POSTA E RISPOSTA - Giuffre

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24.02.2013 Views

città), oppure devono seguire delle regole magari relativi a piani comunali/catastali? Non ho saputo dare una risposta: l'unica pista che ho battuto è sapere se il nuovo immobile acquistato ha destinazione uso affari o civile abitazione, ma non sono troppo convinto della mia teoria. G. M. Se il proprietario del piazzale è in possesso delle previste autorizzazioni e, come scrive il lettore, non provoca immissioni superiori alla normale tollerabilità, ha il diritto di collocarvi i materiali in attesa di essere venduti. LAVORI URGENTI E NON Siamo proprietari di un appartamento al 1° piano e di alcuni locali a piano terra insieme ad un altro soggetto titolare di un appartamento al 2 piano e di un garage a piano terra notevolmente inferiore al nostro ¼ circa. Questo comproprietario lamenta ora infiltrazioni da terrazzo e chiede di fare i lavori. Abbiamo detto che era giusto intervenire e quindi lo abbiamo autorizzato a chiedere i preventivi. Nel chiedere i preventivi di sua iniziativa o su suggerimento delle ditte interessate ai lavori oltre al terrazzo ha chiesto tutta una serie di altri interventi quali sistemazione di parti di intonaco, rimozione muretto di protezione del terrazzo, tinteggiatura dell’intero edificio, rifacimento dei canali e rifacimento dei balconi. Vorrei sapere - trattandosi di opere non necessarie, fatta eccezione per l’impermeabilizzazione del terrazzo - cosa possiamo fare per contrastare questa iniziativa, quanto vale la nostra quota maggioritaria dei millesimi. Le opere accessorie di abbellimento dell’edificio come vanno concordate? L’eventuale proposta di sostituire il terrazzo con un tetto e quindi con un notevole aumento della spesa può essere rifiutata? M. P. Anche se si tratta di condominio cosiddetto minimo perché formato da due soli condomini, le delibere devono essere adottate, con la prevista maggioranza, dall’assemblea ritualmente convocata; il lettore, pertanto, in quanto titolare di una quota superiore al 50%, può legittimamente opporsi all’esecuzione di lavori non urgenti. In particolare, la delibera di sostituire il lastrico solare comune con il tetto dev’essere adottata all’unanimità, pena nullità. INQUILINO TRASCURATO Ad aprile 2011 ho affittato il mio appartamentino per uso abitativo con contratto regolare e relativa registrazione, 4+4. Il condomino ha proceduto al pagamento con regolarità entro il 5 del mese dell'importo dovuto come riportato sul contratto di 520 euro con esclusione delle

spese condominiali il primo mese. Sono circa 3 mesi che non rispetta la data del pagamento dovuto adducendo scuse varie, il risultato è che paga ma con un "ritardo puntuale" di 2-3 settimane. Inoltre ho ricevuto decise lamentele da altri condomini riguardo alla scarsa cura da parte dell'inquilino dell'appartamento in termini di igiene e pulizia. Sul contratto sono state riportate alcune clausole recessorie tra cui il ritardo nel pagamento e l'obbligo di mantenere l'appartamento con dignità e cura. La domanda è: Ci sono i termini per rientrare il possesso dell'appartamento? Se si come agire nel massimo della discrezione e rispetto delle persone? L. Z. Il mancato pagamento del canone alla prevista scadenza comporta che il locatore possa agire con un’azione di sfratto per morosità, mentre la violazione delle altre clausole contrattuali legittima un’azione di risoluzione per inadempimento, in entrambi casi con l’intervento del giudice. VIOLAZIONE DEL DIVIETO DI PARCHEGGIO In una delle prime riunioni condominiali - il palazzo è di recente costruzione - è stato deliberato, all'unanimità, di vietare il parcheggio delle auto lungo il suo perimetro che poi da accesso al portone d'ingresso. La strada non ha sbocchi d'uscita. La via di accesso è la stessa di quella d'uscita. C'è un ampio parcheggio comunale, frutto della concessione stipulata tra costruttore e comune. Nel mentre i condomini non sostano dinanzi al portone come deliberato in assemblea, sono gli altri dei palazzi vicini che lo fanno. Cosa bisogna fare? C'è un dispositivo legislativo che impedisca questo incivile comportamento? A. Il condominio può, in persona dell’amministratore, adire le vie legali per far cessare l’abuso, avendo cura di documentarlo adeguatamente. OCCUPAZIONE PERMANENTE SPAZIO COMUNE Ho acquistato in primavera un appartamento al mare al piano terra di un edificio quadrifamiliare su due piani. L'edificio è inserito in un complesso di 12 appartamenti con molta area a verde. Non è stato mai formato un Condominio quindi ognuno dei proprietari storici si è fatto una legge per conto suo ed occupa gli spazi comuni secondo un diritto di "primogenitura". Nell'atto di acquisto è scritto che l'appartamento è delimitato su tre lati da spazio di isolamento mentre il terzo lato dà su appartamento di terzi. Il mio appartamento, nella parte posteriore, affaccia con due finestre (quella del bagno e quella della camera da letto) su una striscia di

spese condominiali il primo mese. Sono circa 3 mesi che non rispetta la data del pagamento<br />

dovuto adducendo scuse varie, il risultato è che paga ma con un "ritardo puntuale" di 2-3<br />

settimane. Inoltre ho ricevuto decise lamentele da altri condomini riguardo alla scarsa cura da<br />

parte dell'inquilino dell'appartamento in termini di igiene e pulizia. Sul contratto sono state<br />

riportate alcune clausole recessorie tra cui il ritardo nel pagamento e l'obbligo di mantenere<br />

l'appartamento con dignità e cura. La domanda è: Ci sono i termini per rientrare il possesso<br />

dell'appartamento? Se si come agire nel massimo della discrezione e rispetto delle persone?<br />

L. Z.<br />

Il mancato pagamento del canone alla prevista scadenza comporta che il locatore possa agire<br />

con un’azione di sfratto per morosità, mentre la violazione delle altre clausole contrattuali<br />

legittima un’azione di risoluzione per inadempimento, in entrambi casi con l’intervento del<br />

giudice.<br />

VIOLAZIONE DEL DIVIETO DI PARCHEGGIO<br />

In una delle prime riunioni condominiali - il palazzo è di recente costruzione - è stato<br />

deliberato, all'unanimità, di vietare il parcheggio delle auto lungo il suo perimetro che poi da<br />

accesso al portone d'ingresso. La strada non ha sbocchi d'uscita. La via di accesso è la stessa<br />

di quella d'uscita. C'è un ampio parcheggio comunale, frutto della concessione stipulata tra<br />

costruttore e comune. Nel mentre i condomini non sostano dinanzi al portone come deliberato<br />

in assemblea, sono gli altri dei palazzi vicini che lo fanno. Cosa bisogna fare? C'è un dispositivo<br />

legislativo che impedisca questo incivile comportamento?<br />

A.<br />

Il condominio può, in persona dell’amministratore, adire le vie legali per far cessare l’abuso,<br />

avendo cura di documentarlo adeguatamente.<br />

OCCUPAZIONE PERMANENTE SPAZIO COMUNE<br />

Ho acquistato in primavera un appartamento al mare al piano terra di un edificio<br />

quadrifamiliare su due piani. L'edificio è inserito in un complesso di 12 appartamenti con molta<br />

area a verde. Non è stato mai formato un Condominio quindi ognuno dei proprietari storici si è<br />

fatto una legge per conto suo ed occupa gli spazi comuni secondo un diritto di "primogenitura".<br />

Nell'atto di acquisto è scritto che l'appartamento è delimitato su tre lati da spazio di isolamento<br />

mentre il terzo lato dà su appartamento di terzi. Il mio appartamento, nella parte posteriore,<br />

affaccia con due finestre (quella del bagno e quella della camera da letto) su una striscia di

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