POSTA E RISPOSTA - Giuffre

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24.02.2013 Views

Ora, il piano rialzato ora ha cambiato destinazione d'uso (ora abitazione). Da sempre - tutti i restanti condomini hanno avuto la chiave di tale portoncino (anche perché per portare bici e varie in cantina il percorso a volte è l'unico possibile) tanto che tutti nel portachiavi abbiamo ora una chiave non utilizzabile. Il palazzo (5 piani ft. - circa 5 alloggi per piano) ha un portoncino principale (5 gradini e si accede all'androne) da cui possono accedere tutti e, il famoso portoncino secondario (nessun gradino e - in discesa – si accede alle cantine, in salita - facendo alcuni gradini si accede al medesimo androne). L'amministratore (a voce e solo ad alcuni condomini) ha detto che tale proprietario accampando diritti legati al regolamento di condominio - ha cambiato la chiave e ne ha consegnata una all'amministratore ed ora le cose sono cambiate. Un verbale 1000 /1000 (e vi era anche il condomino in questione) aveva chiarito che tale percorso che utilizzava il portoncino era passaggio per tutti, per necessità quindi il portoncino. Conclusione: l'Amministratore ha avallato un cambiamento gravosissimo senza comunicare ufficialmente nulla ai condomini. Il proprietario ora impedisce un accesso - che si ritiene necessario per la sicurezza e servizio) - zona sismica. La situazione attuale è:ufficialmente i condomini nulla sanno ma la chiave non l'hanno più. Chi ha il potere di aprire e chiudere ora sono esclusivamente un amministratore (che non abita nel palazzo) e un privato. Tale portoncino ora o è sempre aperto anche la notte (con pericolo d'ingressi indesiderati e pericolosi) o è chiuso (essendo zona sismica se mai il portoncino principale si bloccasse potremmo fare la fine dei topi non potendo uscire). Non nego di essere molto preoccupato. Cosa si deve fare in questo caso? M. R. Se il verbale che costituisce la servitù di passaggio attraverso la porticina e l’area adiacente reca la firma di tutti i condomini, si può invitare l’amministratore ad attivarsi presso il condomino che ha cambiato la serratura, affinché entro congruo termine la ripristini o metta a disposizione degli altri condomini una copia della chiave dell’attuale serratura. Se l’invito viene disatteso il lettore può rivolgersi al giudice attraverso un avvocato. Se però il verbale non reca la firma di tutti i condomini non è riguardabile come scrittura privata idonea alla costituzione della servitù; di conseguenza, per stabilire se la porticina e l’area adiacente sono di proprietà condominiale o di proprietà esclusiva di un condomino occorre rifarsi ai titoli di proprietà. ALBERI E FOGLIE

Nel mio giardino ci sono alberi alti 10/15 metri messi a dimora circa 9 anni fa alla distanza dal confinante di circa 6 metri. Ora il nuovo confinante si lamenta che le foglie soprattutto quando tira vento invadono il suo giardino. Cerca da me proprietario la soluzione. Io penso di aver rispettato le distanze dovute e non ho nessuna intenzione di pulire il giardino dei vicini. Marco Se gli alberi sono stati messi a dimora a distanza legale (tre metri dal confine, trattandosi di piante di alto fusto, art. 892 c.c.), il vicino può soltanto pretendere che il confinante tagli i rami che si protendono nella sua proprietà, e tagliare egli stesso le radici che si addentrano nel suo fondo (art. 896 c.c.). In entrambi i casi sono fatti salvi i regolamenti e gli usi locali. BARBECUE E PASTI IN TERRAZZA Vivo al secondo piano di un palazzo che il proprietario ha affittato tutto dividendo per tre inquilini. Dunque abbiamo l'entrata e scala esterna in comune col vicino del primo piano mentre l'inquilina del piano terra usa una seconda entrata diversa. Il problema è che quando l'inquilino del primo piano accende la brace per arrostire e questo lo fa nel terrazzino appena sotto di lui dove il proprietario lo ha dato solo per depositare la legna e tutti i fumi,cenere e odori salgono su da me dove ho il terrazzo costringendomi a chiudere tutto e stare in casa anche in pieno estate. Volevo sapere se lo può fare visto i ripetuti tentativi in modo bonario e se io vivendo al secondo piano con un terrazzo ampio e all'ultimo piano posso arrostire. Volevo chiedere che avendo la scala esterna in cemento in comune col primo piano quando ci passo per scendere mi ritrovo i vicini del primo piano fuori al balconcino con tanto di tavolo e naturalmente mangiando e bivaccando fuori. Mi sento a disagio in quanto è una persona maleducata e prepotente. Cosa posso fare per evitare tutto ciò? A. F.

Ora, il piano rialzato ora ha cambiato destinazione d'uso (ora abitazione). Da sempre - tutti i<br />

restanti condomini hanno avuto la chiave di tale portoncino (anche perché per portare bici e<br />

varie in cantina il percorso a volte è l'unico possibile) tanto che tutti nel portachiavi abbiamo<br />

ora una chiave non utilizzabile. Il palazzo (5 piani ft. - circa 5 alloggi per piano) ha un<br />

portoncino principale (5 gradini e si accede all'androne) da cui possono accedere tutti e, il<br />

famoso portoncino secondario (nessun gradino e - in discesa – si accede alle cantine, in salita -<br />

facendo alcuni gradini si accede al medesimo androne). L'amministratore (a voce e solo ad<br />

alcuni condomini) ha detto che tale proprietario accampando diritti legati al regolamento di<br />

condominio - ha cambiato la chiave e ne ha consegnata una all'amministratore ed ora le cose<br />

sono cambiate. Un verbale 1000 /1000 (e vi era anche il condomino in questione) aveva<br />

chiarito che tale percorso che utilizzava il portoncino era passaggio per tutti, per necessità<br />

quindi il portoncino. Conclusione: l'Amministratore ha avallato un cambiamento gravosissimo<br />

senza comunicare ufficialmente nulla ai condomini. Il proprietario ora impedisce un accesso -<br />

che si ritiene necessario per la sicurezza e servizio) - zona sismica. La situazione attuale<br />

è:ufficialmente i condomini nulla sanno ma la chiave non l'hanno più. Chi ha il potere di aprire<br />

e chiudere ora sono esclusivamente un amministratore (che non abita nel palazzo) e un<br />

privato. Tale portoncino ora o è sempre aperto anche la notte (con pericolo d'ingressi<br />

indesiderati e pericolosi) o è chiuso (essendo zona sismica se mai il portoncino principale si<br />

bloccasse potremmo fare la fine dei topi non potendo uscire). Non nego di essere molto<br />

preoccupato. Cosa si deve fare in questo caso?<br />

M. R.<br />

Se il verbale che costituisce la servitù di passaggio attraverso la porticina e l’area adiacente<br />

reca la firma di tutti i condomini, si può invitare l’amministratore ad attivarsi presso il<br />

condomino che ha cambiato la serratura, affinché entro congruo termine la ripristini o metta a<br />

disposizione degli altri condomini una copia della chiave dell’attuale serratura. Se l’invito viene<br />

disatteso il lettore può rivolgersi al giudice attraverso un avvocato. Se però il verbale non reca<br />

la firma di tutti i condomini non è riguardabile come scrittura privata idonea alla costituzione<br />

della servitù; di conseguenza, per stabilire se la porticina e l’area adiacente sono di proprietà<br />

condominiale o di proprietà esclusiva di un condomino occorre rifarsi ai titoli di proprietà.<br />

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