POSTA E RISPOSTA - Giuffre' Editore

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24.02.2013 Views

FURTO E SOSTITUZIONE PORTA I ladri sono entrati in casa mia e hanno spaccato la porta. Chi deve cambiare la porta? Il proprietario o l'inquilino? La porta è molto vecchia (50 anni) ed è di legno; dabbasso non c'è portoncino con citofono, cosi si può arrivare al mio piano. V. La sostituzione della porta fa carico al locatore, ai sensi dell’art. 1576 c.c. PALMA INVADENTE Sono proprietario di una casa, il cui atrio nella parte posteriore confina con un altro atrio (del vicino) in cui è piantata una palma da dattero di circa 5 metri di altezza, proprio sotto il muro di confine di mia proprietà, alto 3 metri. I relativi rami, frutti e fiori pendono e cadono nel mio atrio. Posso chiedere l’ estirpazione della palma? Il vicino ha già agito legalmente nei miei confronti perché ho tagliato un paio di rami che pendevano in casa mia, e dice che ho rovinato definitivamente la simmetria della pianta. Chi ha ragione? A. Se la palma è stata messa a dimora a distanza legale dal confine (tre metri) non se ne può pretendere l’estirpazione. Se invece è stata piantata a distanza inferiore può essere mantenuta ma la sua altezza non può superare quella del muro. Non si possono tagliare direttamente i rami che si protendono nel proprio fondo, ma si può pretendere che sia il vicino a farlo; le radici che si addentrano nel fondo, invece, possono essere tagliate direttamente dal proprietario di questo. ALLAGAMENTO CUCINA In circa 6 anni ho subito 3 allagamenti della cucina con gravi danni nel mio appartamento. Per l'amministratore del Condominio il danno, che pure è stato regolarmente risarcito dall'Assicurazione, è dovuto all'incuria dei condomini che utilizzerebbero, in modo improprio, gli scarichi gettando materiali solidi (fondi di caffè o altro). Un perito, da me incaricato di verificare le cause di tale ricorrente problema, ha evidenziato come ciò sia, presumibilmente, imputabile ad un difetto di costruzione delle colonne di scarico, che presentano numerose curve che rendono impossibile il regolare deflusso delle acque. In particolare, sono venuto a conoscenza di una curva nell'impianto di deflusso delle acque, proprio al di sopra del mio appartamento. E' possibile richiedere un accertamento delle colonne di scarico alla presenza di

un tecnico di mia fiducia, ed in caso si dovessero rifare le colonne, a chi spetterebbero le spese? F. Se il condomino del piano di sopra non concorda con le risultanze della perizia disposta dal lettore, lo stato dei luoghi dev’essere certificato da un accertamento tecnico preventivo, da richiedere al giudice attraverso un avvocato. Se questo mezzo istruttorio conclude nel senso che il danno è dipeso dalla braga (curva), la spesa richiesta dall’eliminazione dell’inconveniente fa carico al proprietario di questa, che potrà a sua volta rivalersi nei confronti dell’appaltatore se è ancora operante la garanzia decennale. SPESE E SERVITU’ Essendo comproprietario di un viale condominiale sul quale vige una servitu’ di passaggio a favore di altri vicini proprietari di fondi confinanti accessibili esclusivamente dal suddetto viale, vorrei sapere, in mancanza di un regolamento condominiale, a chi toccano le spese di manutenzione del viale, nonchè le spese per la realizzazione del passo carrabile per l’accesso dalla strada comunale al viale, ai soli proprietari del viale, oppure anche a tutti gli altri usufruttuari della servitu’ di passaggio ma non proprietari del viale? A. L’art. 1069 c.c. stabilisce che le opere necessarie al mantenimento della servitù sono a carico del proprietario del fondo dominante (nel caso di specie i proprietari dei fondi confinanti). Se però le opere giovano anche al fondo servente, le spese sono sostenute in proporzione dei rispettivi vantaggi. SPESE SUPERCONDOMINIO Sono amministratrice di un super condominio, cioè di un residence formato da tre palazzine chiuso da un recinto esterno a cui di accede mediante tre cancelli elettrici. Sotto ogni palazzina ogni proprietario di un appartamento ha un box auto; uno di questi palazzi ne ha un box in più rispetto ai corrispondenti appartamenti e, la società costruttrice ha pensato bene di venderlo ad un proprietario esterno che non vive all'interno del residence. Sottolineo che all'interno vi è anche un contatore contascatti per l'energia elettrica che non si sa da dove prendi l'energia elettrica. Ora si sono presentati dei problemi strutturali ai tre cancelli che permettono l'ingresso al residence. Vorrei sapere se anche questo proprietario deve contribuire alla spesa comune, e in che misura. Io penso di si, ma vorrei esserne sicura prima di contattarlo. Inoltre,

FURTO E SOSTITUZIONE PORTA<br />

I ladri sono entrati in casa mia e hanno spaccato la porta. Chi deve cambiare la porta? Il<br />

proprietario o l'inquilino? La porta è molto vecchia (50 anni) ed è di legno; dabbasso non c'è<br />

portoncino con citofono, cosi si può arrivare al mio piano.<br />

V.<br />

La sostituzione della porta fa carico al locatore, ai sensi dell’art. 1576 c.c.<br />

PALMA INVADENTE<br />

Sono proprietario di una casa, il cui atrio nella parte posteriore confina con un altro atrio (del<br />

vicino) in cui è piantata una palma da dattero di circa 5 metri di altezza, proprio sotto il muro<br />

di confine di mia proprietà, alto 3 metri. I relativi rami, frutti e fiori pendono e cadono nel mio<br />

atrio. Posso chiedere l’ estirpazione della palma? Il vicino ha già agito legalmente nei miei<br />

confronti perché ho tagliato un paio di rami che pendevano in casa mia, e dice che ho rovinato<br />

definitivamente la simmetria della pianta. Chi ha ragione?<br />

A.<br />

Se la palma è stata messa a dimora a distanza legale dal confine (tre metri) non se ne può<br />

pretendere l’estirpazione. Se invece è stata piantata a distanza inferiore può essere mantenuta<br />

ma la sua altezza non può superare quella del muro. Non si possono tagliare direttamente i<br />

rami che si protendono nel proprio fondo, ma si può pretendere che sia il vicino a farlo; le<br />

radici che si addentrano nel fondo, invece, possono essere tagliate direttamente dal<br />

proprietario di questo.<br />

ALLAGAMENTO CUCINA<br />

In circa 6 anni ho subito 3 allagamenti della cucina con gravi danni nel mio appartamento. Per<br />

l'amministratore del Condominio il danno, che pure è stato regolarmente risarcito<br />

dall'Assicurazione, è dovuto all'incuria dei condomini che utilizzerebbero, in modo improprio, gli<br />

scarichi gettando materiali solidi (fondi di caffè o altro). Un perito, da me incaricato di<br />

verificare le cause di tale ricorrente problema, ha evidenziato come ciò sia, presumibilmente,<br />

imputabile ad un difetto di costruzione delle colonne di scarico, che presentano numerose<br />

curve che rendono impossibile il regolare deflusso delle acque. In particolare, sono venuto a<br />

conoscenza di una curva nell'impianto di deflusso delle acque, proprio al di sopra del mio<br />

appartamento. E' possibile richiedere un accertamento delle colonne di scarico alla presenza di

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