POSTA E RISPOSTA - Giuffre

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24.02.2013 Views

domanda è: se esistono diversi criteri di ripartizione dato che l'esercizio commerciale utilizza principalmente l'acqua per svolgere il proprio lavoro, e a mio parere non consuma come una persona. Non dovrebbe almeno il negozio avere un contatore personale? A chi ci dobbiamo rivolgere per far valere le nostre ragioni dato che la proprietaria del negozio se ne lava le mani? B. K. Il secondo comma del paragrafo 8.2.8 dell’allegato 1/8 al decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri n 4/3/1996 stabilisce che, qualora la consegna e la misurazione dell’acqua avvenga per utenze raggruppate, la ripartizione interna dei consumi dev’essere organizzata, a cura e spese dell’utente, tramite l’installazione di singoli contatori per ciascuna unità immobiliare, per cui si è nel diritto di pretendere, se del caso ricorrendo al Giudice di pace, il rispetto di questa norma. RIMOZIONE CISTERNA Ho acquistato al piano terra di una piccola palazzina un locale artigianale per trasformarlo in studio professionale. Durante i lavori di ristrutturazione nella corte comune sollevando un tombino è stata rinvenuta una cisterna di gasolio interrata ormai in disuso per la quale ora si discute il problema di come eliminarla. La mia domanda è se devo partecipare alle spese di bonifica e smantellamento visto che la cisterna serviva a riscaldare i soli appartamenti e il locale da me acquistato era una falegnameria priva di impianto di riscaldamento. S. R. Se il locale acquistato dal lettore non era servito dall’impianto di riscaldamento, egli non è tenuto a contribuire alle spese di rimozione della cisterna, ai sensi del terzo comma dell’art. 1123 c.c., salvo che un regolamento di natura contrattuale non disponga altrimenti. SMALTIMENTO ACQUE Vorrei sapere se devo concorrere alla spesa per "velocizzare" lo smaltimento d'acqua sorgiva e/o piovana che di tanto in tanto allaga il piano seminterrato in cui non vanto alcuna proprietà. L'edificio in cui ho lo studio ha un piano seminterrato in cui sono ubicati i locali garage dei condomini (escluso lo scrivente e altra persona). Lo stabile è stato edificato su un falda acquifera e l'impermeabilizzazione posta in essere dall'impresa funziona perfettamente impedendo che l'acqua possa salire ed allagare il piano testé citato.

Tuttavia la griglia di raccolta acqua piovana antistante l'ingresso all'area di manovra dei garage (ubicata sulla corte comune), che raccoglie anche l'acqua derivante dalla corte comune, per assenza di una adeguata pendenza e in caso di abbondanti pioggie non riesce a smaltire velocemente l'acqua piovana consentendo l'allagamento del piano garage per circa 10 cm.; acqua, questa, che defluisce lentamente e regolarmente nel giro di qualche ora e in alcuni casi nell'arco della giornata. I proprietari dei garage al fine di un miglior uso e godimento della loro proprietà privata fanno chiamare lo spurgo per "velocizzare" lo smaltimento dell'acqua che, giova ripetere, in tutti i casi anche se pur lentamente, smaltisce da sola senza alcun intervento, e pretendono di ripartire le spese tra tutti i condomini tra cui lo scrivente che non ha proprietà in tale piano. Alla luce di quanto brevemente esposto ritengo di non dover partecipare alla spesa dello spurgo in quanto l'allagamento (credo) non intacca parti comuni dell'edificio ma interessa solo i garage di proprietà privata e lo spazio di manovra antistante a quest'ultimi che è di fatto utilizzato in maniera esclusiva dai proprietari dei garage stessi (spazio tra l'altro non individuato dal regolamento condominiale). G. F. Se, all’esito di un sopralluogo ad opera di un tecnico, risulta che l’acqua che invade i garage non proviene dall’edificio condominiale e non è suscettibile di arrecare danno alle parti comuni (circostanza che appare comunque difficilmente ipotizzabile), il lettore non è tenuto a contribuire alla spesa richiesta dal suo smaltimento. SUPERCONDOMINIO E IRRIGAZIONE Gradirei sapere se è legale, e/o opportuno, installare un impianto di irrigazione nel giardino a settori, come richiesto da molti condomini e proposto dall'amministratore. Si tratta di un Supercondominio con giardino e campo giochi, circondato dai cinque palazzi componenti il Supercondominio stesso. C'è un unico amministratore. A me sembra una scelta sbagliata, dato la divisione del giardino, anche se relativa al solo impianto di irrigazione, può creare solo confusione e richiedere notevoli costi. Il sottoscritto è un condomino del detto Supercondominio. B. Z. L’impianto d’irrigazione automatico, una volta installato, consente di risparmiare sui costi di gestione del giardino, per cui non si vedono controindicazioni alla sua introduzione. Quanto alle spese d’installazione, si tratta di ripartirle fra i condomini di cinque palazzine, per cui la sua incidenza pro-capite non dovrebbe essere elevata, e verrebbe in ogni caso, col tempo,

Tuttavia la griglia di raccolta acqua piovana antistante l'ingresso all'area di manovra dei garage<br />

(ubicata sulla corte comune), che raccoglie anche l'acqua derivante dalla corte comune, per<br />

assenza di una adeguata pendenza e in caso di abbondanti pioggie non riesce a smaltire<br />

velocemente l'acqua piovana consentendo l'allagamento del piano garage per circa 10 cm.;<br />

acqua, questa, che defluisce lentamente e regolarmente nel giro di qualche ora e in alcuni casi<br />

nell'arco della giornata.<br />

I proprietari dei garage al fine di un miglior uso e godimento della loro proprietà privata fanno<br />

chiamare lo spurgo per "velocizzare" lo smaltimento dell'acqua che, giova ripetere, in tutti i<br />

casi anche se pur lentamente, smaltisce da sola senza alcun intervento, e pretendono di<br />

ripartire le spese tra tutti i condomini tra cui lo scrivente che non ha proprietà in tale piano.<br />

Alla luce di quanto brevemente esposto ritengo di non dover partecipare alla spesa dello<br />

spurgo in quanto l'allagamento (credo) non intacca parti comuni dell'edificio ma interessa solo i<br />

garage di proprietà privata e lo spazio di manovra antistante a quest'ultimi che è di fatto<br />

utilizzato in maniera esclusiva dai proprietari dei garage stessi (spazio tra l'altro non<br />

individuato dal regolamento condominiale).<br />

G. F.<br />

Se, all’esito di un sopralluogo ad opera di un tecnico, risulta che l’acqua che invade i garage<br />

non proviene dall’edificio condominiale e non è suscettibile di arrecare danno alle parti comuni<br />

(circostanza che appare comunque difficilmente ipotizzabile), il lettore non è tenuto a<br />

contribuire alla spesa richiesta dal suo smaltimento.<br />

SUPERCONDOMINIO E IRRIGAZIONE<br />

Gradirei sapere se è legale, e/o opportuno, installare un impianto di irrigazione nel giardino a<br />

settori, come richiesto da molti condomini e proposto dall'amministratore. Si tratta di un<br />

Supercondominio con giardino e campo giochi, circondato dai cinque palazzi componenti il<br />

Supercondominio stesso. C'è un unico amministratore. A me sembra una scelta sbagliata, dato<br />

la divisione del giardino, anche se relativa al solo impianto di irrigazione, può creare solo<br />

confusione e richiedere notevoli costi. Il sottoscritto è un condomino del detto<br />

Supercondominio.<br />

B. Z.<br />

L’impianto d’irrigazione automatico, una volta installato, consente di risparmiare sui costi di<br />

gestione del giardino, per cui non si vedono controindicazioni alla sua introduzione. Quanto alle<br />

spese d’installazione, si tratta di ripartirle fra i condomini di cinque palazzine, per cui la sua<br />

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