi astengo". Ora domando: non si può comunque procedere visto che abbiamo la maggioranza favorevole dei condomini che occupano la palazzina nella quale vorremmo fare questo piccolo terrazzino? Le faccio presente che nelle altre due palazzine si

sono astenute solo i "soliti": 3 famiglie. Come dobbiamo comportarci? Anche l'Amministratore è rimasto allibito alle risposte da "voltafacce" di chi prima aveva acconsentito senza alcuna discussione (abbiamo tutte le risposte positive in mano). M. R. Se il condomino è in possesso di autorizzazione scritta dei condomini del fabbricato in cui dovrà essere introdotta l’innovazione, ed è in regola nei confronti del Comune, può dar corso ai lavori, dal momento che i condomini degli altri due edifici (che fra l’altro si sono astenuti e non opposti) non hanno titolo per eccepire un’eventuale alterazione del decoro architettonico del fabbricato (Cass. 13/1/1983, n. 255, con riferimento al confinante). SPOSTAMENTO SERVITU’ Lo scorso anno ho comprato un appartamento ubicato in un piccola palazzina (6 condomini), dove il vecchio proprietario, ha confermato che tutti gli impianti sono a norma (concessione fine 2004 - consegna 2006) quindi parliamo di nuove abitazioni. Il mio appartamento è ubicato su due livelli. quindi il primo livello - salone - cucina con accesso al giardino, il secondo livello, collegato con una scala interna porta al seminterrato, dove si trova il bagno - due camere (h. 2,70) e il garage (h. 2,50). qui c'è il problema, nel mio garage ci sono dei pozzetti d'ispezione, l'unico proprietario che abito sopra il mio, anche lui ha due livelli, per farla breve giorni fa dalla sua cucina non è stato possibile scaricare l'acqua, (tenga presente che la mia cucina si trova) nel lato opposto della sua... quindi è intervenuta la ditta spurgo e non sono riusciti a risolvere il problema, pertanto (io non ho permesso l'accesso al mio garage che utilizzo in un altro modo (avendo posti auto di proprietà) ma appena fuori dal mio garage ci sono due pozzetti ispezionabili, dopo l'apertura è emerso che i miei due pozzetti interni sono in linea con quest'ultimo pozzetto che manda il tutto nelle fognature. mi chiedo ma io devo restare sempre a casa perchè in caso di intasamento devo essere lì pronto ad aprire i pozzetti? E' un limitare alla mia libertà di movimento, pertanto chiedo, posso fare un cambio di destinazione d'uso (e vorrei far spostare quei pozzetti, che per un mio amico idraulico dice che sono assolutamente inutili visti che arrivano al pozzetto esterno direttamente senza curve o impedimenti (verificato con telecamera) visto che ho posti auto di proprietà (qualcuno parla della legge Tognoli che permette ai proprietari di posti auto esterni di poter cambiare la destinazione d'uso magari in

Da sei mesi sono proprietario di un appartamento nuovo al secondo piano di una palazzina di<br />

tre appartamenti costruita circa da due anni. Nel muro confinante che separa il giardino<br />

dall'altra proprietà vi è stato uno stacco di blocchi causando un buco (premetto che il giardino<br />

è proprietario il signore del piano terra). Come devono essere ripartite le spese?<br />

G.<br />

Se il muro non è posto a protezione delle parti comuni, alla spesa richiesta dalla sua<br />

ricostruzione devono contribuire il proprietario del giardino e il confinante, a meno che un<br />

regolamento contrattuale (ossia approvato o accettato da tutti i condomini) non comprenda<br />

detto muro fra le parti comuni.<br />

APERTURA VETRATA<br />

Abito in un condominio composto da tre palazzine, ogni palazzina è abitata da n. 6 condomini.<br />

Gli ultimi piani, nonchè il mio, sono forniti di mansarda. La superficie dell'appartamento è di<br />

130 metri quadri (137 con i balconi). La mansarda, ovviamente, copre i 130 mq. Ora:<br />

vorremmo creare un terrazzino in prospettiva del matrimonio dell'ultima figlia. In pratica<br />

vorremmo aprire un "finestrone" partendo sotto i già esistenti due lucernari, per dare più luce<br />

all'ambiente riducendo così, internamente, il metraggio della superfice del salone. Una<br />

rientranza, in pratica! Abbiamo, previa lettera di avviso a tutti i condomini di tutte le palazzine,<br />

chiesto un loro consenso ai lavori che verrebbero fatti dall'impresa che anni fa ha costruito le<br />

stesse palazzine (quindi sicura). Quasi tutti, tranne due condomini che non hanno nemmeno<br />

risposto, hanno dato parere positivo firmando la lettera di avviso dei presunti lavori previa<br />

assemblea condominiale; tutto ciò è avvenuto, felicemente, nel novembre 2011. L'11 giugno<br />

2012 c'è stata l'assemblea dove con nostra meraviglia e molto sdegno si sono astenuti, anche<br />

diversamente da quel che prima avevano positivamente asserito, tranne alcuni e soprattutto<br />

tranne i condomini che abitano la palazzina, la nostra, dove dovrebbero svolgersi i lavori e cioè<br />

5 sì contro un solo "mi astengo". Ora domando: non si può comunque procedere visto che<br />

abbiamo la maggioranza favorevole dei condomini che occupano la palazzina nella quale<br />

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