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Introduzione del Comune di Giba - Halley Sardegna S.a.s.

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<strong>Introduzione</strong> <strong>del</strong> <strong>Comune</strong> <strong>di</strong> Masainas<br />

La “Masainas? Questo boddèu sta al levante degli stagni <strong>di</strong><br />

Portubutis, presso la chiesa <strong>di</strong> S. Giovanni, dov’è un<br />

cappellano.”(Angius V., Casalis G.,1833 – 1856)<br />

Dalle parole scritte nel Dizionario geografico <strong>del</strong>l’Angius-<br />

Casalis si scopre che Masainas, nel periodo compreso tra la fine<br />

<strong>del</strong> XVIII e l’inizio <strong>del</strong> XIX secolo, era uno dei principali<br />

boddèus <strong>del</strong> Sulcis. I boddèus o oddèus consistevano in una<br />

riunione <strong>di</strong> varie cascine, furriadorgius, presso una chiesa, dove<br />

abitava un cappellano.<br />

Le cascine nacquero, inizialmente, con la funzione <strong>di</strong> <strong>di</strong>more<br />

temporanee per i proprietari <strong>di</strong> queste terre, provenienti<br />

prevalentemente dall’Iglesiente e dal Nuorese. Col tempo la<br />

permanenza <strong>di</strong> questi agricoltori nei furriadorgius prese una<br />

forma sempre più stabile fino ad una loro trasferta definitiva, e<br />

ciò comportò la richiesta <strong>del</strong> cappellano per far fronte ad alcune<br />

<strong>del</strong>le principali esigenze religiose.<br />

Il boddèu <strong>di</strong> Masainas iniziò quin<strong>di</strong> a svilupparsi attorno alla<br />

chiesetta <strong>di</strong> San Giovanni Battista e, tra le varie vicissitu<strong>di</strong>ni,<br />

<strong>di</strong>venne <strong>Comune</strong> autonomo definitivamente nel 1975.<br />

Durante l’arco <strong>del</strong> XX secolo l’intero territorio <strong>del</strong> Sulcis fu<br />

teatro <strong>di</strong> profonde trasformazioni, evidenti anche nella piccola<br />

porzione <strong>del</strong> territorio <strong>del</strong> <strong>Comune</strong> <strong>di</strong> Masainas. Gli agricoltori<br />

<strong>di</strong> queste terre, nel tempo, sono stati attori protagonisti<br />

<strong>del</strong>l’esplosione <strong>del</strong>l’agricoltura cerealicola, evolutasi fino ad<br />

arrivare al quasi totale collasso, e <strong>di</strong> un profondo cambiamento<br />

<strong>del</strong>le tipologie <strong>di</strong> coltura, tra cui emergono la specializzazione<br />

nella coltivazione <strong>del</strong>la vite e <strong>del</strong> carciofo; ma a Masainas si è<br />

sempre riscontrata una ra<strong>di</strong>cata continuità tra un passato<br />

superato, ma mai <strong>di</strong>menticato, ed il presente, un particolare<br />

rapporto fra il conta<strong>di</strong>no e la sua terra.<br />

Ancora oggi Masainas vive prevalentemente <strong>di</strong> agricoltura:<br />

vigneti e campi <strong>di</strong> carciofi si estendono per tutto il territorio<br />

comunale circostante il centro abitato, e costituiscono la<br />

principale fonte economica.<br />

Masainas è un paese votato alla tra<strong>di</strong>zione, evidente nel culto<br />

<strong>del</strong>la Madonna <strong>del</strong>la Salute alla quale è de<strong>di</strong>cata una sagra ricca<br />

<strong>di</strong> festeggiamenti religiosi e civili, ma non solo, questa memoria<br />

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