POSTA E RISPOSTA - Giuffre
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CONTATORE E PRIVACY<br />
L'abitazione in cui vivo (di mia proprietà), fino a 2 anni fa era abbinata ad un capannone<br />
industriale di proprietà di mio suocero. Il capannone ora è stato venduto e i 2 immobili sono<br />
stati regolarmente divisi in base alle mappe catastali. In fase di vendita l'acquirente del<br />
capannone è stato informato che c'erano alcune cose mie all'interno della sua proprietà, nella<br />
fattispecie mi riferisco all'antenna televisiva, al contatore del gas e al tubo di scarico dei<br />
condizionatori. L'acquirente non ha posto alcuna remora né tantomeno rimostranza. Dopo un<br />
inizio promettente di buoni rapporti, sono iniziate le prime schermaglie e ora la situazione è<br />
tutt'altro che rosea. Ci ha fatto spostare l'antenna della televisore ed ora pretende che anche il<br />
contatore del gas venga spostato. Il problema si presenta proprio su questo aspetto in quanto<br />
noi ogni mese chiediamo di poter leggere i numeri per comunicarli all'azienda erogatrice. Ora ci<br />
viene impedito, e lo stesso trattamento viene riservato agli addetti dell'azienda del gas. Mi<br />
sono informato e sembrerebbe che qualora il contatore venisse spostato è lui che deve<br />
pagarne l'intera spesa in quanto al momento dei lavori di ristrutturazione del capannone non è<br />
stata presentata alcuna richiesta. Volevo avere anche da Lei una conferma su quanto<br />
comunicatomi. Inoltre, un altro aspetto spiacevole riguarda le porte finestre che si affacciano<br />
direttamente sul cortile della mia proprietà. Le tende bianche, da lui utilizzate, non<br />
impediscono che si vedano le persone e spesso e volentieri non sono neanche chiuse. Il<br />
risultato è che loro vedono quello che noi facciamo all'interno della proprietà e di rimando<br />
anche noi. Ho chiesto, quando ancora comunicavamo, di provvedere in qualsiasi modo affinchè<br />
la privacy fosse tutelata al 100%, ma questa richiesta non ha sortito alcun effetto. Volevo<br />
avere da Lei una conferma sul fatto di "obbligare" il proprietario a rispettare la mia privacy.<br />
Premetto che per entrambi i casi ho contattato anche la polizia municipale e sono in attesa di<br />
un incontro con loro.<br />
P. B.<br />
Se l’esistenza della servitù non risulta dai registri dell’Agenzia del territorio, e il contatore<br />
esiste da meno di venti anni, il proprietario del capannone può pretenderne la rimozione a cura<br />
e spese dell’utente, a nulla rilevando la circostanza che finora abbia acconsentito per mera<br />
cortesia alla sua presenza nella struttura. Quanto alla privacy, se lo stato dei luoghi lo<br />
consente i vicini possono accordarsi per il collocamento di una siepe o di altro riparo, altrimenti<br />
non si può costringere il vicino ad oscurare i vetri del capannone.<br />
ESERCIZIO DELLA SERVITU’